Massoneria e Cattolicesimo possono andare d’accordo? Monsignor Antonio Staglianò lo esclude.
Da giorni su tutti i social network, nei gruppi e nelle pagine cattoliche, non si parla d’altro che dell’incontro avvenuto fra l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, e il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi.
Soprattutto tra i tradizionalisti si è alzato un muro: con i Massoni non si dialoga!
A tal proposito persino Jorge Mario Bergoglio “ha ribadito la fondamentale incompatibilità tra Massoneria e cattolicesimo“.
Dalla Pontificia Accademia di Teologia, per bocca del suo Presidente, Monsignor Antonio Staglianó, hanno “confermato una sentenza vaticana del novembre 2023, secondo cui i cattolici che aderiscono alle logge massoniche sono in uno stato di “peccato grave” e non possono ricevere la comunione“.
“All’interno della Massoneria si sviluppano trame di potere occulto che sono in contraddizione con l’agire cristiano. Quando parliamo di inconciliabilità, ci riferiamo a profonde contraddizioni” ha detto il presule siciliano a “Vatican Media“.
I fedeli sono molto preoccupati. Se è possibile un dialogo con la Massoneria che fine farà il Cattolicesimo romano?
Monsignor Staglianó chiarisce subito il tutto: “L’eresia massonica è fondamentalmente allineata con l’eresia ariana. In fondo, è stato Ario a immaginare che Gesù fosse il Grande Architetto dell’Universo, negando la divinità di Cristo“.
L’inconciliabilità fra Massoneria e Cristianesimo, poi, differisce in modo sostanziale sul tema della Carità, una delle tre virtù teologali.
Dice la Pontificia Accademia di Teologia: “La carità cristiana corrisponde all’evento storico di un Dio che è morto e risorto per noi, e chiede ai suoi figli di non essere semplicemente filantropi ma, eventualmente, di essere crocifissi per amore“.
Non basta fare beneficenza o fare del bene. Bisogna fare il bene nel solco tracciato e segnato da Cristo Gesù.
A dar sostegno a Monsignor Staglianó è intervenuto anche il Dicastero Vaticano per la Dottrina della Fede, ex Sant’Uffizio, quello che condannò Giordano Bruno.
Dal Dicastero che fu retto per decenni dal Cardinal Joseph Ratzinger, divenuto poi Papa Benedetto XVI, si dice chiaro che: “Sul piano dottrinale va ricordato che l’adesione attiva alla Massoneria da parte di un fedele è vietata per l’inconciliabilità tra la dottrina cattolica e la Massoneria”.
Nulla contro la Massoneria o contro i massoni ma dal Vaticano si chiarisce che ciascuno fa la sua strada senza cercare di intralciare quella dell’altro.
La chiarificazione della Santa Sede non ci ha stupiti dal momento che – già il 15 febbraio 2023 – noi di “Civico 20 News” ci eravamo occupati del tema, riportando le parole dell’Arcivescovo di Chieti-Vasto, Monsignor Bruno Forte.
In quell’occasione, il Vescovo, già docente di Teologia Dogmatica, disse che “rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la Dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione ad esse rimane proibita”.
Nessuno obbliga ad essere Cattolici Romani come nessuno obbliga ad essere “Fratelli Massoni”.
Chi aderisce all’una o all’altra realtà lo fa liberamente, senza costrizione, e in piena coscienza. Chi aderisce ad una dottrina sa che deve rispettarne i dettami.
Cercare in ogni modo di conciliare ciò che è di per se stesso inconciliabile non ha senso e crea solo inutili frizioni. L’iniziativa posta in essere dall’Arcidiocesi di Milano ha creato molto malcontento nel mondo cattolico italiano.
Diversi sacerdoti legati alla Tradizione hanno tenuto a dire che se Monsignor Mario Delpini, pur essendo Arcivescovo di Milano, non è stato creato Cardinale si dovrebbe porre qualche domanda.
La Massoneria, in Italia, ha fatto tante cose importanti, degne di stare sui libri di scuola. Diversi personaggi celebri ed illustri appartenevano dichiaratamente – o no – a una qualche Obbedienza Massonica.
Nel mondo cattolico, così come nel mondo massonico, ci sono personaggi degni di nota e iniziative meritevoli di menzione.
Ciò non comporta necessariamente che le due realtà debbano, ad ogni costo, avere dei rapporti o delle collaborazioni.
Sicuramente torneremo ad approfondire la questione.