Non una poesia, non un aforisma, ma umane attività collegate da un impalpabile, severo sollazzo del pensiero
Era una notte del 1991 e come ogni tanto capitava in quel periodo particolare, nel cuore della notte certe turbe si sono date appuntamento nel cervello, imponendomi di svegliarmi e scrivere questo delirio che sul momento non mi parve avesse un senso, se non una certa armonica sequenza.
Invece no. Rileggendo meglio a mente più presente mi sono reso conto che rappresentava una catena delle attività umane che sfocia in un percorso educativo e comportamentale che porta a una perdita di contatto con quei valori che per molto tempo sono stati prioritari nel rapporto uomo-natura.
‘L’amore è poesia della tradizione
La tradizione è in via d’estinzione
L’estinzione è l’effetto di una distruzione
La distruzione si moltiplica con l’accelerazione
L’accelerazione è il simbolo dell’evoluzione
l’evoluzione è il prodotto dell’erudizione
l’erudizione è uno strumento di esaltazione
l’esaltazione è l’antitesi della tradizione
la tradizione è la lentezza della saggezza
la saggezza non ha velocità
la velocità non ha sapienza
la sapienza è conoscenza
la conoscenza è l’estratto dell’intuizione
l’intuizione non è un prodotto della scolastica
la scolastica è una pratica di massa
la massa è plagiata dall’istruzione
l’istruzione è alla base dello sviluppo
lo sviluppo crea devastazione
La devastazione è priva di amore
l’amore è intuizione
l’intuizione è scienza
O forse è soltanto un’autosuggestione pseudo intellettuale che mi porto appresso da prima di allora. Dunque chiedo venia a ogni lettore che d’istinto a sua volta sentirà di dissentire, sperando altresì di trovare qualche approvazione in questo momento critico per il conflitto uomo-pianeta & uomo-uomo.
Sono prodotti di un’accelerazione che ci sta portando verso la distruzione, mentre la tradizione è in via di estinzione e davanti a noi la parola “amore” è sempre e solo evocata dalla canzone melodica.
Dopo 37 anni di paralisi l’occhio si sofferma con molta attenzione e altrettanto rimpianto su ciò che è accaduto in tutto questo tempo. La conoscenza e l’intuizione sono superate da uno sviluppo in pochi anni diventato algoritmico e inarrestabile. Ci spaventa eppure lo accogliamo con tutti gli onori della “transizione digitale” che ci renderà il domani migliore. Qualcuno ci crede davvero… o davvero la massa è plagiata da una manipolazione mediatica camuffata dall’istruzione?
Il cartesiano dubbio sale e si alimenta. La preghiera intima e profonda non guasta l’atmosfera.
110e Lode!!!!!!!