A braccetto con gli sceicchi, influencer diplomatico, imprenditore.. Un politico ambizioso, un soggetto tutto da scoprire
L’arrivo del clima autunnale ha coinciso con il tramonto del terzo polo, colato a picco da Matteo Renzi, entrato e uscito in “Azione”, specialista nella distruzione di governi e alleanze. Questa volta lo ha fatto immortalato da un pittoresco video ripreso da tutte le testate e relativi format di approfondimento, per lo più raggiunti o raggiungibili da ogni lettore. Qui si vuole invece fare un passo all’indietro per cercare di capire meglio chi è l’ex sindaco di Firenze e poi ex presidente del Consiglio.
Che Matteo Renzi, classe 1975, sia un personaggio ambizioso lo si sa. Ha iniziato ad occuparsi di politica da giovanissimo, a sostegno di Romano Prodi in Toscana, nel 2004, ha aderito al Partito Popolare Italiano, per poi confluire nella Margherita e poi nel PD. Quindi, Renzi, già sindaco di Firenze e in contemporanea anche segretario del PD dal 2013, venne chiamato dall’allora Presidente Giorgio Napolitano, a coprire la carica di Presidente del Consiglio dei ministri per un governo che è durato dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016.
In quella data Matteo Renzi rassegnò le dimissioni poiché risultato negativo al test “del sì” nel referendum costituzionale del 4 dicembre, quando, con un atteggiamento irresponsabile, collegò la sua persona, e quindi la tenuta del governo, a una vittoria quanto mai incerta, portando con sé le sorti del Governo.
In quel frangente proferì una frase passata alla storia della fantasia: “se perdo il referendum non solo me ne torno a casa, ma smetterò di fare politica è questione di dignità”…
Link del discorso: https://www.facebook.com/watch/?v=133179365212962
Infatti… dopo essere stato rieletto segretario del PD, Ma. Re. si trovò di nuovo dimissionario in seguito alle elezioni politiche del 2018. Dopo varie peripezie, nel 2019 Renzi ha cercato una poltrona al centro, fondando un partito a sfondo liberale: Italia Viva. Una formazione di pochi numeri, eppure influente, causa dell’attuale rottura con Carlo Calenda, con il quale ha fallito il tentativo di tornare in sella, ma non solo. Matteo Renzi è in diversi modi causa della caduta del governo Enrico Letta nel 2014, quando prese il suo posto alla presidenza del Consiglio, per poi dimettersi nel 2016, dopo lo sconsiderato referendum del “sì”, e infine, nel 2021, il governo Conte II, che aveva contribuito a costruire, vantandosene poi in tv in toscano “burlesque”, con un’altra celebre frase: “io sono quello che fa cadere i governi”. Il governo Conte fu sostituito da un’altra figura esentata dal voto popolare: Mario Draghi.
Durante la sua legislatura che si ricorda per gli “80 €”, Matteo non ha disdegnato facili vetrine. Memorabile fu il viaggio con un aereo di Stato a New York, per assistere alla finale degli US Open del 2015, tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, certo comunque di una vittoria italiana. La satira andò a nozze.
Oltre a determinate imprese politiche solo in apparenza “poco ragionate”, altri sono gli interrogativi su Matteo Renzi. Riguardano attività note e meno note che rendono influente e richiesto un soggetto che più volte ci ha fatto sorridere, e non solo per la sua somiglianza con Mr. Bean, spesso evocata con ironia dalla stampa, soprattutto tedesca e inglese, anche per certi strafalcioni in lingua anglosassone.
In tempi non sospetti, il 29 marzo 2021 Civico20News si interrogava una prima volta sui viaggi di Matteo Renzi d’Arabia, spuntato in tv al gran premio di Formula 1 insieme a vip e uomini politici arabi.
Link dell’articolo: https: https://civico20-news.it/cronaca/matteo-renzi-pizzicato-tra-i-box-della-formula-1-al-gran-premio-del-bahrain-la-protesta-degli-italiani/29/03/2021/
In seguito all’interesse suscitato sia nel lettore che nel cronista, il 7 aprile 2021 seguiva il secondo articolo su Matteo Renzi e i suoi diramati legami non solo arabi.
I misteriosi viaggi di Matteo Renzi in terra araba.
Link dell’articolo: https://civico20-news.it/politica/i-misteriosi-viaggi-di-matteo-renzi-in-terra-araba/07/04/2021/
Un articolato servizio che ci ha restituito un Matteo Renzi ministro degli esteri di se stesso, burattinaio di società in grado di influenzare la politica, soprattutto in terra araba, ma non solo, attraverso una “privatizzazione della diplomazia”. Arte affinata dal poliedrico Matteo tra le picconate poco chiare messe a segno nella politica italiana. L’ultima, tirata al “centro”.
Un interrogativo sorge inoltre spontaneo: in questo momento di drammatica crisi che si sviluppa nello scacchiere mediorientale, quante conoscenze custodirà Matteo sulla visione geopolitica dei suoi tanti “amici” d’Arabia?
Ritornando a curiosare in Italia, nel 2023 il Senatore Matteo Renzi è diventato il nuovo direttore del giornale “Il Riformista”, ideato nel 2002 da Claudio Verardi, ex-consigliere politico di Massimo D’Alema, e più volte passato di mano.
Il Riformista non è l’unica recente mossa di Renzi. Il 13 marzo 2023 ha cambiato nome alla sua società di “core business” Ma.Re, da Consulting a Holding, inserendo il figlio Francesco con una quota del 10% del capitale e ampliando le sue competenze. In precedenza la Ma.Re. offriva consulenza ad aziende e istituzioni, oggi la Holding può attribuirsi altre società, esercitare operazioni mobiliari e immobiliari, commerciali, bancarie e ipotecarie. Come riportato anche dal Sole 24 Ore, l’elenco prosegue con la partecipazione a enti e associazioni, concessione di fideiussioni e altre operazioni di garanzia, ma senza svolgere consulenze finanziarie, detenere quote od operare attività bancarie con somme di denaro non di proprietà propria.
In conclusione, un Matteo Renzi a 360°, disinvoltamente attivo dal deserto al colosseo, dalla politica all’imprenditoria, tanto che, già ad aprile, Carlo Calenda dichiarava: “mentre io lavoravo al terzo polo Lui non c’era, era alle Bahamas, alle Bermuda, in Arabia Saudita…”. Quante cose in un uomo sempre con la valigia pronta, che tante volte è stato al centro della satira internazionale. Quante visioni arabe di noi europei, in questo severo momento storico, potrebbe, dovrebbe raccontare?