
164 anni di Esercito Italiano e di servizio alla Repubblica Italiana.
Il 4 maggio l’Italia fa memoria dell’Esercito Italiano, la più grande ed amata Forza Armata del nostro Paese.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha ricevuto un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Dal Quirinale, il Capo dello Stato ha scritto: “La dedizione, l’impegno profusi dalle donne e dagli uomini dell’Esercito nel contesto internazionale così carico di instabilità e minacce, rappresentano un punto di forza per la Repubblica”.
Parole che hanno un gran valore e un profondo significato. L’Esercito Italiano, in tutti gli scenari nei quali si è trovato ad operare, ha manifestato professionalità, capacità ed ingegno. Gli eserciti di tutto il mondo hanno riconosciuto ai nostri soldati una qualità innata.

Non a caso l’Inquilino del Colle ha detto che “il ruolo dell’Italia nella comunità internazionale, per far sì che si affermino i valori di pace e cooperazione propri della Costituzione, sa di potersi avvalere di professionalità e di competenze di assoluto livello nelle proprie Forze Armate, così come per la cornice di sicurezza offerta nelle missioni presenti sul Territorio nazionale”.
L’Esercito, con tutte le sue diverse e svariate componenti, è la più grande organizzazione di pace perché, va detto, in caso di conflitto sono i militari che vanno al fronte e non i politici e i vari guerrafondai.

Nessuno più di chi indossa un’uniforme desidera la pace, la tranquillità e il trionfo della diplomazia. L’Esercito Italiano, così come tutte le Forze Armate, ha pagato un tributo di sangue in termini di Caduti, feriti e mutilati che non si contano.
Per questo è gradito l’augurio del Presidente della Repubblica che, rivolgendosi al Capo di SME, Generale Masiello, chiosa: “In occasione del 164° anniversario dalla istituzione, rivolgo l’omaggio della Repubblica alla memoria dei Caduti, e ai militari dell’Esercito il ringraziamento per il costante operato al servizio della Patria”.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in questa importantissima giornata ha espresso così la sua vicinanza: “Dietro ogni uniforme, una scelta di vita. Dietro ogni gesto e azione, l’amore per la Patria e la dedizione al dovere. Nel giorno del 164° anniversario dell’Esercito Italiano, celebriamo donne e uomini che, con cuore e competenza, operano per proteggere i valori democratici, la pace e la democrazia. Un pensiero speciale, grato e commosso ai Caduti, ai feriti e a coloro che portano nel corpo e nell’anima i segni del Servizio”.
L’Italia è fiera ed orgogliosa dei suoi militari e, nonostante il pensiero di Sinistra, ne riconosce il valore, la professionalità e l’indispensabile presenza.
È vero che le Forze Armate devono essere considerate forze di pace e lo sono dai soldati stessi per primi, perché in caso di guerra tocca a loro il morire per il loro popolo e la patria che rappresentano. E noi dobbiamo avere rispetto per i nostri soldati non mandandoli a morire per motivi inutili, come succederebbe in una guerra di posizione tra Russia e Ucraina
Cara Margherita, hai detto bene. Dobbiamo voler bene ai nostri soldati