
Forte cambiamento nelle dinamiche valutarie globali
Il 9 giugno scorso è scaduto l’accordo petrodollaro fra USA e Arabia Saudita che ha deciso di non rinnovare alla scadenza dei 50 anni.
Questo accordo, firmato l’8 giugno 1974, prevedeva due commissioni congiunte, una sulla cooperazione economica e l’altra sui bisogni militari dell’Arabia Saudita e stabiliva il dollaro USA come valuta principale per gli scambi di petrolio con l’Arabia Saudita, pietra miliare della finanza globale dal 1972 ad oggi.
La decisione di non rinnovare il contratto consente quindi all’Arabia Saudita di vendere petrolio e altri beni in altre valute, fra queste l’Euro, lo Yen e lo Yuan, o valute digitali come il Bitcoin, venendo ora meno l’esclusiva in dollari statunitensi.
La fine dell’accordo tra l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti segna un cambiamento rilevante nel panorama finanziario globale, a detta di alcuni esperti si tratta di un terremoto finanziario.
Riad e Washington sono davvero impegnate in una sorta di escalation da guerra fredda petrolifera?
Non mancheranno a breve i riscontri che vi documenteremo.
leggevo giusto un articolo dell’huffington post
“Fine del Petrodollaro, salta il patto tra Arabia Saudita e Usa”. Storia di una fake news
Il motivo è semplice: non esiste nessun accordo sul petrodollaro. E ancora oggi Il sistema mondiale di finanziamento, assicurazione e trasporto del greggio rimane quasi interamente basato sul biglietto verde”