Dati allarmanti che sono stati raccolti ed analizzati dalla Banca Dati EURES.
In Italia c’è una strage silenziosa che non conosce battuta d’arresto e il mainstream dell’informazione, come sempre, fa finta che non esista. Siamo a parlare degli infanticidi. In Italia 116 figli uccisi in sei anni.
L’ultimo episodio in ordine di tempo lo scorso fine settimana.
A Voghera, piccolo paese della pianura Pavese, la mamma del piccolo Luca, Elisa Roveda, impiegata 44enne, ha strangolato il figlioletto di un anno.
A chiamare i Carabinieri la nonna del piccolino che, arrivata nell’appartamento, “ha trovato il nipotino che non respirava e la madre sotto shock”, come riferisce l’Agenzia giornalistica “AGI”.
La donna era sola in casa con l’infante. Il marito, un autotrasportatore, era uscito da circa un’ora per recarsi al lavoro. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del piccolo Luca.
La donna, su incarico della Procura della Repubblica, è stata tradotta presso il Policlinico “San Matteo” di Pavia dove è stata posta in stato di fermo presso il Reparto di Psichiatria.
Paola Garlaschelli, Sindaco di Voghera, sui social network ha scritto: “Rimaniamo attoniti di fronte a un bimbo strappato alla vita da un gesto terribile. Attendiamo di sapere di più dalle Forze dell’Ordine sulla tragedia che questa mattina ha sconvolto la nostra città. Per ora un pensiero di dolore enorme e di vicinanza alla famiglia”.
La Banca Dati EURES sugli Omicidi Dolosi in Italia riporta dei dati allarmanti. Negli ultimi sei anni in Italia sono stati commessi 116 figlicidi: 19 nel 2017, 30 nel 2018, 17 nel 2019, 20 nel 2020, 17 nel 2021, 13 nel 2022. “Sessantanove delle vittime (il 59.5%) aveva meno di 14 anni, quarantasette (il 40.5%) più di 14. Gli autori dei figlicidi sono stati i padri in settantotto casi (il 67.2%), le madri negli altri trentotto (32.8%)”.
Numeri che fanno rabbrividire e che lasciano tante domande nel cuore di chi li legge. Ci si chiede a cosa servano psichiatri, neuropsichiatri, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, e le varie figure del mondo sociale se poi si hanno simili epiloghi.
Noi di “Civico 20 News” siamo da sempre a sostegno della famiglia e di tutto ciò che la riguarda. Speriamo che la politica intervenga per inasprire le pene per chi commette simili reati ma, soprattutto, metta in campo tutti gli strumenti necessari affinché non si ripetano mai più simili avvenimenti.
Torneremo senz’altro sul tema.