
Brutto congedo per Juric e brutta figura per la squadra
Il Toro torna da Bergamo con una sconfitta che brucia, battuto dalla Dea che restituisce ai granata il risultato dell’andata. Un 3 a 0 che spegne ogni speranza salvo intrecci e sviluppi su cui non intendiamo soffermarci.
Sta di fatto che la prova di Bergamo non è stato il miglior saluto di commiato che Mister Juric potesse donare a quella parte del Popolo Granata che lo ha sostenuto fino in fondo ed ha sperato in una conferma in extremis.
La cronaca racconta di una discreta partenza che al 9° ha prodotto il consueto copione: cross di Bellanova e inzuccata puntuale di Zapata ma alta sopra la traversa. La replica della Dea arriva al 23° con De Kateleare che gira di poco fuori un ottimo suggerimento di Scamacca, lo stesso che 3 minuti dopo gira l’assist di De Kateleare mettendola in fondo al sacco difeso da Gemello.
L’Atalanta prende in mano le redini del gioco e raddoppia allo scadere della prima frazione di gioco con Lookman che sospinge in rete la conclusione di Pasalic sfuggita alla presa di Gemello.
Finisce così il primo tempo; la ripresa annota, al 48°, la conclusione di testa di Pellegri alta sulla traversa. Tre minuti dopo Scamacca va a segno ma il gol viene annullato perché viziato dal “fuori” di partenza del suggerimento di De Kateleare.
Ancora un gol annullato all’Atalanta al 65°: Lookman va segno finalizzando il suggerimento di Scamacca che nel contrasto commette fallo su Ilic.
Ancora i fatidici 3 minuti e questa volta il gol per la Dea c’è e arriva su rigore calciato da Pasalic per fallo commesso dal granata Tameze su Lookman.
Ed è ancora Lookman a segnare al 75°, ma l’azione è viziata da fuorigioco e l’arbitro Sozza annulla giustamente la marcatura.
Ormai è solo più Atalanta: al 79° Pasalic conclude la sgroppata con il tiro a giro che va fuori di un niente.
Il match si chiude dopo 4 minuti di recupero che vivono, all’89°, la grande parata di Rossi, subentrato fra i pali della Dea, che nega a Ilic il gol della bandiera.
(immagini Torino FC)
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