A cura di Luciano Brussino

Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).

Oggi, anche in omaggio alla rubrica “Voci e cose dal Piemonte”, facciamo due passi fuori Torino in quel di Racconigi. Qui, un po’ in disparte rispetto al centro storico appare questo bel Santuario Reale Madonna delle Grazie. All’interno una statua di San Giuda Taddeo con una infinità di ex voto ci ricorda che pure lui è considerato il santo delle cause impossibili. Lasciando il sacro per il profano vorrei altresì presentare queste lapidi affisse ai lati del Santuario. Una ci ricorda chi fece edificare questo luogo di culto e l’altra, grande rarità, omaggia l’ultimo re d’Italia nel centenario della sua nascita.

Tornando velocemente a Torino ho rivisto con piacere questa elaborata decorazione, nascosta per mesi per lavori di manutenzione sulla facciata del palazzo Ceriana-Mayneri del 1884 ora sede del Circolo della Stampa.

Parlare di portoni, peggio se fotografarli, ormai può apparire scontato e ripetitivo. Non è così. Se attraverso l’immagine cogliamo la storia di chi ha attraversato quella soglia, toccato quelle maniglie, spinto i battenti, tutto ci regala una dolce malinconia.

In via della Rocca 20 il portone di casa Guerrieri, Gastone Guerrieri di Mirafiori, nipote di Vittorio Emanuele II e di Rosa Vercellana.

In via Giolitti 45 il portone del palazzo Ponzio Vaglia del 1836 su progetto dell’Antonelli. Lo stabile venne acquistato da Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie, vedova di Carlo Felice e dal 1849 divenne l’abitazione della vedova di Carlo Alberto, Maria Teresa d’Asburgo Lorena che, dicono i bene informati, dopo il matrimonio del figlio Vittorio non voleva fare la suocera a Palazzo Reale.

L’edificio ha anche la nomea di “Palazzo delle vedove”. Ho volutamente reso in bianco e nero la facciata lasciando solo il portone colorato a testimonianza del passaggio della regina Maria Teresa.

Luciano Brussino

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