Cuneo, evidentemente, non sa che per tutelare l’ambiente il Legislatore ha fatto la Legge 28 dicembre 2015, numero 221, che punisce chi getta i mozziconi a terra.
Siamo nuovamente a parlare dell’assoluta noncuranza che il Comune di Cuneo, con particolare riferimento all’Assessorato all’Ambiente e all’Assessorato alla Polizia Locale, pongono nei riguardi della Legge del 28 dicembre 2015, numero 221, denominata “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.
All’articolo 40 di tale legge, promulgata nella XVII legislatura, durante il 63esimo Esecutivo della Repubblica Italiana, guidato da Matteo Renzi, allora Segretario del “Partito Democratico”, si dice: “E’ vietato l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi”.
Il Comune di Cuneo sa che questa norma è palesemente violata, con consapevolezza, dai frequentatori e i fruitori della piazzetta antistante la Scuola dell’Infanzia del Quartiere Donatello, sita all’intersezione di Via Augusto Rostagni, Via Donatello e Via Bernini.
Lo sa perché il 22 ottobre 2024 gli è stata mandata una documentata e particolareggiata email nella quale si faceva riferimento proprio a tale area della città e si rendeva noto che già se ne era parlato con il Consorzio Ecologico Cuneese e con il Capo Cantiere della ditta che opera nella nettezza urbana.
L’Assessorato all’Ambiente, così com’è d’uso fare nella Giunta Manassero, prende tempi biblici e fornisce risposte evasive, condizionali, prive di sostanza e di atti formali.
Ad oggi non abbiamo avuto nessuna rassicurazione provata sul fatto che l’Amministrazione Comunale darà indirizzo alla Polizia Locale di intraprendere azioni repressive verso chi viole la Legge 221 del 2015.
I cittadini che ci hanno resi edotti di ciò che accade nella piazzetta di Via Rostagni insistono nel dire che – oltre a non vedersi mai Agenti della Polizia Locale – le operazioni di pulizia lasciano a desiderare e da parte dell’Amministrazione c’è un assoluto menefreghismo nei confronti dell’area di cui si è a parlare.
A queste persone abbiamo spiegato che la ditta di nettezza urbana fa quello che può dal momento che l’Operatore Ecologico designato ha una zona vastissima, con decine di contenitori da svuotare, diverse scuole con marciapiedi antistanti non proprio tenuti in modo civile, aree verdi anch’esse indecenti e diversi punti di aggregazione dove si trova di tutto.
La più grande responsabilità, a nostro avviso, è dell’Amministrazione Comunale che, mediante il Comando di Polizia Locale, dovrebbe applicare la norma citata che, sempre all’Articolo 40, dice: “Al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, è vietato l’abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi”.
Il Legislatore, che secondo le fonti del diritto è sovrano, dice che “I comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi ad alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”.
A Cuneo è sempre rispettato questo dettame? No!
Le scuole dell’infanzia sono “luoghi ad altra aggregazione sociale” ma – nonostante i molti soldi del PNRR sprecati per la realizzazione della piazzetta di Via Rostagni, di cui si poteva benissimo fare a meno – i posacenere non ci sono!
La cosa più grave – e che gli automobilisti vessati dalle sanzioni lamentano – è che la Legge 221 del 2015 prevedrebbe che “Chiunque viola il divieto di cui all’articolo 232-ter è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro trenta a euro centocinquanta. Se l’abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo di cui all’articolo 232-bis, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio”.
Siamo a chiedere, da settimane, quante sanzioni amministrative pecuniarie sono state emesse dalla Polizia Locale, in quel di Via Rostagni, nel corso del tempo.
I cittadini che al Donatello vi sono nati e cresciuti – come chi vi scrive – sono stufi di essere ignorati dall’Amministrazione che ha trasformato il Quartiere in un luogo di accoglienza indiscriminata e di degrado palpabile e visibile. E il bello dovrà venire con la realizzazione del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA).
Con il PINQuA, infatti, come esplicitato dal Settore Attività istituzionali interne, Sportello Europa e Sviluppo del territorio, al Quartiere Donatello – in modo specifico in Via Bernini e Via Madonna del Colletto – arriveranno “Famiglie fragili”, “famiglie numerose”, “famiglie allargate”, “famiglie straniere”, “nuclei in “zona grigia” che affrontano difficoltà di conciliazione”.
