Interpellanza del Consigliere Massimo Robella della Circoscrizione 6
Il Trincerone torna al centro delle attenzioni:
“Dopo essere diventato di titolarità privata da quella comunale com’era anni fa – ha esordito Massimo Robella, Consigliere della Circoscrizione 6 – c’è stato un evidente peggioramento della situazione sia relativa alla manutenzione del verde come pure alla rimozione dei rifiuti accumulati, più volte lamentato dai cittadini e peraltro visibile agli occhi di tutti”.
Una condizione veramente deprecabile di cui si è occupata la cronaca meno qualificante del quartiere. Da tempo si parla della sua destinazione come stampo del tracciato nella nuova metro 2 come d’altronde spiegato dagli Assessori comunali competenti e più volte riportato dagli organi di informazione.
“A causa di questo futuro utilizzo – ricorda Robella – la titolarità tornerà nuovamente al Comune di Torino e sarà interessato da una grande riqualificazione”.
E’ innegabile che l’area in oggetto è colma di rifiuti:
“Purtroppo è chiaro che un’area deteriorata richiama altro degrado. Inoltre il marciapiede adiacente è inutilizzabile a causa della vegetazione non curata negli ultimi periodi”
ha voluto sottolineare Robella che ci ha comunicato di aver depositato un’interpellanza al sindaco, all’assessore competente ed agli uffici preposti per sapere, come accennato in precedenza, se la titolarità dell’area è già passata al comune di Torino, oppure è ancora dei privati.
“Qualora la proprietà fosse ancora dei privati – ha voluto precisare il Consigliere della Circoscrizione 6 – si dovrebbe almeno chiedere un’ordinanza al sindaco affichè attivi le forze dell’ordine per il ripristino delle condizioni di sicurezza e, di conseguenza, ambientali”.
Una vicenda che, con vari risvolti, si protrae nel tempo e pare non poter trovare soluzione alcuna. Per intanto, oltre ad essere divenuta una discarica a cielo aperto, è residenza di ratti e pantegane e dimora precaria per molti.
Robella in chiusura ci ha riferito i termini della richiesta:
“Nel caso in cui il passaggio di proprietà fosse già avvenuto, sarebbe possibile non attendere gli inizi dei lavori, che potrebbero anche slittare ancora, per procedere con una pulizia dell’area, sia per quanto concerne i rifiuti sia per quanto riguarda la vegetazione?”.
Seguiremo questo ulteriore sviluppo di una situazione che chiede “giustizia”, e ci sia perdonato l’ardire: Torino non merita simili stati di abbandono del territorio e dei cittadini che da troppo tempo devono subire ritardi e contrattempi senza colpe dirette, colpevoli soltanto di rispettare quelle regole che non valgono, purtroppo, per tutti.
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