
Le iniziative organizzate in Piemonte e Valle d’Aosta dalla Fondazione Italiana del Rene e la Società italiana di Nefrologia. Ce ne parla la dottoressa Franca Giacchino
Anche quest’anno in tutto il mondo il 13 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Rene. Scopo di questa giornata è richiamare l’attenzione sull’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione delle malattie renali, sottolineando sempre più la necessità che tutti prendano coscienza dei fattori di rischio per le malattie renali e delle misure possibili per salvaguardare la salute dei reni e per rallentare l’evoluzione della malattia renale, se già in atto.
È bene ricordare che circa il 10% della popolazione è portatore di un danno renale di varia gravità, spesso ignorato; si stima che la malattia renale nel 2019 abbia colpito più di 850 milioni di persone nel mondo, provocando oltre 3.1 milioni di morti, con importante assorbimento di risorse (circa il 3% della spesa sanitaria).
In Italia la malattia renale cronica (MRC) interessa circa il 7% della popolazione adulta e può colpire tutte le età seppur con frequenza diversa, bassa nei giovani (per lo più dovuta a malattie renali congenite) e molto elevata negli anziani. Sono circa 50.000 i pazienti che necessitano della dialisi e altrettanti quelli che hanno ricevuto un trapianto di rene e sono in follow-up clinico nefrologico.
Attualmente la malattia renale rappresenta la ottava causa di morte e se non affrontata si prevede diventerà la quinta causa entro il 2040.
Molte sono le misure preventive che possono salvaguardare i reni da un’evoluzione della malattia che, se non curata, può portare a necessità di dialisi o trapianto.
Con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema, il 13 marzo 2025, anche in Italia viene celebrata la Giornata Mondiale del Rene, iniziativa promossa dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN).
Questa Giornata ha lo scopo di diffondere nella popolazione, nel personale sanitario, nei Medici di Medicina Generale, e negli Amministratori la consapevolezza che le malattie renali sono diffuse, pericolose, prevenibili e trattabili.
Le iniziative che si svolgono quest’anno in Piemonte segnano il ventesimo anniversario di questa celebrazione nel mondo e di presenza fattiva della Fondazione Italiana del Rene – Sezione Piemonte- Valle d’Aosta.
Per addentrarci nel merito di programmi e attività, ne parliamo con la dottoressa Franca Giacchino, presidente della sezione interregionale e vicepresidente Fir nazionale.
- Dottoressa Giacchino, come si concretizza la vostra presenza sul territorio?
“La Rete Nefrologica del Piemonte e della Valle d’Aosta ha sviluppato un’organizzazione, consolidata ormai da diversi anni, con l’obiettivo prioritario di favorire una stretta collaborazione tra i vari reparti di nefrologia, i centri trapianto, le numerose specialità mediche e il territorio, e di diffondere una capillare e uniforme possibilità di prevenzione e trattamento delle nefropatie”
- Si è così instaurato un rapporto stretto tra la vostra presenza, le Nefrologie e il paziente. Come si svolgerà la prossima Giornata Mondiale del Rene?
“All’ospedale Civico di Chivasso, a partire dalle 14.30 e sino alle 18 di giovedì 13, si terrà un convengo con la partecipazione delle Unità nefrologiche e di organizzazioni di pazienti che tratterà le tematiche già annunciate. Durante l’evento sarà possibile effettuare un colloquio con il personale medico ed infermieristico della S.C. Nefrologia e Dialisi dell’ASL TO4 per la valutazione del rischio nefrologico.
Nel corso del mese di marzo, sono inoltre previste circa 220 iniziative che hanno ottenuto il patrocinio di FIR e SIN, sezione interregionale Piemonte e Valla d’Aosta e contemplano il coinvolgimento di ampi strati della popolazione. Dalle famiglie dei pazienti agli studenti, alla cittadinanza tutta con momenti di presenza significativi nelle scuole superiori, nelle piazze, presso gli ospedali, tutte volte all’approfondimento dei rapporti con la popolazione.
Collaborano con noi anche l’Ordine dei farmacisti e dei Medici della provincia di Torino, molte farmacie e centri culturali. La serata di mercoledì 12 marzo, saranno illuminati la Mole antonelliana a Torino, il Battistero e la Chiesa della S.s Trinità a Biella con il logo della GMR in evidenza”
- Dottoressa Giacchino, considerando il vostro impegno ormai ventennale, con quali credenziali e risultati la nefrologia piemontese si distingue a livello nazionale?
“Premesso che a Torino sin dal 1981 è iniziata la complessa attività dei trapianti di rene, i centri trapianti del Piemonte sono molto attivi, non solo per i trapianti di rene. Rileviamo con orgoglio che nel 2024 sono stati effettuati 496 interventi, per un totale di 536 organi trapiantati, 6 volte in combinazioni simultanee nello stesso ricevente, i cosiddetti trapianti “combinati”: presso l’ospedale Molinette sono stati eseguiti 2 trapianti combinati rene-fegato, 2 rene-pancreas e 2 cuore-fegato. Il trapianto combinato cuore-fegato rappresenta un primato nazionale, essendo la prima volta che questa tipologia di trapianto combinato viene realizzata in Italia.
La Città della Salute e della Scienza di Torino si conferma al vertice dell’attività trapiantologica in Italia, con un totale di 449 trapianti eseguiti nel 2024: 440 presso l’ospedale Molinette e 9 presso l’Ospedale Pediatrico.
Il centro trapianto di fegato, con i suoi 179 trapianti, e il centro trapianti di rene, con i suoi 219 interventi, confermano il primato nazionale. L’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ha effettuato 47 trapianti di rene.
La qualità dei programmi di trapianto è in linea con i migliori standard internazionali. La donazione da vivente, realtà importante in Piemonte, ha visto 15 trapianti di rene e un trapianto di fegato a dicembre, con un papà che ha donato una parte del proprio fegato a beneficio della figlia. Malgrado l’impegno e i risultati della rete trapiantologica, sono ancora molti i pazienti che attendono di ricevere un organo nelle nostre liste: al 31 dicembre del 2024 ne registriamo 621 in attesa di trapianto di rene.
Per invitare la popolazione ad osservare le più elementari norme di vita per la prevenzione delle nefropatie oltre alle iniziative della GMR, conclude la dottoressa Giacchino, ci riteniamo impegnati tutto l’anno per la divulgazione del nobile gesto della donazione senza la quale non sarebbe possibile effettuare i trapianti di organi”
Grazie dottoressa Giacchino e auguri per l’imminente Giornata Mondiale del Rene Piemontese del 2025.