L’uomo che racconta la Torino del passato
Torino non smette di stupire e spesso nasconde tra le sue strade dal fascino barocco, delle personalità particolari, che riescono a far emergere lati inusitati, nel mood torinese del passare inosservati. È il caso di uno scrittore prolifico che è riuscito a raggiungere un traguardo interessante, ventimila copie vendute del suo saggio “Le donne di casa Savoia”, pubblicato con Yume edizioni.
A volte nell’ombra della storia, altre sulla ribalta del palcoscenico della corte, le donne di casa Savoia sono state spesso criticate, ammirate, invidiate.
Le loro passioni erano sulla bocca di tutti, ma queste donne, colte, provenienti spesso da paesi lontani, costrette per ragion di stato a sposare uomini per i quali non provavano simpatia né attrazione, hanno fatto le epoche, precorso i tempi, costruito palazzi e ospedali, insomma… hanno fatto la storia. Gian Luca Giani, in questo saggio affascinante, le ha riportate in vita, raccontando al mondo di oggi chi erano e come vivevano le donne più potenti della società di un tempo.
Ma non si è fermato qui, la passione per lo studio della storia della famiglia Savoia lo ha condotto a scrivere “Savoia esoterici”, svelando alcuni dei segreti della grande e longeva dinastia Savoia. Sapevate, ad esempio, che alchimisti, incantatori, astrologi, frequentavano la corte Sabauda?
La millenaria dinastia dei Savoia ha attraversato i secoli, i grandi cambiamenti epocali, le ideologie e le mode. I misteriosi legami di alcuni di loro con esoteristi di ogni genere hanno fatto sorgere leggende con un fondamento di verità non trascurabile: Emanuele Filiberto invitò a corte il celebre Nostradamus per avere un oroscopo sul figlio nascituro e sperimentava la trasformazione del vile metallo in oro; Carlo Emanuele I conservava nella sua “Grande Galleria delle meraviglie” una serie di oggetti fantastici; Amedeo VI, il Conte Verde istituì l’Ordine del Collare, il cui motto è tutt’oggi indecifrabile; la Madama Cristina, la prima Madama Reale aveva un laboratorio alchemico nelle viscere del palazzo che da lei prese il nome e dove il suo fantasma ogni tanto riappare…
La trentaseiesima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, ha riservato per l’autore una bella sorpresa: domenica 12 maggio, S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia ha infatti voluto incontrare Giani presso lo stand della Yume edizioni, dove ha potuto rivivere il passato dei suoi illustri antenati grazie alle pagine di “Le donne di Casa Savoia” e “Savoia esoterici”, dimostrando apprezzamento per una linea editoriale incentrata sì sulla divulgazione storica e, come avrebbe detto il noto giornalista Renzo Rossotti, dedicata al “dietro le quinte della storia”, cercando di fare emergere quei lati nascosti, sconosciuti, misteriosi che avvolgono avvenimenti e persone.
Tra le altre cose l’autore proviene da una famiglia interessante, dalla quale ha attinto per scrivere altri suoi testi famosi: un nonno era stato l’inventore delle Pagine Gialle, e infatti dai ricordi di famiglia è nato il romanzo “Il giallo delle Pagine Gialle”, dove la storia reale si mischia con la finzione nel raccontare una gradevolissima avventura tinta di noir e, sembra incredibile, l’altro nonno era l’architetto che ha progettato alcuni importanti edifici di Torino, tra cui la Torre Littoria. Da questo secondo avo è scaturito il libro “L’incanto della torre. Segreti, splendore e polemiche della costruzione più discussa di Torino”, un saggio approfondito sulla costruzione che si erge al centro di Torino e che sin dal suo nascere ha fatto molto parlare di sé, non sempre in termini elogiativi. La Torre, essenziale e razionalista, diversa dalla tipologia architettonica che la circonda e per questo ancora più notata, amata e odiata dagli stessi torinesi, ha una storia particolare. Per nulla legata al fascismo, dal quale ha preso però il soprannome Torre Littoria, è frutto delle innovative idee degli architetti che negli anni venti e trenta dello scorso secolo inventavano un nuovo stile architettonico che avrebbe dettato le regole di costruzione per gli anni a venire.
Gian Luca Giani è una persona eclettica, capace di dedicarsi a più argomenti e anche alla scrittura di più libri parallelamente, infatti quelli sopra non sono che alcuni dei testi da lui dati alle stampe. La sua velocità di pensiero emerge anche durante gli incontri, è difficile stargli dietro, perché riesce a portare avanti più argomenti in contemporanea, mettendo a dura prova l’interlocutore non abituato a seguirlo in queste corse verbali. Se si pensa che i suoi libri siano l’ennesimo racconto un po’ alla buona della storia di Torino, come spesso accade con testi contemporanei che affollano le librerie della città, ci si sbaglia di grosso. Laureato in Ingegneria, Giani lega a una capacità di scrittura notevole, la preparazione negli argomenti di cui tratta e una mentalità scientifica che approfondisce e svela nuovi contesti.
Tra i suoi ultimi lavori, un nuovo thriller “Il giallo dei numeri primi”, vincitore del Premio Pannunzio 2023 e un nuovo testo sulla famiglia Savoia, che uscirà il prossimo anno per il Salone del Libro di Torino.
Insomma, vi abbiamo presentato un autore che vale la pena di leggere e che è profondamente legato al suo territorio di origine, non lasciatevi scappare l’opportunità di conoscerlo meglio. Il prossimo 24 novembre, presso la Fondazione Antonicelli di via Cesare Battisti 4, si terrà l’incontro “Thriller Party”, a cura della Yume edizioni, nel quale sarà presente anche Gian Luca Giani. La prenotazione è obbligatoria.
Libri dell’autore:
Le donne di casa Savoia
Savoia esoterici
L’incanto della Torre
Il giallo delle Pagine Gialle
Il giallo dei numeri primi
I cavalieri di Malta
Indagine sull’assassinio di Paolo e Francesca
Italians
Cagliostro, il grande illusionista
Tutti i libri di Gian Luca Giani sono edizioni Yume, www.yumebook.it.
Tutte le immagini inserite nell’articolo sono state scattate da Marino Olivieri Ph
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