Contro ogni censura e propaganda mainstream di Maurizio Giordano.
La parola pandemonio, “tutti i demoni”, è composta dai termini greci pân (tutto) e daimónion (demonio).
Titolo perfetto per definire quanto avvenuto in questi ultimi anni in cui la baraonda, il disordine, il frastuono, le risse si sono succeduti a ritmo incalzante come se davvero una entità aliena si fosse impadronita della terra e si fosse divertita a buttare sottosopra le nostre vite.
Ce ne parla Maurizio Giordano, avvocato del Foro torinese, impegnato sin dagli albori della “pandemia” nella ricerca della verità, seguendo ragionamenti logici, supportati da una cognizione giuridica non indifferente. C.M.
Domenica 18 giugno 2023 alle ore 16,00 al Teatro San Giuseppe di via Andrea Doria 18/A in Torino si terrà la proiezione del documentario “Pandemonium” che ha lo scopo di divulgare i veri numeri della pandemia covid (mortalità per covid, efficacia dei sieri magici, reazioni avverse e altro) ignoti alla maggioranza dei cittadini che in questi tre anni si sono abbeverati alle false e devianti fonti dell’informazione mainstream.
In effetti il termine “nascosti” è fuorviante perché non vi è in realtà nulla di nascosto: tutti i dati sono alla luce del sole, reperibili facilmente dai documenti ufficiali.
Perché mai allora ci sarebbe bisogno di un documentario?
Perché purtroppo la maggioranza della gente è abituata a “fidarsi dell’interpretazione” che di questi dati ne danno le Istituzioni attraverso i media mainstream (stampa e televisione): questi ultimi, in realtà, ne sono di fatto i portavoce senza mai verificare cosa ci sia scritto veramente in quei documenti e senza ragionare su tali dati con la propria testa.
In effetti spesso i lettori si fermano semplicemente al titolo, senza nemmeno leggere l’intero articolo.
È evidente che una situazione del genere determina un grave rischio per la democrazia, che dovrebbe essere fondata su una “libera” e “corretta” informazione; mentre da un lato rende gli stessi cittadini suscettibili di essere facilmente manipolati nelle loro decisioni da coloro che in quel momento sono al potere, dall’altro di fatto autorizza gli organi di informazione a perseverare nella loro condotta perversa, trasformandoli in cani da guardia “del potere” piuttosto che “nei confronti del potere”.
Oltretutto con licenza di “censura” decidendo quali siano le notizie vere da pubblicare e quali invece siano da censurare come “fake news” semplicemente perché non allineate al pensiero dominante.
Tale distorsione del sistema democratico viene chiaramente evidenziata anche nel documentario nel punto in cui, analizzando i dati inglesi e americani (ben più dettagliati di quelli italiani), si vede come coloro che si siano sottoposti a due dosi del siero magico si infettino il doppio di quelli che hanno rifiutato il trattamento.
Ma a un certo punto le autorità sanitarie (e i media che ne fanno da cassa di risonanza) hanno cessato di rilasciare tali dati “per il rischio che possano essere mal interpretati dai no-vax come prova dell’inefficacia dei vaccini”.
Altri dati invece (come quelli sulla mortalità e sulla positività da covid) sono più complessi da analizzare, ed è per questo che nel documentario ci si è avvalsi dell’aiuto prezioso dell’ingegner Giovanni Trambusti, esperto in statistica: elaborando i dati dell’ISS e dell’ONU ci ha offerto una prospettiva sulla mortalità dovuta al covid ben diversa da quella generalmente condivisa e diffusa dai media.
Dopo la proiezione si terrà un dibattito dove, assieme al sottoscritto, tenteranno di rispondere alle domande del pubblico illustri relatori come il dottor Francesco Fioretti, già Presidente di sezione di Cassazione; il dottor Ciro Isidoro, docente di patologia generale; il dottor Massimiliano Marchi, riabilitatore psichiatrico; il professor Paolo Garello, psicologo e sociologo; l’ingegner Giovanni Trambusti già citato; il professor Francesco Belli, già funzionario della sanità pubblica; il professor Gianfrancesco Vecchio, docente di diritto privato.
Inutile dire che questo documentario si colloca nella scia di altri documentari, come “Invisibili”, proiezioni che stanno riscuotendo grande successo di pubblico in tutta Italia e di cui si continua a riprogrammare la visione in molte città.
La richiesta delle persone è enorme, probabilmente perché stanche di tutte le menzogne che si sono sentite raccontare in questi anni, sentono l’assoluta esigenza di conoscere la realtà dei fatti.
Tutte le crisi, e quelle sanitarie non fanno eccezione, hanno sempre due facce: se da un lato comportano la distruzione della struttura precedente, dall’altro offrono l’opportunità di creare qualcosa di nuovo.
Certamente le “restrizioni” imposte dai governi ai cittadini a seguito della pseudo emergenza covid non hanno avuto solo un impatto devastante sulla vita sociale, psicologica ed economica dei cittadini, ma hanno anche innescato un inarrestabile processo di risveglio delle coscienze di cui stiamo vedendo soltanto i primi bagliori.
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