35º Presidente degli Stati Uniti d’America dal 1961 al 1963, pagò con la vita aver osato tanto
La parola segretezza è ripugnante in una società aperta e libera, e noi come popolo, ci siamo opposti intrinsecamente e storicamente alle società segrete e alle riunioni segrete.
Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata basata soprattutto su mezzi segreti, per espandere la sua sfera d’influenza, sull’infiltrazione, anziché sull’invasione, sulla sovversione, anziché sulle elezioni, sull’intimidazione, anziché sulla libera scelta.
E’ un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, operazioni economiche, scientifiche e politiche.
Le sue azioni non vengono diffuse, ma ritenute segrete.
I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma vengono nascosti.
I suoi dissidenti non vengono elogiati, ma ridotti al silenzio.
Nessuna spesa viene contestata, nessun segreto viene rivelato.
Ecco perché il legislatore ateniese Solone decretò che evitare le controversie fosse un crimine per ogni cittadino.
Sto chiedendo il vostro aiuto nel difficilissimo compito di informare e allertare il popolo Americano.
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