L’arte attraverso i territori del Friuli Venezia Giulia raccontata in uno splendido libro
In occasione della doppia mostra tenutasi nelle sedi dei Musei Civici di Udine e precisamente nella Galleria d’Arte Antica del castello di Udine, e negli ambienti dei Musei Provinciali di Gorizia al Palazzo Attems Petzenstein conclusasi alcuni mesi or sono, l’evento è stato accompagnato da un interessante (unico catalogo) che a prima vista è un vero libro,”Pittori del Settecento tra Venezia e Impero”, l’opera libraria è stata curata da Liliana Cargnelutti , Vania Gransinigh e Alessandro Quinzi, edito dai Musei Civici di Udine.
Il volume con i saggi dei vari studiosi mette in evidenza il percorso raccontato nelle due mostre, sopra citate, mettendo in luce l’osmosi tra aeree storicamente riconducibili a differenti entità statali.
Quello che oggi è il Friuli Venezia Giulia, fu, sino al 1797, anno della caduta della Serenissima Repubblica di san Marco, terra contesa tra Venezia, che esprimeva il suo dominio sulla “Patria del Friuli, e l’Impero asburgico che dominava il Goriziano, Trieste e la contigua Slovenia, Lingue, tradizioni, visioni diverse, ma non per gli artisti e la loro, arte, uomini e donne che traghettarono i loro originali modi di esprimere l’arte in territori non abituali, trovandoli recettivi.
Il percorso espositivo contemplava all’incirca centotrenta opere, molte delle quali provenivano dalle chiese parrocchiali delle province di Udine, Pordenone e Gorizia e per la prima volta era possibile vederle affiancate.
“Nel ‘700 ad Udine, attorno alla figura geniale di Giambattista Tiepolo che lavorò più volte per una committenza friulana, si mettono in luce alti artisti nativi friulani di cui hanno successo proprio a Venezia.
Tra di loro Sebastiano Bombelli, Nicola Grassi, Luca Carlevarijs che scegliendo di trasferirsi in Laguna, continuarono a mantenere rapporti di lavoro con la terra d’origine. Altri, veneziani raggiungono il Friuli per affiancare il Tiepolo nel rispondere alle richieste della committenza friulana.
Tra loro Gian Antonio Guardi, Gianbattista Piazzetta , Gaspare Diziani, Francesco Fontebasso. Le loro opere friulane offrono motivi d’ispirazione per gli artisti locali.
La mostra, ora rimasto il libro che sfogliamo con attenta riflessione, come gli studi e le ricerche portati a compimento negli ultimi trent’anni, dimostrano come la trama di rapporti culturali reciproci tra le diverse aree della regione siano molto più stratificati e differenziati di quanto si pensi.
Un intero secolo separa la figura del pittore di origini lombarde Giulio Quaglio, che dopo aver lavorato per una decina d’anni a Udine decorando i palazzi della nobiltà cittadina di nuova nomina si trasferì agli inizi del Settecento a Lubiana passando per Gorizia, da quella di Franz Caucig/Kavčič, che nato nel capoluogo isontino, visse a Vienna prestando la sua opera anche per una nobile committenza goriziana oltre che viennese.
La contea di Gorizia diventa presto uno snodo importante per quegli artisti veneziani che puntano ad affermarsi nelle terre imperiali. Esemplari i casi di Giulio Quaglio o della famiglia Pacassi che da Venezia si trasferì dapprima a Gorizia e nel secondo decennio del Settecento, con Giovanni Pacassi e lo scultore Pietro Baratta estese, con successo, l’attività a Vienna.
Lo splendido catalogo rilegato con copertina cartonata, nelle oltre cinquecento pagine riccamente illustrate, contiene anche i saggi di, Sandro Piussi,” La committenza ecclesiastica in età post-tridentina”; Liliana Cargnelutti, “La committenza nel Friuli veneto del Settecento”; Paolo Pastres ”Senza bandiere.
