A cura di Luciano Brussino
Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città. Con l’articolo odierno, Luciano Brussino saluta i suoi lettori per prendersi un periodo di vacanza. Le sue rubriche “Amare Torino dai particolari” e ” Gli affreschi del XXI Secolo” ritorneranno nel mese di settembre (m.j.).
In corso Matteotti 40 (quello che un tempo si chiamava corso Oporto) l’architetto Riccardo Brayda costruì il palazzo che prese il nome di Casa Giaccone. Sulla parete spicca questo bell’esemplare di drago che trova due emulazioni sul portone di Via Madama Cristina 29.
Le raffinate decorazioni del portone di casa Giaccone.
Una bella infilata di lampione “Santa Teresa con Gonnella” e un meraviglioso viso in via Rolando. La nomenclatura del lampione è tratta dal libro “Torino città illuminata” di Paolo Silvetti.
Una immagine sindonica eccezionale per la sua conservazione sulla parete di uno stabile di Chieri, in Via Vittorio Emanuele II angolo via Corona Grossa.
A pochi passi da Chieri, frazione Madonna della Scala, in via del Passatempo 8, sorge la villa omonima, rifugio di campagna di Jeanne Baptiste d’Albert de Luynes contessa di Verrua (1670-1736). Come ormai sappiamo tutti, la contessa era l’amante “ufficiale” di Vittorio Amedeo II. A noi comuni mortali è purtroppo concesso solo di ammirare il portone d’ingresso.
Per la serie degli amati orologi solari, questo di via Mameli in Asti, merita, per fattura e scritta poetica, un posto altissimo in classifica.
Luciano Brussino
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