
Mino Giachino
Ne parliamo con Mino Giachino
Lo sconforto che assale coloro che amano e ricordano la Torino, capitale europea che oltre ai fasti storici e artistici del passato era protagonista di produzioni industriali d’eccellenza con il conseguente benessere economico calato sui residenti, nelle ultime settimane, ne ha ancor più risentito.
La Latitanza conclamata di Stellantis, dinanzi alle richieste di spiegazioni da parte del Governo sui programmi di produzione suscita serie incognite sul futuro della città.
L’atteggiamento del sindaco Lo Russo, espressione della cultura dello sfascio, che nel corso degli ultimi anni invece di prendere posizione contro i tagli degli organici a Mirafiori e del ricorso pressocché costante della Cassa Integrazione si è esaltato a commentare il “radioso futuro” dell’auto elettrica e non batte ciglio sulla prevedibile perdita dei 70000 posti i lavoro sul territorio causati dalle insensate scelte di Stellantis che hanno anche provocato la rivolta dei dealers americani, non è certo foriero di fiducia.
Ne abbiamo parlato con Mino Giachino, leader onnipresente dl Movimento Si Tav, Si Lavoro che di questa materia ben ‘intende.
Giachino che sta succedendo?
“Una settimana fa l’ex Sindaco Castellani ha dichiarato che Torino vive una fase di transizione che dura da trent’anni (quando lui venne eletto Sindaco) ma non ha avuto il coraggio di dichiarare che oggi Torino conta molto di meno, perché ha perso molto rispetto alle altre Città italiane più competitive e la metà della Città che sta male sta peggio”.
Ignoranza o complicità pura, perché i dati ufficiali sono eloquenti e inconfutabili.
“La Banca d’Italia ha certificato come dal 2001 al 2019 Torino abbia perso 18 punti di PIL rispetto a Bologna.
Nei giorni scorsi sul Sole 24 ore tutt’a Italia ha potuto leggere una tabella che allego dalla quale risulta che il PIL della Lombardia nel 2023 è cresciuto a 480 miliardi di euro, tre volte quello del Piemonte, che ha la metà degli abitanti della Lombardia. Una enormità“.
Le cause purtroppo le conosciamo bene.
“La sinistra che governa Torino da oltre trent’anni e il Sistema Torino non vogliono confrontarsi con questi dati ma se uno non ammette la malattia è difficile che la curi.
“Come ho avuto modo di affermare in due recenti articoli, uno su TORINO che non riesce a uscire dal declino, la conferma del declino arriva anche dalla Commissione parlamentare sulle periferie che dopo aver visitato Napoli e Palermo, è venuta in visita alla nostra Città “.
Purtroppo, la città è trascinata in un circolo vizioso.
“E’ il calo del PIL che impoverisce la metà della Città che sta male quella denunciata più di 10 anni fa dall’Arcivescovo Nosiglia e che oggi i giornali torinesi scoprono dalla ricerca di Zangola. Mentre chi amministra aziende guarda ogni giorno l’andamento del fatturato, la sinistra che ha governato Torino non ha mai voluto verificare se le scelte di puntare tutto sul turismo e sulla cultura pareggiavano economicamente ciò’ che stiamo perdendo nella industria”.
Un turismo da dilettanti, quello tanto ostentato
“Abbiamo al tempo stesso più turismo e più disoccupati e più precari”.
Realtà amara Giachino, ma come potrebbero impegnarsi le forze sane e vitali della città per imprimere la svolta?
“Non possiamo stare fermi, dobbiamo preparare una SVOLTA alla guida della Città per rilanciare la CRESCITA come dissi dal palco della grande piazza SITAV di p. Castello”.
Per fomentare eversione e degrado abbiamo anche avuto la visita della Salis con le sue proposte di azione…
“Nell’altro articolo ho parlato della provocazione della SALIS che nella sede di Askatasuna (con cui Lorusso dialogava bellamente) ha detto che il modello è la Lotta NOTAV, nel silenzio del PD.
Noi SITAV non stiamo fermi. Ieri ho scritto al Prefetto di Torino chiedendo che organizzi un incontro con le forze politiche torinesi “.
Quale iniziativa immediata ha in animo?
Domenica 10 Novembre alle 11, a sei anni dalla grande Manifestazione di piazza Castello ci troveremo all’Hotel Diplomatic (via Cernaia 42) a parlarne con imprenditori, professionisti, studenti e lavoratori SITAV”.
Grazie Mino Giachino, con il valente amico e collega Salvator Vullo, cercheremo in quella sede di analizzare la situazione e raccogliere proposte valide e spendibili, da parte di chi vive di lavoro e di affermazioni professionali.
Se l’argomento è di interesse, ogni commento è gradito, e altrettanto la sua condivisione
peradarioc8@gmail.com
Ottima analisi…. molto realistica e veritiera