Martedì 10 dicembre 2024 – ore: 18,00 – presso il Convitto Nazionale Umberto I, via Bligny 1
Riceviamo dalla prof.ssa Cristina Vernizzi – Presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana-Sezione di Torino-Piemonte e componente del Centro Internazionale Studi Risorgimentali Garibaldini di Marsala – la locandina della conferenza “Alessandro Galante Garrone – Quale eredità?” che pubblichiamo.
Relatore: Francesco Campobello
Ringraziamo la prof.ssa Cristina Vernizzi per la sua preziosa e costante collaborazione.
(m. b.
Associazione Mazziniana Italiana ONLUS
Sezione di Torino e Piemonte
COMUNICATO STAMPA
Martedì 10 dicembre 2024 alle ore 18 – ingresso libero
presso
il Convitto Nazionale Umberto I
Via Bligny, 1 bis – Torino
CONFERENZA di
Francesco Campobello
Alessandro Galante Garrone.
Quale eredità?
La nuova ristampa del libro di Alessandro Galante Garrone, Padri e figli, a cura di Francesco Campobello, con una testimonianza di Giovanna Galante Garrone e la postfazione di Pietro Polito, ci offre l’opportunità di rivivere “un sessantennio di storia inquieta, nella vita dell’Italia e del mondo; un’età di grandi speranze e di violente trasformazioni politiche e sociali, in cui l’autore porta la sua testimonianza e insieme l’incalzare di una generazione sull’altra”, come si legge nelle pagine da lui scritte nel 1986.
Di fatto da Benedetto Croce a Carlo Casalegno, il vicedirettore della Stampa ucciso dalle brigate rosse, è una appassionata e partecipe rievocazione dei protagonisti di quegli anni. Gli ideali di libertà e di democrazia su cui avevano improntato la loro vita, riappaiono nitidi nella narrazione dello storico.
Ed egli ne propone il ricordo vivido e incancellabile insieme alla speranza che quegli ideali possano ancora essere compresi e fatti propri dalle nuove generazioni, in un lungo ininterrotto filo dall’ottocento al novecento.
Lo stesso Giuseppe Mazzini viene da lui riconsegnato alla sfera della più profonda concezione di libertà, e figure come Piero e Ada Gobetti, Piero e Franco Calamandrei, emblematico esempio di “Padri e figli” e poi di Carlo Casalegno, e il suo alto senso dello Stato, e i tanti personaggi maggiori o minori che popolano quelle pagine sono coloro cui lui guarda per “un paese migliore” come bene è stata intitolata la biografia che ne ha scritto Paolo Borgna.
Introduce Cristina Vernizzi
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