
I Carabinieri di Bra continuano a garantire sicurezza e legalità in un territorio sempre più umanamente degradato.
Nelle scorse ore, nella cittadina cuneese di Bra, i militari della Compagnia Carabinieri di Bra, hanno tratto in arresto tre soggetti per il reato di rapina aggravata in concorso.
Il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cuneo, Tenente Colonnello Daniele Riva, ci fa sapere che il tutto è nato quando “un uomo, contattato in chat WhatsApp da una ragazza, cade in trappola e viene salvato dai Carabinieri”.
I fatti sembrano quasi la trama di uno sceneggiato all’italiana: “protagonista un 50enne residente nel braidese il quale, una volta entrato nell’abitazione dove era stato indirizzato per l’appuntamento, veniva affrontato da due giovani entrambi armati di coltello che gli intimavano di consegnare tutto il denaro di cui era in possesso mentre la ragazza riprendeva la scena con lo smartphone”.
Sembra assurdo ma queste cose accadono più spesso di quanto si possa pensare.
I giovani, però, hanno fatto il grosso errore di filmare tutta la scena (video visionabile qui) fornendo, in modo inconsapevole, alla Magistratura un importante elemento da utilizzare a sostegno dell’accusa.
Il 50enne doveva avere poco denaro contante con sé e la cosa ha indispettito, non poco, i due extracomunitari che lo stavano tenendo sotto tiro con il coltello. Infatti, come ci fanno sapere dalla Caserma Gonzaga, “non soddisfatti delle poche decine di euro ottenute, obbligavano l’uomo a seguirli presso uno sportello ATM dove avrebbe dovuto prelevare dei contanti”.
Con scaltrezza il malcapitato 50enne, “una volta uscito dallo stabile, è riuscito ad eludere la sorveglianza dei malviventi, rifugiandosi in un bar dal quale ha contattato il numero d’emergenza 112 chiedendo aiuto”.

Lorenzo Repetto
La fortuna del 50enne è stata quando la Centrale Unica Emergenze (112) ha inoltrato la segnalazione ad una gazzella dei Carabinieri della Compagnia di Bra, magistralmente diretta dal Tenente Colonnello Lorenzo Repetto, Ufficiale di lungo corso, di esperienza e di acume investigativo non indifferente.
I militari dell’Arma sono riusciti in pochissimo tempo “ad individuare i due giovani rapinatori, un 20enne ed un 23enne entrambi extracomunitari residenti nel braidese e la complice, risultata minorenne, traendoli in arresto per rapina aggravata in concorso”.
Con grande professionalità, e la necessaria cautela vista la presenza di una minore, i militari della Compagnia di Bra hanno eseguito le perquisizioni di rito e sono riusciti a recuperare e sequestrare “uno dei due coltelli utilizzati nel corso dell’azione criminosa e lo smartphone della giovane con il quale aveva videoripreso l’azione dei due correi all’interno dell’appartamento”.

La Procura della Repubblica di Asti, magistralmente diretta dal Procuratore Capo Biagio Mazzeo, ha disposto che i due extracomunitari fossero tradotti presso la Casa Circondariale di Alessandria, a disposizione degli inquirenti.
La minore, invece, è stata sottoposto a “misura cautelare della permanenza presso il proprio domicilio come deciso dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Torino”.
Gli arresti compiuti dagli uomini del Tenente Colonnello Repetto, dunque, hanno trovato convalida dalle Autorità Giudiziarie competenti.
I tre fermi permetteranno alla Procura di Asti e alla Procura Minorile di Torino di poter accertare le responsabilità dei tre arrestati e di formulare un quadro accusatorio, utile ai fini del processo dibattimentale.
La provincia di Cuneo, una volta considerata “isola felice” è sempre più teatro di azioni criminose, scorribande di baby gang e reati compiuti da soggetti minorenni.
Un quadro inquietante che rivela una degenerazione morale e umana della società italiana.
L’azione repressiva posta in essere dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, sotto il magistrale comando del Colonnello Marco Piras, nelle sue diverse Compagnie, Stazioni e diramazioni tecnico-inquirenti, è per i cittadini della Granda sinonimo di tranquillità e sicurezza.
Grande apprezzamento, nelle zone dell’albese e del braidese, emerge anche nei confronti del dottor Biagio Mazzeo e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, per il grande impegno, la profonda dedizione e l’abnegazione impareggiabile poste a contrasto di qualsivoglia crimine.