
Matteo Piantedosi tira dritto per la strada della lotta all’immigrazione criminale. “Radicali Italiani” se ne faccia una ragione. Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e ha diritto di attuare il programma che gli italiani hanno votato.
Il Governo Italiano, in special modo il Ministero dell’Interno, continua a lavorare alacremente per metter fine al business dei migranti posto in essere nientemeno che dalle associazioni criminali, meglio conosciute come mafie.

Nei giorni scorsi, dopo esser andato a fare accordi con la Confederazione Elvetica, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato al Viminale il suo omologo tunisino Khaled Nouri.
Interpellato su questo incontro, il Prefetto Piantedosi, uomo di fiducia di Matteo Salvini, ha dichiarato: “La Tunisia è un partner fondamentale per l’Italia e i nostri Presidenti hanno impresso forte slancio al rapporto bilaterale e alla collaborazione sui tavoli europei e multilaterali”.
Parole difficilmente fraintendibili. Parole chiare e nette di un Ministro che ha spiegato con chiarezza che sull’immigrazione l’Italia non è sola, checché ne dicano Elly Schlein e Giuseppe Conte.
Matteo Piantedosi, infatti, ha ribadito che Italia e Tunisia, “insieme alla Libia e all’Algeria, hanno sviluppato una strategia regionale volta a unire gli sforzi per risolvere problemi comuni, a iniziare da quello della lotta al traffico di migranti e l’immigrazione irregolare”.
Il giornalista Francesco Bertoletto ha scritto che “l’Europol stima che oltre il 90 per cento dei migranti irregolari che entra in Ue si avvalga dei servizi dei cosiddetti passatori (gli ingressi illegali sono stati circa 380mila nel 2023), che fruttano alle organizzazioni criminali profitti annui compresi tra i 4 e i 6 miliardi di euro”.
E’ vergognoso vedere come la Sinistra italiana neghi l’evidenza.
Proprio in questi giorni, precisamente il 18 dicembre 2024, il Responsabile stampa di “Radicali Italiani”, Francesco Rosati, ha scritto: “nella Giornata internazionale delle persone migranti, vogliamo ricordare Issa Loum e Mamadou Saliou Diallo, morti ad Alba per asfissia a causa delle condizioni estreme del rifugio di fortuna al freddo in cui si erano riparati”.
Dispiace terribilmente quando muore qualcuno ma dov’erano i radicali quando, a inizio dicembre, “Marco Magrin, 53 anni, si è spento dopo che da tempo viveva in un garage dopo essersi visto costretto a lasciare l’appartamento in affitto che occupava, di proprietà di un esponente no global”?
Non è che per “Radicali Italiani” gli immigrati contano di più degli italiani che hanno costruito e retto questo Paese con sacrifici e sudore della fronte?
Evidentemente sì dal momento che “Radicali Cuneo”, per sua stessa ammissione, “continuerà a battersi affinché nei comuni della Granda venga adottato sistematicamente lo strumento della cosiddetta “residenza fittizia”. Questa misura, profondamente umana e dignitosa, garantisce alle persone senza fissa dimora, inclusi molti stranieri, l’accesso ai servizi di base come il Sistema Sanitario Nazionale”.
Ancora una volta una misura destinata a diventare ombrello per gli immigrati e zavorra per gli italiani che, loro malgrado, debbono continuare a mantenere chi sbarca sulle nostre coste e non contribuisce in alcun modo a mantenere in piedi l’impalcatura del welfare italiano.
Il Governo Meloni, in modo del tutto legittimo, sta cercando di metter fine all’immigrazione incontrollata, alla quantità di immigrati fuori controllo sul nostro suolo nazionale, all’immigrazione criminale che sta trasformando le nostre città in ghetti.

Tantissimi italiani, molti dei quali non hanno votato né “Lega” né “Fratelli d’Italia”, sperano che Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi riescano a fare quella tanto attesa “pulizia” promessa durante la Campagna Elettorale 2022.
Il Generale di Divisione Roberto Vannacci, Europarlamentare eletto tra le fila della “Lega”, su questo tema non ha dubbi: “La difesa dell’Italia non può e non deve essere criminalizzata. Garantire sicurezza e rispetto delle regole non è solo un dovere, ma un atto di responsabilità verso tutti gli italiani”.
“Civico 20 News”, nella sua rubrica sull’immigrazione criminale, ha più volte narrato crimini compiuti da immigrati, dando voce ai tanti, troppi, uomini delle Forze dell’Ordine che si sentono impotenti dinanzi al crimine.
L’Italia non può andare avanti così, perciò, ben vengano gli accordi del Ministero dell’Interno italiano con quello tunisino.