
Argomenti trattati successi in tempi passati, richiamano molto i tempi presenti
Il cippo dedicato a Fra Dolcino sul Monte Massaro, è la fotografia del nuovo numero di luglio 2024 della Rivista Biellese. Sfogliando la pubblicazione troviamo il primo scritto di, Claudio Oddone “Il treno dei desideri”, dalla fine dell’Ottocento furono proposti vari progetti di tranvie e ferrovie elettriche per collegare il Biellese al Canavese, ma nessuno fu realizzato.
Giuseppe Paschetto “Nel solco di Fra Dolcino”, cinquant’anni fa venne inaugurato sul monte Massaro il nuovo monumento dedicato all’eretico. La festa annuale e le attività collaterali hanno visto la regia di Tavo Burat e la partecipazione di personaggi del calibro di Dario Fo.
Lelia Zangrossi “Pel le buone scolarine e i buoni scolarini”, da alcuni libri di lettura scolastici della fine del XIX secolo conservati a Mosso emerge un modello di infanzia incentrato su Dio, patria e famiglia e su una netta distinzione dei ruoli tra i generi.
Lucio Bordignon “Aspettando che il chiurlo torni in baraggia”, la specie caratterizzata dalle grandi dimensioni e dal lungo becco ricurvo, sverna da lungo tempo in territorio biellese. Nel 1996 è attestata la prima nidificazione ma negli ultimi anni la situazione è peggiorata.
Carlo Cavazzi “Nove organi per il Vernato”. Tanti sono stati gli strumenti attivi negli ultimi due secoli e mezzo nel rione cittadino. Quello più recente, costruito da una rinomata ditta biellese, è collocato nella chiesa nuova di san Biagio ed è stato inaugurato nel 2023.
Carlo Dezzuto “Rosazza, parrocchia da due secoli”. L ‘edificio risale al 14 dicembre 1824 l’erezione dell’ente ecclesiastico, ma i tentativi per distaccarsi da Campiglia risalgono già alla fine del Seicento. Una storia di soldi e di ostinazione valligiana.
Federico Iacolino “Le acque del Cavallero”. Un secolo fa l’acqua del rio di Coggiola fu paragonata a quella di Fiuggi per la sua leggerezza . Il rammarico per l’impossibilità di trasformare il centro valsesserino in luogo di richiamo turistico.
Sergio Marucchi “Una tomba senza nome”, alcune fonti orali e una documentazione inedita permettono di ricostruire gli eventi che portarono alla fucilazione del partigiano “Rum”, avvenuta nell’aprile del 1945 a Rongio di Masserano.
Massimiliano Franco “Una vicenda intricata”. Le indagini conseguenti ad una denuncia per «procurato aborto». Tra i coinvolti anche il medico Maurizio Zumaglini.
Mina Novello “Un’esotica tra i meli”. Piante provenienti da zone calde hanno attecchito e proliferano anche nel nostro territorio, dalle orientali Actinidia(Kiwi) e Akebia alle più comuni passiflora, corbezzolo e giuggiolo; i loro frutti sono utilizzabili in varie preparazioni alimentari.
Per lo scaffale Carlo Cavazzi segnala la pubblicazione “Dove Biella” di 124 pagine . La pubblicazione non è in vendita ma si può ritirare gratuitamente all’ATL, al Museo del Territorio, a Palazzo Gromo Losa e altrove.
La Rivista Biellese , numero 3 – Luglio 2024, ill. pag.80, Biella ,€6.00
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