In pratica, con i Fondi PNRR il Comune di Cuneo sta creando una zona di persone problematiche, ampiamente concentrate in una zona periferica e poco frequentata della città. La domanda che molti ci hanno fatto è: “Perché il PINQuA non lo hanno fatto in Piazza Galimberti, in Largo Giovanni Audiffredi, in Piazza Biancani o sul Viale degli Angeli?”. Bella domanda.
Come sempre accade quando ad amministrare è la Sinistra, si creano quartieri “ghetto” e “dormitorio”, possibilmente in concomitanza agli edifici di edilizia popolare, in zone non ben in vista e non centrali rispetto alla vita cittadina.
Il copione è lo stesso delle periferie milanesi (Quarto Oggiaro, Baggio, Barona), delle periferie torinesi (Barriera di Milano, Aurora, Porta Palazzo), delle periferie romane (Tor Bella Monaca, Laurentino, Rebibbia), …dove le Amministrazioni a guida “Partito Democratico” ammassano le persone con fragilità psichiche, con problemi giudiziari, con disagi sociali e socio-economici, per tenerli lontani dal centro, senza poi occuparsene realmente.
Chi segue trasmissioni quali “4 di Sera”, “Dritto e Rovescio”, “Fuori dal Coro”, sa di cosa stiamo parlando.
A Cuneo c’è la parte di città in cui si fanno “Illuminata”, “Fiera del Marrone”, “De Gustibus”, “Mercato Europeo”, “StraConi”, “Fausto Coppi”, … e poi c’è “Cuneo Sud” dove ci sono il “Dormitorio della Croce Rossa” di Via Bongiovanni, il bivacco di persone dedite al consumo di sostanze in Piazza della Costituzione, …
Il PD cuneese, in linea con l’andazzo generalizzato degli altri comuni a guida Dem, punta tutto sul Centro Storico, sull’asse centrale di Cuneo (Via Roma e Corso Nizza), ignorando completamente la periferia che è sporca, poco vissuta, poco interessata da attività commerciali e assolutamente poco controllata dalla Polizia Locale.
Dalle 18 in avanti il Donatello e il Gramsci diventano “lande desolate” e le persone non escono praticamente più di casa.
Tante nostre lettrici, spaventante dal degrado umano e sociale che staziona con pertinacia in Via Bongiovanni, in Piazza Costituzione, al Parco Caduti Divisione Alpina Cuneense (Parco Monviso), la sera – dopo le 18 – non escono più a portare il cagnolino a sporcare ma gli fanno fare i suoi bisogni su telini usa e getta.
Tale situazione è frutto di una mancata presa di responsabilità da parte della Giunta Manassero che, con il suo stuolo di Assessori, e con una Maggioranza consiliare negazionista, derubrica il tutto a “percezione” dell’insicurezza e del degrado a carico del cittadino.
Il cittadino “percepisce” che Cuneo è sporca e insicura ma, in realtà, non è così.
Peccato però che la Centrale Unica Emergenze 112 ha ricevuto diverse segnalazioni e richieste di intervento per le zone di cui sopra e, in molti casi, la Forza Pubblica ha dovuto provvedere all’allontanamento dei soggetti, in chiaro stato di ubriachezza, dalle aree segnalate.
Per quanto riguarda la sporcizia e il degrado, nella Piazzetta antistante la Scuola dell’Infanzia del Quartiere Donatello noi di “Civico 20 News”, in meno di un mese, abbiamo raccolto oltre 600 mozziconi di sigaretta e, nello stesso lasso di tempo, non si sono visti controlli ed interventi “ad hoc” dell’Amministrazione Manassero, sempre troppo impegnata a fare “passerelle” alle fiere, alle iniziative politiche, alle manifestazioni d’area, …
Ci riserviamo di tornare sul tema nella speranza che, da Via Roma 28 qualcuno “batta un colpo”.
La sinistra è furba, ma non abbastanza; ormai abbiamo capito come funziona: per prendere voti fanno i “green “ che vogliono un ambiente pulito e perfetto, ma poi, per non essere troppo severi con i cittadini e stufarli, non prendono iniziative di alcunché per timore di perdere i suddetti voti. Allora com’è? È la solita retorica e mistificazione. Cari cittadini, se votate questa gente, non vi resta altro che questo ed in più, se ho capito bene avete anche la città divisa in quartieri di diverse valenze socio-economiche. Auguri
Cara Margherita, hai capito perfettamente.
Purtroppo Cuneo ha la brutta abitudine di parlare bene e razzolare male e a dirlo non è il sottoscritto ma la realtà fattuale.