La dittatura va in onda…
Già dal titolone “Medico no-vax…” ci sarebbe da buttare via il giornale perché non se ne può più di questa definizione per chi, con un notevole anticipo, ha intuito quello che stava per accadere: dalle morti improvvise – soprattutto fra gli atleti e fra i giovani – alle conseguenze più o meno gravi degli effetti avversi da inoculazione anti covid 19, tutti siamo stati testimoni di parenti, amici o conoscenti a cui la punturina non ha fatto tanto bene.
Abbiamo quindi il diritto di non essere d’accordo sulla narrazione che è stata fatta in questi ultimi tre anni: il pensiero unico è un abominio in una società che vuole essere multietnica, per cui composta di entità una diversa dall’altra, non solo per il colore della pelle ma per tradizioni, modi di vivere e di pensare… perché alcuni di noi ancora pensano!
Il dottor Massimo Citro della Riva ha osato, come in molte altre occasioni, eccepire sulla validità della campagna vaccinale e sulle imposizioni di un farmaco che, con buona pace di chi – mentendo spudoratamente – assicurava avrebbe reso immune il soggetto e avrebbe tutelato anche la salute degli altri.
Ci si domanda il perché di questo invito, sapendo bene quello che sarebbe emerso da chi in questi anni non ha mai smesso di curare i suoi pazienti e ha fatto ricerche approfondite con colleghi altrettanto coraggiosi da non essersi allineati con i diktat governativi.
Marcello Foa, ex presidente della RAI, è un giornalista sprovveduto che non è stato in grado di informarsi preventivamente?
“Giù la maschera” è un palinsesto che non ha avuto il beneplacito dalla dirigenza?
Suvvia… non prendeteci per grulli!
La reazione dell’attuale dirigenza RAI è stata immediata, quasi fosse già pronta… presidente e amministratore delegato hanno comunicato la distanza da quanto detto da Massimo Citro della Riva leggermente imbarazzati dall’assordante silenzio del neo conduttore del programma, costretto però il giorno dopo a una rettifica in cui definisce la frase incriminata come semplice parere dell’intervistato, privo di validità scientifica.
Il “colpo di genio” per riparare a tanto abominio è in fieri una trasmissione in cui personaggi indicati dal Ministero della Salute possano ristabilire la Verità Scientifica… peccato però… niente Bassetti (le cui dichiarazioni sul siero non inoculato ai figli oramai lo relegano in fondo alla classifica dei burattini); niente Pregliasco, anche se fa le solite dichiarazioni poco argomentate, non vergognandosi di contrapporsi a personaggi come Montagnier; niente Crisanti… di cui ricordiamo con piacere la canzoncina natalizia in team con i primi due.
Se credevano di aver inferto un colpo ferale… hanno commesso l’errore più banale di questa terra, dando l’onore della piena pagina a un articolo in cui il direttore dell’Offerta informativa dichiara “Il servizio pubblico non può dare spazio a teorie complottiste e antiscientifiche… “.
C’è da sospettare che, come durante il deprecato Ventennio, tra un po’ compaiano dosi di olio di ricino…
Non sono mancate trasmissioni televisive di crocifissione al dottor Citro (che ha avuto il coraggio di dare un’informazione scientifica sulla composizione del siero), dove il solito gracidare di conduttori altamente qualificati per cultura ed educazione, certifica che il nostro quarantunesimo posto al mondo in fatto di libertà di stampa ce lo meritiamo tutto.
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