Coppia di Rumeni indagata dalla Procura di Roma dopo l’intervento del Distretto di Polizia del Casilino.
Più volte abbiamo parlato del pochissimo rispetto che negli ultimi decenni si è sviluppato nei confronti della vita.
Questa volta siamo a narrare una notizia che fa rabbrividire e ci fa domandare: di un passo così, dove andremo a finire?
Siamo a Borghesiana, zona periferica del sud-est di Roma, dove una coppia di rumeni ha conservato un feto di un bambino di 4 mesi nel congelatore.
Sembra la trama di un film dell’orrore ma, purtroppo, non è così. E’ successo davvero!
“Un uomo e una donna, coppia 40enne di cittadini romeni, sono stati denunciati dalla Polizia con la grave accusa di occultamento di cadavere, dopo che gli inquirenti hanno scoperto un feto congelato all’interno della loro abitazione”, scrive in modo chiaro il giornalista Mirko Vitali di “Virgilio Notizie”.
La notizia fa davvero rabbrividire. L’essere umano sa essere davvero insensibile e gesti come questo fanno indignare – e non poco – gli italiani.
I cronisti del “Corriere della Sera” fanno sapere che “il macabro ritrovamento del feto è stato fatto dopo una segnalazione giunta alla Polizia da parte del Policlinico Casilino di Roma”.
Bisogna dire grazie ai sanitari in servizio presso il “Policlinico Casilino” per aver immediatamente preso contatto con le Forze dell’Ordine per segnalare il fatto che la donna si era presentata presso il Pronto Soccorso con una forte emorragia, sostenendo di non sapere come le fosse venuta.
I medici hanno subito capito che qualcosa non andava e che la donna stava mentendo. Dopo averla visitata in modo accurato i ginecologi “hanno compreso che la perdita di sangue poteva essere stata provocata solamente da un aborto o da un parto prematuro”.
Presa coscienza della delicata situazione i sanitari hanno allertato gli Agenti del Distretto di Polizia del Casilino inviando loro anche il referto medico accertante l’anomala vicenda.
I poliziotti si sono immediatamente mobilitati, iniziando un’accurata attività inquirente che li ha portati ad effettuare una perquisizione al domicilio dei due rumeni.
Una volta giunti in Via Regalbuto – come ben dettaglia Mirko Vitali – gli Agenti “hanno trovato il feto, di quattro mesi, lungo circa 30 centimetri, congelato nel freezer”.
Dinanzi al macabro rinvenimento la coppia non ha più potuto mentire.
La donna ha detto ai poliziotti “di aver perso il bambino dentro casa dopo essersi sentita male e aver avuto un aborto spontaneo”.
Come doveroso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha aperto un fascicolo a carico della coppia per “occultamento di cadavere” ed ha ordinato l’esame autoptico sul feto per capire se davvero vi è stato un aborto spontaneo o se l’interruzione di gravidanza è stata dolosa.
Ancora una volta siamo a parlare di immigrazione criminale e di soggetti che non hanno proprio nessuna intenzione di integrarsi nel nostro Paese.
In una Nazione, come l’Italia, in cui basta chiamare il 112 e il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione – gratuitamente – un’autoambulanza, non si capisce come sia possibile che una donna perda un bambino e lo riponga nel freezer anziché confidare il tutto ad operatori sanitari specializzati.
La Procura della Repubblica, giustamente, ha il dubbio che la versione fornita dalla coppia sia quantomeno fantasiosa e, per questo, ha aperto un fascicolo d’indagine.
“Civico 20 News” ringrazia, ancora una volta, la Polizia di Stato per l’ottimo operato e per la prontezza d’intervento con cui ha affrontato la macabra vicenda.
Nemmeno gli animali! Come potessero vivere con quel povero piccolo surgelato in casa non riesco ad immaginare. Che storia macabra