Il Presidente di “Radicali Italiani”, Patrizia De Grazia, definisce il Presidente Bielorusso Lukashenko come “fantoccio di Putin”.
Il Presidente di “Radicali Italiani“, Patrizia De Grazia, sui profili social ha scritto che “in Europa dell’est esiste uno Stato di Polizia. Uno Stato, l’unico in questa parte di mondo, che ancora prevede la pena di morte“.
Come spesso accade tra i figli politici di Marco Pannella, si usano toni sensazionali per far credere che ciò che si dice sia serio.
A detta del Presidente De Grazia la Bielorussia sarebbe “uno Stato le cui carceri sono stracolme di prigionieri politici. In cui le libertà fondamentali di espressione, stampa, manifestazione e associazione sono duramente represse e sanzionate“.
Il Presidente di “Radicali Italiani” mette in dubbio il sistema elettorale bielorusso e lo fa dicendo che “si sono tenute le elezioni legislative (le presidenziali si svolgeranno nel 2025). Nessun politico di opposizione ha potuto candidarsi. I partiti di opposizione sono tutti stati sciolti“.
L’odio verso quanti non si pronano agli USA e alla NATO in “casa radicale” è la normalità.
Da anni i “figli” di Pannella osteggiano chiunque non sia pro Ucraina ma, soprattutto, chiunque manifesti apprezzamento per Vladimir Putin.
La De Grazia, ovviamente, non fa eccezione.
Nel suo post, infatti, scrive: “il fantoccio di Putin, Aleksandr Lukashenko (al potere ininterrottamente da 30 anni esatti), continua a vincere elezioni non libere, opprimendo, incarcerando, militarizzando e uccidendo il suo stesso popolo“.
Parole senz’altro discutibili. In Bielorussia si vota. In Bielorussia i cittadini votano.
Il retorico post si conclude, poi, con la classica manfrina filo Zelensky: “Non solo l’Ucraina paga il prezzo dell’autoritarismo illiberale Putiniano e del suo modello di disprezzo verso i diritti fondamentali dell’essere umano. Anche i cittadini Bielorussi stanno pagando quel prezzo“.
Evidentemente i “Radicali Italiani” non si rendono conto che qui “il prezzo dell’autoritarismo” di Joe Biden e della NATO lo stanno pagando i cittadini italiani.
La guerra di sanzioni e scaramucce mossa dall’Occidente alla Federazione Russa di Vladimir Putin la stiamo pagando noi e questo è fattuale.
Ciò nonostante Patrizia De Grazia chiosa il suo scritto con un epitaffio dal sapore apocalittico: “E l’ombra di Putin sull’Europa è larga e pericolosa“.
Vladimir Putin è sempre stato amico dell’Italia e dell’Europa.
Il compianto Silvio Berlusconi, anni fa, riunì in Sardegna il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e il Presidente degli Stati Uniti d’America, George W. Bush.
In quell’occasione si tentò di creare un clima di distensione e pacificazione, dopo decenni di “Guerra Fredda“. Berlusconi ci era quasi riuscito.
Gli anni sono passati, negli USA la presidenza è passata ai Democratici, e i risultati si vedono.
Una cosa è certa: le guerre e i conflitti non finiranno mai finché ci saranno partiti politici – peraltro percentualmente irrilevanti – che gettano paglia sul fuoco.
Torneremo sul tema.
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