Di Alessandro Mella
La notizia dell’uscita di questo volume mi aveva grandemente incuriosito quale autore di saggi sul Risorgimento e sul “reducismo”. Fin da principio ho ammirato il coraggio dell’Autore perché non è facile scrivere ai tempi nostri di tali temi. La storiografia subisce l’assedio di una pubblicistica antirisorgimentale che inquina perpetuamente il dibattito con sortite anche balzane.
Alessandro Liviero (classe 1957), con determinazione rara, certosina applicazione d’artigiano dello studio, già autore di opere apprezzate, ha costruito un volume avviato a diventare un “testo sacro”, riferimento di ogni altro libro sull’argomento. Anni di lavoro, di ricerca, di impegno e di passione ardente si percepiscono già al primo contatto fisico con l’imponente volume.
Nessuno aveva avuto la forza di esplorare la storia dell’Istituto per le Guardie d’Onore alla Reali Tombe del Pantheon partendo dalle radici più profonde e più remote e cioè dall’associazionismo che raccolse i veterani delle guerre per l’indipendenza italiana dal 1848-1849 in poi nei molteplici sodalizi che segnarono profondamente la società ottocentesca. Essi talvolta costituirono anche una forma di indirizzo politico per ex combattenti che divennero amministratori nelle realtà istituzionali, nei comuni e nelle provincie, ove si compiva la prodigiosa opera di costruzione dello stato grazie alla lungimiranza di Giovanni Giolitti, Umberto I e Vittorio Emanuele III. Ma queste realtà concorsero anche da unificare, sotto uniche insegne, i veterani regolari e quelli garibaldini, dal vivace movimentismo, in un clima d’unione caldeggiato da Pietro Galateri di Genola e ben compreso da figure di prim’ordine come Salvatore Pes di Villamarina.
Il volume si apre con una Premessa di Aldo A. Mola, storico che per decenni ha esplorato la storia patria con ampia produzione di testi e di documenti. Essa concorre a qualificare l’opera.
Liviero descrive le fonti e gli archivi completando questa sua “mappa del percorso” con la ricca bibliografia, seguita dal sempre prezioso indice dei nomi.
Ed è a questo punto che, viaggiando tra Torino e Firenze, con un’attenzione parallela alla faleristica. si passa allo studio del vivacissimo reducismo risorgimentale: delle istanze dei veterani, dei loro sentimenti, del loro associazionismo idealmente impetuoso ed attivissimo, fino, appunto, alla formazione dell’Istituto delle Guardie di cui Liviero è membro attivo ed onorato. Una figura che concorre a difendere, con la propria opera, l’alto profilo dell’Istituto alcune cui scelte ed orientamenti non hanno mancato di destare, negli ultimi anni (ed in molti di noi), qualche comprensibile perplessità.
La grande ricchezza di questa ricerca, immensa e monumentale, sta nelle notizie, nei dati, nei numeri, in ogni documento citato con precisione scientifica. Siamo ben oltre al semplice libro. L’opera è a tutti gli effetti un “documento storico” che dovrebbe figurare in ogni biblioteca italiana e nelle librerie di tutti gli studiosi.
L’editore, BastogiLibri di Roma, ha curato il libro facendone un tomo di grande bellezza anche materiale: copertina in brossurata elegante e funzionale, legatura solida e in ultimo una carta che offre al lettore la sensazione di sfogliare un volume antico, tale da ricondurre, anche dal punto di vista squisitamente tattile e sensoriale, il lettore agli anni lontani e gloriosi trattati nel libro.
Mai l’Istituto delle Guardie d’Onore, pur tra tante lodevoli iniziative, ha beneficiato di un simile prodotto editoriale. E sarebbe doveroso, per lo stesso, dare la massima visibilità a questo omaggio che gli è stato reso da un suo iscritto appassionato e meritevole del più vivo elogio.
Vale la pena citare, in ultimo, un passo della Premessa di Mola: “Quest’opera costituisce un unicum, poiché è la prima volta che viene ricostruita la storia della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (1859-1878). In essa sono minuziosamente descritte tutte le vicende che videro come protagonisti i Veterani delle guerre del 1848-49. La ricerca ha portato alla luce una grandissima documentazione, che abbraccia vent’anni di storia del Risorgimento italiano completamente ignorati dalla storiografia italiana, su cui venne calato il silenzio da parte del revisionismo storico. Lo studio ha ridato onore a tutti gli ex-combattenti che servirono la patria fedeli a Casa Savoia.”.
Il volume merita la più ampia diffusione, perché la storia di quanti lottarono per l’unità d’Italia con l’insegna “Italia e Vittorio Emanuele”, è anche la nostra storia: un giacimento di identità e memoria che Liviero ha esplorato e ci ha restituito nelle sue pagine.
Alessandro Mella
Editore: BastogiLibri (29 luglio 2024)
624 pagine – ISBN-10: 8855012320 – ISBN-13: 978-8855012324
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