
I preti pro-migranti, come don Mattia Ferrari, risultano poco simpatici al popolo di Dio pellegrino sulla terra.

Sul quotidiano “La Stampa” di martedì 25 febbraio 2025, a pagina 13, Eleonora Camilli ha intervistato don Mattia Ferrari il quale ha dichiarato: “Io spiato perché aiuto I migranti. Solidarietà considerata sovversiva“.
Queste parole chiaramente non trovano fondamento alcuno e, soprattutto, andrebbe rammentato al cappellano di bordo di “Mediterranea“ che fare certe affermazioni – quando si parla di organi dello Stato – può essere considerato un atto di grave mancanza di rispetto verso l’ordine costituito.
Ma non basta perché don Ferrari insiste: “mi chiedo solo che senso abbia tutto questo“.
La risposta è ovvia, non ha alcun senso.
Eppure il prete continua: “non si scopre oggi che la solidarietà, specialmente verso i poveri e i migranti, è considerata sovversiva. Siamo sempre più una società del “me ne frego” degli altri dove chi, invece, si prende a cuore gli ultimi e particolarmente i poveri, diventa scomodo“.
Parole senza fondamento alcuno. Lo Stato Italiano non perseguita assolutamente chi aiuta i migranti ma, com’è giusto, monitora chi porta immigrati in Italia.
Spesse volte sui “barconi dei disperati” sono stati trasportati terroristi, stupratori e soggetti che, una volta nelle nostre città, aggrediscono le Forze dell’Ordine.
Don Ferrari è uno dei pupilli di Bergoglio che, infatti, nella sua ultima intervista a “Che tempo che fa“, discutibile trasmissione condotta da Fabio Fazio sul “Nove“, ha dichiarato: “Don Mattia è bravo, lavora bene e prega“.
Che belle parole. Ci mancherebbe pure che un prete non pregasse. Bergoglio, come sempre, scopre l’acqua calda e snocciola ovvietà degne di un opinionista.

Don Mattia, per ringraziare Bergoglio dell’endorsement fattogli da Fazio, parlando del ricovero del Sovrano del Vaticano ha chiosato: “anche nella malattia si sta realizzando dunque il sogno del suo pontificato, che è il sogno di Gesù: tutto il mondo, con i poveri davanti a tutti, unito in un unico grande amore, un’unica grande fraternità“.
Peccato che il sogno di Gesù non era quello descritto da don Mattia. Gesù voleva un’umanità rivolta a Dio, osservante dei comandamenti, in cammino sulla carità verso la Gerusalemme Celeste, ma non una ONG sinistroide e immigrazionista.
A don Ferrari andrebbe rammentato che è stato proprio Gesù a dire agli apostoli: “i poveri li avete sempre con voi” (Marco 14:7).
Bergoglio, il 14 novembre 2021, disse: “Tutta l’opera di Gesù afferma che la povertà non è frutto di fatalità, ma segno concreto della sua presenza in mezzo a noi. Non lo troviamo quando e dove vogliamo, ma lo riconosciamo nella vita dei poveri, nella loro sofferenza e indigenza, nelle condizioni a volte disumane in cui sono costretti a vivere“.
I poveri sono parte della popolazione mondiale e sono necessari affinché si possa concretamente riconoscere la “presenza di Dio in mezzo a noi“. Dire qualcosa di diverso significa smentire l’insegnamento di Jorge Mario Bergoglio.
Don Ferrari, pur essendo un pupillo di Bergoglio, evidentemente non ha ascoltato bene le parole del suo superiore e, dunque, alla collega Eleonora Camilli, ha rilasciato una dichiarazione che sa più di disinformazione che di concreta realtà.
La speranza che molti hanno e che don Ferrari, così come tutti i sacerdoti della Chiesa Cattolica Romana, spendano più tempo a studiare la Parola di Dio, ad amministrare i Sacramenti, a pregare lo Spirito Santo di illuminare le loro parole.
Non servono preti di formazione bolscevica ma sacerdoti secondo il cuore di Dio.
Questo prete esaltato è talmente orgoglioso di sè che non si rende conto che la sua attività distruggerà la nostra civiltà e insieme ad altri incoscienti ecclesiastici, Bergoglio in testa, distruggeranno la Chiesa. Perché non capiscono che quando avranno riempito l’Italia di musulmani, questi prenderanno possesso di tutto e imporranno la sharia e i primi a essere decapitati saranno loro e i gay che gli stanno tanto a cuore. Lo stesso accadrà ai sinistri che reclamano la libertà di ogni schifezza, e, ipocritamente, dicono che abbiamo bisogno di manodopera.
I nostri giovani sono la manodopera, basta che vadano a lavorare invece di poltrire nelle scuole. Con una giusta riforma dei corsi di studio, non avremmo bisogno di nessun lavoratore straniero. Ma satana obnubila le menti….
Cara Margherita, come sempre, hai fatto un commento pertinente e ricco di riflessioni che meriterebbero tempo e ampliamenti.
Questa immigrazione selvaggia, incontrollata, cosiddetta “migrazione economica”, è pericolosa e la cronaca giudiziaria ce ne dà conto ogni giorno.
non capisco perchè si giudicano diversamente i musulmani a seconda di dove vivono: se sono a casa loro non permettono ai cristiani di portare al collo i crocefissi, alle donne di stare senza il velo; se poi gli girano i 5 minuti mettono una bomba in una chiesa cristiana e fanno saltare decine di persone, oppure decapitano davanti alle telecamere dei poveretti non si sa perchè; allora sono dei violenti intolleranti. E questo è ovvio. Poi se questi migrano con scopo di conquista( e non lo può negare nessuno che vogliono gradatamente sostituirci), arrivano con i barconi e allora diventano dei poveri martiri che hanno fame, che sono buoni, che se fanno dei crimini è perchè sono disadattati e non capiscono le regole e i poliziotti li trattano male ecc.ecc. Ma guardate che sono gli stessi di prima eh!!!! Qui con noi hanno lo stesso disprezzo e non gli piacciono le nostre leggi, quindi le trasgrediscono e opprimono allo stesso modo chi entra in contatto con loro; opprimono con violenza e uccidono e stuprano e rubano e spacciano perchè non gli frega niente di integrarsi in una società che non vogliono frequentare in nessun modo. Sì sono dura.,devo ammetterlo; le eccezioni ci sono ma sono poche in rapporto all’esercito di delinquenti che ci arriva a frotte e non conosco nessuno che sia contento, che non sia stufo di questa situazione.