I “neonazisti” dell’AfD sparigliano le carte. Björn Höcke demolisce la retorica di Olaf Scholz.
Lo scorso fine settimana ha segnato un importantissimo cambio di passo nella politica europea.
La Germania, coinvolta nelle elezioni in Turingia e Sassonia, ha fatto un’importante “virata a destra”, una Destra di ispirazione nazional-socialista, rappresentata dall’“AfD”.
Il partito tanto demonizzato dalla Sinistra europea, in Turingia ha ottenuto il 33.5% dei voti, dando una sonora lezione alla “CDU” che non è andata oltre il 24.5%.
Grande sconfitta anche per la “Linke” dell’uscente Bodo Ramelow che si è assestata all’11.4% quando, alle scorse elezioni, era quasi al 30%.
I tedeschi hanno scelto l’ultra-Destra perché sono stufi delle politiche retoriche di quella Sinistra che sta riempiendo la Germania di immigrati – per lo più islamici – che delinquono e ammorbano quella che fino a pochi anni fa, era l’economia più baldanzosa dell’intera Unione Europea.
Importante il fatto che i “Verdi” si sono fermati al 3.9%, non raggiungendo il 5% necessario per entrare nei palazzi che contano. Le politiche green iniziano a stancare tutti in Europa.
Auto elettriche, pannelli fotovoltaici, acqua razionata, … sono argomentazioni che non soddisfano affatto l’elettorato. Chi insiste, in modo anche assurdo, su questi temi sa che sta andando contro la maggioranza e, come è giusto, ne paga le conseguenze.
In Sassonia, invece, a trionfare (anche se per un solo punto percentuale) è stata la “CDU” che ha ottenuto un dignitoso 32%. L’“AfD” si è fermata al 31% mentre la coalizione “Spd”, “Verdi” e “Fdp” è stata travolta da un elettorato stufo delle politiche demagogiche di certa Sinistra.
Il Cancelliere Federale della Germania, Olaf Scholz, non molto avvezzo ad accettare le sconfitte ha dichiarato: “Il nostro Paese non può e non deve abituarsi a questo. L’AfD sta danneggiando la Germania. Sta indebolendo l’economia, dividendo la società e rovinando la reputazione del nostro Paese”.
Parole senza senso dal momento che i tedeschi hanno scelto Björn Höcke e il suo “AfD”, scegliendo quell’ultra-Destra, accusata di “Nazismo” da Scholz e dai suoi sconfitti accoliti.
In Turingia c’è stata un’affluenza del 73.5% su un numero di tedeschi con diritto al voto pari a 1.66 milioni. In Sassonia l’affluenza è stata del 73.5% rispetto ai 3.3 milioni di tedeschi chiamati alle urne.
Ad Olaf Scholz si può rispondere solo con le parole di Björn Höcke: “I partiti tradizionali devono mostrare umiltà e accettare il risultato. La gente ha votato e ha detto che voleva dei cambiamenti e questi avverranno solo con l’AfD. La gente è stanca di parlare di cordone sanitario contro di noi”.
In Italia, anche tra i nostri lettori, molti hanno accolto con gioia il risultato di Turingia e Sassonia.
Se questa cosa dovesse prendere piede anche in altri Paesi dell’Unione Europea non si potrebbe escludere un ritorno in Parlamento di partiti quali “Forza Nuova”, “Movimento Sociale Fiamma Tricolore”, ed altri sodalizi eredi del pensiero politico di Benito Mussolini.
Se in Germania, dove hanno fatto più e più volte i conti con il Nazismo, i cittadini hanno scelto l’“AfD” in Italia non si può escludere un ritorno dei Missini in quel di Montecitorio.
Il fatto che il Generale di Divisione Roberto Vannacci, abbia preso oltre mezzo milione di voti, parlando di “non normalità degli omosessuali”, “non italianità di chi ha tratti somatici extraitaliani”, “X Flottiglia MAS”, … la dice lunga.
Gli italiani sono pronti ad un cambiamento? L’Italia è disposta a metter fine alla politica di Sinistra per tornare a parlare di nazionalismo, protezionismo economico e controllo dei confini?
Solo le prossime Elezioni Politiche ci daranno la risposta.
Se cambiasse anche in Italia chi canterebbe Bella Ciao? Come si vivrebbe senza Bella Ciao? Una tragedia Scherzi a parte a me basterebbe che non ci mandassero i loro 20mila immigrati secondo Dublino come voleva fare Scholtz e che smorzassero la baldanza di Macron e dí Ursula. Sarebbe già un bel respiro per noi