L’Urologia cuneese continua a far parlare di sé per professionalità ed indiscussa capacità clinica. Il dottor Ivano Morra ha alzato di molto gli standard dell’Urologia in Granda.
L’indagine nei meandri della sanità pubblica italiana che “Civico 20 News” porta avanti con pertinacia da mesi prosegue.
Siamo nuovamente a parlare della Struttura Complessa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo, inserita all’interno del Dipartimento di Area Chirurgica.
A dirigere questa importante ed eccellente struttura chirurgica dell’apparato urinario e genito-urinario vi è il dottor Ivano Morra, chirurgo con centinaia di interventi all’attivo e una proficua attività di docenza e tutoraggio dei giovani medici in specializzazione.
Proprio di questa tendenza formativa parleremo in questo articolo.
Il 15 novembre scorso, presso l’Università degli Studi di Torino, due giovani e promettenti Dirigenti Medici della Struttura Complessa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” hanno conseguito la complessa specializzazione chirurgica con il massimo dei voti.
Entrambe le tesi discusse hanno poggiato le loro evidenze scientifiche su studi clinici condotti doviziosamente presso il Reparto di Urologia del nosocomio cuneese. Proprio per questo importante background scientifico, correlatore della discussione della Tesi Specialistica è stato di Direttore della S.C. di Urologia, Ivano Morra.
Dalla Struttura Semplice di Comunicazione e Ufficio Stampa Interaziendale, diretta dal dottor Ilario Bruno, tengono a far sapere che “La dottoressa Juliette Meziere si è specializzata con una tesi, giudicata degna di lode e di dignità di stampa, su un innovativo trattamento per la disfunzione erettile. I risultati promettenti di questo studio hanno consentito di avviare questa nuova procedura presso l’Ospedale di Cuneo”.
Del dottor Luciano Ola, invece, possiamo dire che “si è specializzato con una tesi sulla gestione peri operatoria con il protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) dei pazienti sottoposti a cistectomia radicale. Gli ottimi risultati ottenuti confermano la validità di questo protocollo, applicato dall’Urologia” del dottor Morra.
Spesse volte la sanità pubblica compie atti e fatti assolutamente discutibili. Inutile dire che fa più audience parlare di malasanità e di clinica scadente piuttosto che sottolineare l’eccellenza in sanità.
Realtà come l’Urologia del “Santa Croce” di Cuneo sono esempio mirabile di buona sanità pubblica, a servizio di un grande bacino d’utenza, a sostegno di una struttura sanitaria che sta giovando del lavoro portato avanti da questo valido staff medico ed infermieristico.
A margine della discussione delle due eccellenti tesi sono state rivolte alcune domande al Direttore della S.C. di Urologia, dottor Ivano Morra, che, con il suo stile umile e pratico, ha semplicemente dichiarato: “Questo risultato rappresenta un importante riconoscimento per la nostra struttura e un esempio concreto dell’impegno nella ricerca e nell’innovazione clinica che caratterizzano il nostro ospedale”.
Notizia di grande pregio e di importante valore – in un’Italia che vive sul precariato e sulle borse di ricerca – è che sia la dottoressa Meziere che il dottor Ola proseguiranno il loro percorso lavorativo e professionale presso la Struttura Chirurgica del dottor Ivano Morra.
La buona sanità esiste. La sanità pubblica d’eccellenza è una concreta realtà. Il dottor Ivano Morra e la sua Struttura di Urologia sono, senza dubbio alcuno, una delle perle di diamante della sanità piemontese ed italiana.
Non a caso, infatti, vi sono diversi pazienti che, per essere presi in carico dalla Struttura Complessa di Urologia del dottor Morra macinano decine di km, venendo a Cuneo persino dal territorio della Regione Liguria.