
I Carabinieri della Compagnia di Bra sono sempre impegnati nel contrasto alle sostanze stupefacenti.

Lorenzo Repetto
Nella serata del 21 gennaio scorso i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Bra, sotto l’abile comando del Tenente Colonnello Lorenzo Repetto, hanno tratto in arresto un italiano di 23 anni per detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti.
A darci contezza dell’accaduto il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cuneo, Tenente Colonnello Daniele Riva, che ci ha spiegato come “i militari hanno fermato il giovane che si aggirava a piedi in Via Verdi di Bra e che alla vista della pattuglia aveva cercato di allontanarsi con passo spedito gettando un involucro a terra che, immediatamente recuperato dagli operanti, è risultato contenere una dose di cocaina”.
Secondo il sito ufficiale del Dipartimento delle Politiche Antidroga del Governo Italiano, un grammo di cocaina, corrispondente grosso modo ad una dose, sul mercato dello spaccio, oscilla tra gli 80 e i 98 euro.
Calcolando che in Provincia di Cuneo l’Arma dei Carabinieri ne sequestra centinaia di grammi ogni anno, si può ben intuire come vi sia un mercato molto fiorente della droga e come vi sia un alto tasso di evasione fiscale legato alla cessione della stessa.
Dinanzi a tali dati non si può non chiedersi come possano partiti come “Radicali Italiani” e “+Europa” chiedere, ad ogni occasione utile, la legalizzazione delle droghe e la depenalizzazione di chi ne conserva ingenti quantità.
Gli ottimi militari del Radiomobile di Bra, dopo aver fermato il giovane, fanno ancora sapere dal Comando Provinciale, hanno effettuato un controllo di polizia e la “perquisizione personale estesa anche al domicilio” che “ha permesso di rinvenire e porre sotto sequestro 183 grammi di hashish, suddivisi in 3 panetti termosaldati, oltre ad un bilancino di precisione”.
Anche in questo caso, rifacendoci al Dipartimento delle Politiche Antidroga, dobbiamo segnalare che l’hashish ha un costo che oscilla fra i 7 e gli 8 euro al grammo.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, mirabilmente guidata dal dottor Biagio Mazzeo, ha così predisposto che il giovane venisse “sottoposto alla misura degli arresti domiciliari” visto anche che “dallo stupefacente sequestrato sarebbe stato possibile ricavare circa 180 dosi da immettere nelle piazze di spaccio locali per un ricavo stimato di 2.500/3.000 euro”.
Il 24 gennaio, a seguito di ulteriori valutazioni, “il Tribunale di Asti ha convalidato l’arresto e disposto per il 23 enne, incensurato, l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria”.
Il giovane, nonostante quanto sin qui detto, è ancora sotto indagini atte ad accertare responsabilità, o meno, nel corso del processo che dovrà svolgersi.
“Civico 20 News” non può che ringraziare, ancora una volta, i Carabinieri per l’operato silenzioso, umile, ma costante, che svolgono nel territorio di Granda a tutela dei cittadini e delle Istituzioni.