Esposti a grandi rischi di ferimento
“I poliziotti di Torino vittime sacrificali della propaganda antigovernativa”.
È l’accusa del sindacato di polizia Siulp dopo il corteo degli studenti:
“E’ stato impedito l’uso degli sfollagente per fronteggiare l’assalto esponendo i poliziotti a grandi rischi di ferimento. Se i manifestanti premono con calci e pugni su un cordone di poliziotti, esortati a usare esclusivamente gli scudi, significa opporre una resistenza difficilissima, impari”.
Lo afferma il segretario generale provinciale Siulp, Eugenio Bravo che insiste:
“È di tutta evidenza che impedendo la carica di alleggerimento con gli sfollagente significa consentire la continuità del contatto fisico con i manifestanti i quali continuano lo scontro, frenato dai soli scudi, riempiendo di calci e pugni i poliziotti, schiacciandoli e cercando di ferirli con gusto e accanimento”.
La manifestazione di Torino, ricorda il Siulp, era sprovvista di regolare preavviso:
“Gli antagonisti, tra i quali, il famigerato centro sociale Askatasuna, al quale il sindaco di Torino vorrebbe riconoscere una rilevanza sociale tale da assegnargli l’attuale sede, occupata abusivamente, si sono avventati senza indugio contro i cordoni di polizia, per cercare di sfondarli”.
Per poi concludere affermando:
“Quello che è successo a Torino è di una gravità inaudita; il Siulp si opporrà fermamente affinché i poliziotti di Torino non vengano ridotti a carne da macello”.
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