
Nessuno metta le mani sui CPR, men che meno la Sinistra.
La Sinistra che opera in Regione Piemonte da mesi tuona contro i “Centri di Permanenza per i Rimpatri”, meglio conosciuti come CPR, perché non riesce a comprendere che queste “strutture di detenzione amministrativa” sono assolutamente necessarie per trattenere i “migranti in situazione irregolare in attesa di espulsione”.
Qualche anno fa queste strutture – davvero utili per tenere lontani dalle persone per bene gli immigrati delinquenti – avevano il nome di “Centri di Identificazione ed Espulsione”, CIE.
Giusto per non parlare del nulla, dobbiamo rammentare che la prima forma di detenzione per immigrati che devono tornare al Paese loro è stata istituita dalla Sinistra, precisamente dal Ministro per la Solidarietà Sociale, Livia Turco, e il Ministro dell’Interno, Giorgio Napolitano, con la Legge 6 marzo 1998, numero 40.
In un secondo momento, nel 2002, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Gianfranco Fini, e il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione, Umberto Bossi, hanno varato la Legge 30 luglio 2002, numero 189, con la quale hanno disciplinato l’immigrazione e normato la condizione degli stranieri sul suolo nazionale.
Nel 2017, nuovamente la Sinistra, con il Decreto Legge 17 febbraio 2017, numero 13, con il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, durante il Governo di Paolo Gentiloni, ha istituito i “Centri di Identificazione ed Espulsione dei migranti”, CIE, grazie ai quali si sono raddoppiate le espulsioni degli immigrati irregolari.
Il blogger Daniele Torregiani, sul social network “Facebook”, il 2 maggio 2025, ha scritto: “Basta lager nelle nostre città. Basta Subumanità”. Un titolo che, già da se stesso, è tutto un programma.
Il post prosegue così: “Tutti i Centri di Permanenza per il Rimpatrio devono essere chiusi. Subito. La notte del 30 aprile, nel CPR di Torino in Corso Brunelleschi – riaperto da poco, dopo essere stato chiuso grazie alle rivolte dei reclusi – è scoppiata una nuova, ennesima rivolta”.
Intanto il fatto che gli immigrati, amministrativamente reclusi nei CPR, si permettano di porre in essere rivolte è vergognoso. Questi soggetti, va detto, finiscono lì dopo che un Questore di Polizia emette un Decreto di Espulsione, a seguito di reati e crimini compiuti dagli immigrati.
Evidentemente la cosa non interessa il blogger Torregiani che, infatti, continua: “Ogni rivolta nei CPR è un grido umano contro l’insopportabile: il rifiuto di condizioni degradanti e di una sorte inaccettabile, quella della deportazione”.
Sostenere che l’Italia deporta le persone è quantomeno vergognoso. Sarebbe opportuno che il Ministero dell’Interno, con l’ottimo Ministro Matteo Piantedosi, prendesse i dovuti e doverosi provvedimenti nei confronti di chi sigla simili asserzioni.
Il fatto che gli immigrati – amministrativamente reclusi nei CPR – compiano “atti di autolesionismo, tentativi di suicidio” può dispiacere ma non revocare il giusto e ponderato Decreto di Espulsione emesso da un Questore di Polizia.
Eppure Daniele Torregiani, come nulla fosse, insiste: “I CPR non sono strumenti di gestione della migrazione. Sono dispositivi di violenza istituzionale e razzismo sistemico, rivolti contro chi, semplicemente, non ha un permesso di soggiorno in regola”.
Parole gravi. Enunciati che accusano il Governo Italiano di applicare “violenza istituzionale” e “razzismo sistemico” verso quanti vengono illegalmente nel nostro Paese, lo ammorbano e, non di rado, si rendono artefici di reati contro il patrimonio, le persone, gli italiani onesti e per bene.
Gravissimo, poi, che si possa parlare di “tortura di Stato”, prendersela col sistema, “a partire dai giudici, che possono e devono rifiutarsi di convalidare i trattenimenti”. Non è la Sinistra e non sono gli attivisti dei centri sociali a dover dire a Questori e Magistrati come devono espletare le loro funzioni.
Addirittura si parla degli operatori sanitari dicendo che i medici “hanno il dovere di certificare l’idoneità al trattenimento in luoghi che minano gravemente la salute fisica e psichica”. Chi dice che i CPR “minano la salute fisica e psichica” degli immigrati?
Probabilmente lo dice l’attivista di sinistra, già detenuta in Ungheria, Ilaria Salis, Europarlamentare di “Alleanza Verdi e Sinistra” dal 16 luglio 2024, a cui Daniele Torregiani dice: “Agire contro la detenzione amministrativa significa non cedere alla banalità del male. Grazie compagna Ilaria Salis”.
Nel 2017, la FILLEA CGIL parlava della “necessità di fare pressione sull’azione del Governo per una veloce approvazione della legge sulla cittadinanza, che non potrà essere riservata ai bambini nati in Italia, come qualcuno ha fatto trapelare”.
L’8 e 9 giugno prossimi, proprio sulla falsa riga di queste dichiarazioni ci troveremo un assurdo quesito referendario che vuole omaggiare della Cittadinanza Italiana, in tempi eccessivamente brevi, quegli immigrati che, oggi, stanno demolendo il welfare italiano.
L’argomento è complesso, spinoso, e controverso. Ci sarà tempo di trattarlo, analizzarlo, dipanarlo.