Di Alessandro Mella
Passeggiando per il piccolo ma grazioso centro storico di Limone Piemonte (CN), ad un tratto, ci si imbatte in un bel busto dalle grazie antiche ed armoniose. Sorge da via Roma verso piazza San Sebastiano a poca distanza dalla Croce Rossa locale.
Si tratta dell’opera dedicata al prof. Antonio Marro illustre medico che per molto tempo si diede allo studio della mente umana e che di Limone era nativo. Fu psichiatra illustre, assistente del celeberrimo prof. Cesare Lombroso ed infine primario a Torino.
Egli, dopo una vita laboriosa e ricca di grande impegno scientifico, si spense nel 1913:
La morte di Antonio Marro. All’Ospedale Umberto I è morto il professore Antonio Marro, direttore del Manicomio. Qualche tempo fa si era ammalato per gravi disturbi intestinali, ma dapprima le sue condizioni non sembravano affatto preoccupanti.
Pochi giorni addietro invece il prof. Marro peggiorò tanto, che il professore Carle ed il prof. Pescarolo in un consulto ritennero assolutamente necessario che egli si sottoponesse ad una operazione chirurgica.
Domenica scorsa, verso sera, l’infermo fu trasportato con l’automobile della Croce Verde al Mauriziano, ed il dottor Dardanelli lo operò immediatamente. Purtroppo ii male aveva già assunto proporzioni tali, che ogni speranza di salvezza svanì. Il prof. Marro ieri si aggravò ancora più ed i medici compresero che la fine era imminente. Il prof. Carle lo assistette fino all’ultimo momento.
L’infermo, circondato dai suoi famigliari, spirò alle 18,50. I congiunti vollero che la salma fosse trasportata a casa, in via Cernaia, 40; tale desiderio fu subito soddisfatto (1).
Dopo la sua morte il comune, la società operaia ed un comitato sorto appositamente per lo scopo si prodigarono per poter realizzare un’opera che degnamente commemorasse quel concittadino insigne.
L’impegno di rendere opera concreta questo voto del cuore fu affidato allo scultore Cesare Zocchi, già autore del monumento dedicato dalla città di Trento a Dante Alighieri. Egli realizzò un tronco di obelisco, su base quadrata con tre gradini, su cui pose il busto in bronzo dell’uomo di scienza che si voleva ricordare (2).
Proprio sotto il busto lo scultore volle collocare dei libri, impilati e cinti d’alloro, forse a ricordo anche della vivace attività divulgativa del commemorato. Il ritratto fu da Zocchi studiato per dare al Marro l’aspetto sobrio, serio e misurato di chi alla scienza ha dato una vita intera. Successivamente furono aggiunti, ai lati del basamento, due medaglioni a ricordo dei figli.
Nel settembre del 1921, finalmente, l’opera fu pronta per la posa e la solenne inaugurazione la quale, per l’importanza, ebbe vasta eco sui periodici e quotidiani del tempo:
Il monumento ad Antonio Marro in Limone Piemonte. LIMONE PIEMONTE. 20 settembre: Il nostro Comune si prepara ad onorare degnamente uno dei suoi più illustri figli, il prof. Antonio Marro, lo psichiatra insigne, che fu per tanti anni primario presso il manicomio di Torino. Per iniziativa del Municipio e della Società operaia, coll’opera di apposito Comitato, presieduto dal senatore Carle, e coi contributi di Enti, di amici, di ammiratori, è stato eretto alla memoria dello scienziato illustre un monumento, pregevole opera d’arte del prof. Zocchi.
E la cerimonia dello scoprimento avrà luogo domenica prossima 25 corrente, che assurgerà a grande solennità anche perché ha accettato di tenere il discorso commemorativo il prof. Giovanni Vidari della vostra Università (3).
Le solenni onoranze di Limone ad Antonio Marro. LIMONE PIEMONTE. 25 settembre: (C. V. Torelli) Limone Piemonte è oggi tutta pavesata a festa. Un arco di verzura all’ingresso del paese reca dall’alto un cortese saluto agli intervenuti che sono accolti dalle autorità, dai sodalizi e dalla musica, il Concerto di Borgo San Dalmazzo, diretta dal maestro Costamagna. Dopo un ricevimento in Municipio si riordina il corteo che raggiunge il viale di San Sebastiano, alle falde del gigantesco colle di Tenda, dove è stato eretto il monumento all’illustre psichiatra (…).
Cala la tela ed il busto del Marro, opera pregevolissima del comm. prof. Cesare Zocchi, vi appare in tuttala sua bellezza salutato dagli applausi e dalla Marcia reale. Reca la seguente epigrafe, dettata dal professore Vidari: «Ad Antonio Marro – psichiatra sociologo – che – nella luce – di una grande idea morale – arte scienza componendo – segnò orma profonda – in opere celebri – amici, ammiratori beneficati – qui nella terra natia – ond’egli la via si aperse – alla meta gloriosa – D. D. – MDCCCXL. MCMXIII». (…)
In questo frattempo attraversò la piazza in automobile il Re proveniente da Tenda, dove aveva visitato l’Esposizione agraria, nonché gli stabilimenti industriali fiorenti nella frazione San Dalmazzo. Il Re venne vivamente acclamato e salutato dalle note della Marcia reale. (4)
Onoranze ad Antonio Marro Cuneo. 26. mattino. Con una fortunata e simbolica coincidenza, Limone ha reso oggi solenni onoranze alla memoria di Antonio Marro, nel giorno stesso in cui Verona innalzava un monumento a Cesare Lombroso che delle dottrine scientifiche del Marro fu il più autorevole assertore.
Gli ospiti venuti da Torino e da Cuneo sono ricevuti dalla banda cittadina. Al municipio venne offerto un vermouth d’onore agli ospiti. Si è quindi formato un corteo, al quale presero parte il rosso vessillo dell’associazione degli infermieri e di Torino e Collegno, e le bandiere tricolori dei sodalizi locati. Il corteo si reca sulla spianata dove è eretto il ricordo. (…) Si procede allo scoprimento del ricordo, opera di pregevole fattura ed ispirazione dello scultore Zocchi (…) (5).
La solennità del momento aumentò alle note della Marcia Reale ed al passaggio, imprevisto ma fortuito, dell’auto del Re Vittorio Emanuele III di ritorno da Tenda.
Fu, quel giorno, indimenticabile per tutta la comunità. Ed ancora oggi la sua memoria riecheggia in Limone Piemonte ove il busto sorge solenne come quando venne inaugurato più d’un secolo fa.
Alessandro Mella
Note
1) La Stampa, 155, Anno XLVII; 6 giugno 1913, p. 6.
2) Rivista di Antropologia – Atti della Società Romana di Antropologia, Vol. XXVI, Roma, 1924-1925, pp. 491-493.
3) Gazzetta del Popolo, 225, Anno LXXIV, 21 settembre 1921, p. 8.
4) Ibid, 230, Anno LXXIV, 27 settembre 1921, p. 4.
5) La Stampa, 230, Anno LV; 27 settembre 1921, p. 3.
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