Le donne di casa Savoia e Visconti si raccontano
Appuntamento imperdibile martedì 9 aprile alle ore 18,30 presso il Circolo dei Lettori di Torino, via Bogino 9: Gian Luca Giani, autore di “Le donne di casa Savoia” e “Savoia esoterici”, profondo conoscitore della storia dei Savoia e Christian Frontino, autore de “Una francese a Torino” e “Le donne di casa Visconti” si confronteranno sulle due dinastie che hanno tessuto i destini dell’Italia.
Spesso le donne sono state messe in un cantuccio dalla storia e mentre alcune volte il potere famigliare non è bastato a mantenere traccia delle vicende che hanno caratterizzato le loro vite, in altri casi la memoria è stata clemente e ha fatto emergere la forza di queste donne, sovente strappate dalla famiglia di origine quando erano ancora molto giovani, costrette ad essere straniere in terra sconosciuta, per motivi politici. Le informazioni non ci sono arrivate, soprattutto per quanto riguarda il periodo medievale, dalle loro penne, ma da quelle degli uomini, normalmente monaci, che a differenza di quello che accadeva per i re, non avevano bisogno di osannare e promuovere le immagini delle regine, si accontentavano di riportarne le informazioni principali e a volte accadeva anche che si concentrassero su quello che oggi chiameremmo “leggende metropolitane”, pettegolezzi dell’epoca, che davano tradimenti e atteggiamenti lussuriosi per scontati.
Analizzando in profondità le cronache storiche, emerge che non sempre le famigerate regine pensavano solo a divertirsi, come nel caso della Contessa Adelaide, detta Adelaide di Susa, che in modo inflessibile, dopo aver perso tre mariti, aveva tenuto le redini del governo per conto dei figli ancora piccoli, prodigandosi nelle donazioni alla Chiesa, grazie alla sua incrollabile fede. Un caso analogo è quello di Bianca Maria Visconti, Duchessa di Milano nel 1450, moglie di Francesco Sforza, che la coinvolse nella gestione del ducato per il rispetto e forse l’amore che provava nei suoi confronti. Questi sentimenti non calmarono però i suoi bollenti spiriti, tanto che il tradimento era per lui cosa normale. Bianca Maria sopportò fino a che non vide il marito particolarmente preso da una delle sue amanti, a quel punto la fece semplicemente rapire e…nessuno ne seppe più nulla.
Che dire poi della magia che colpì in particolare la dinastia Savoia? A corte si conservava il famoso corno dell’unicorno, che veniva anche raschiato alla bisogna, per curare malattie o per buona sorte. Si è spesso parlato del legame dei Savoia con l’alchimia e le leggende sulle grotte alchemiche sono arrivate sino a noi, ebbene, pare che le donne della famiglia si siano dedicate alla ricerca della pietra filosofale molto più dei loro mariti!
Nel lungo periodo che ha accompagnato le vite delle donne Savoia e Visconti vi sono stati anche eventi molto tristi, come nel caso di Margherita Visconti, moglie di Francesco Pusterla, che non avendo ceduto alla corte di Luchino Visconti, venne murata viva nella sua stanza preferita, (sostiene la leggenda, ma in realtà pare sia stata decapitata). In tempi più vicini a noi possiamo ricordare la terribile sorte di Mafalda di Savoia, morta nel campo di concentramento di Buchenwald.
Giani e Frontino sono riusciti a riportare alla luce le storie delle donne che sono state dimenticate e quelle che hanno avuto la forza di reagire, e nei loro libri emerge il desiderio di far rivivere quella parte di passato che riguarda il genere femminile, che così poca attenzione ha avuto nei secoli passati.
Evento a cura di Yume edizioni. www.yumebook.it
Prenotabile sul sito del Circolo dei Lettori di Torino