Antiquaria e storiografia artistica nel Friuli del Settecento, alla ricerca di uno spazio culturale oltre i confini politici”; Vania Gransinigh,”Pittori del Settecento tra Venezia, patria del Friuli e contea di Gorizia”; Paolo Delorenzi, “Settecento in bianco e nero”.
Dinamiche e protagonisti dell’incisione nel territorio friulano”; Meri Sclosa, Venezia la Patria del Friuli e l’Europa.
Il cursus honorum di Angelo Morosini in un ciclo pittorico di Alessandro Piazza”; Fabio Franz, “ Tra incisioni, modelli e ricordi: Chiarottini e la decorazione di ville palazzi nel Friuli veneto e imperiale del Settecento”; Ferdinand Šerbelj,”La pittura barocca nell’intreccio tra Serenissima e Pars Imperii “; Vieri Dei Rossi , “Di alcuni pittori friulani del Seicento e Settecento: Giovanni Giuseppe Cosattini, Pietro Bainville, Antonio Facci”; Bernardina Sani,”Classicismi di Francesco Pavona, pittore a pastello di ‘istorie’ e ritratti nell’Europa dei Lumi; Alesssandro Quinzi, “Artisti e committenti e collezionisti nella Gorizia del Settecento, nuove evidenze” ; Bibliografia curata da Giacomo Sebastianis .
Il volume contempla poi, le opere che erano presenti nelle mostre di Udine e Gorizia.
Descrizioni immagini:
Foto copertina libro
Foto 1 Alessandro Piazza “La partenza dalla città di Udine del provveditore sopra i Beni Comunali Angelo Morosini, olio su tela Udine, Civici Musei Galleria d’Arte Antica
Foto 2 Nicola Grassi “Giacobbe discopre il pozzo”, 1716-1720/ oilo su tela Udine, Civici Musei, galleria d’Arte Antica
Foto 3 Gian battista Tiepolo “L’angelo custode” 1737/ olio su tela Udine, Civici Musei Galleria d’Arte Antica
Foto 4 Giovanni Antonio Guardi “Sant’Antonio da Padova in gloria” 1740ca. /olio su tela Pinzano – Manazzons, Chiesa di san Martino Vescovo e Biagio Vescovo e Martire
Foto 5 Francesco Fontebasso “L’Immacolata con i Santi Lucia, Apollonia, Tommaso, Andrea e Tommaso
Foto 6 Francesco Chiarottini “Allegoria della fede con i santi Antonio e Vito 1768/olio su tela Udine, Civici Musei, Galleria d’Arte Antica
Foto 7 Giulio Quaglio “Madonna con il Bambino e santi (Pala Lantieri) 1702 / olio su tela Nova Gorica, Goriški muzej 1668-1751
Foto 8 Giulio Quaglio “Vetus et nova Carniolliae Ecclesiasticae memoria” , Bulino Gorizia, Musei Provinciali
Foto 9 Gabriel Bodenehr “Apparizione della Madonna a Orsola Ferligoj”
Foto 10 Francesco Pittoni “Sant’ Ambrogio e le api”, 1714-18 /Olio su tela Gorizia, Musei Provinciali
Foto 11 Antonio Dall’Agata “Venere e Cupido”, Acquaforte Gorizia, Musei Provinciali
Foto 12 Francesco Pavona “San Paolo”, 1728-30 / Pastello su carta Gorizia, Collezione Lantieri
Foto 13 Paolo Paoletti “Natura morta con frutta”, 1715-35/Olio su tela Pordenone, Museo Civico d’Arte
Foto 14 Antonio Paroli “Santi Ilario e Tiziano” 1754 pos /Olio su tela Gorizia, Musei Provinciali
Foto 15 Johann Michael Lichtenreit “Ultima cena” olio su tela Gorizia, Musei Provinciali
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal volume:
“Pittori del Settecento tra Venezia e Impero”, a cura di Liliana Cargnelutti, Vania Gransinigh e Alessandro Quinzi, 565, ill. rilegatura cartonata, edito dai Musei Civici di Udine, 2024 € 40.00
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