Di Achille Maria Giachino
Tutti conosciamo il presepe classico, quello che si appronta in occasione delle festività natalizie. Rappresenta la nascita di Gesù, collocata, a seconda della tradizione, all’interno di un ambiente urbano o di campagna e arricchita dalla presenza di vari personaggi che ruotano intorno alla capanna o alla grotta a far da corona alla Sacra Famiglia.
Esiste però anche un altro tipo di presepe, ormai quasi dimenticato: il Presepe di Pasqua o Presepe della Passione. Di che cosa si tratta?
Entrambi, quello natalizio e quello pasquale, nacquero condividendo la stessa origine, ovvero rendere comprensibili agli occhi del popolo, incapace di leggere e comprendere le Sacre Scritture, le vicende legate all’esistenza di Gesù.
Un tipo di devozione popolare che ha le sue radici nelle sacre rappresentazioni diffuse in Italia già dal XIV secolo, spettacoli teatrali di argomento religioso allestiti per raccontare alla gente comune episodi della vita di Cristo o della Madonna e che coinvolgevano tutti coloro che vi assistevano, facendo leva sulla spiritualità popolare e sulla pietas dei partecipanti.
Lo stesso presepe natalizio nasce a Greccio come presepe vivente con finalità didascaliche e di diffusione di verità altrimenti destinate a rimanere patrimonio di pochi.
Successivamente all’introduzione del presepe vivente, artigiani e artisti iniziarono a modellare statuine che rappresentavano la Natività, così allo stesso modo è presumibile che abbiano iniziato a ricreare scene della Passione e della morte di Gesù.
La tradizione del Presepe pasquale era diffusa nel ‘700 e nell’800 prima di essere quasi completamente dimenticato nell’Europa centrale e occidentale, mentre permane in alcuni paesi dell’est, ad esempio la Polonia, dove ogni anno nelle chiese si rappresentano scene della Passione ambientate in contesti molto suggestivi.
I presepi pasquali solitamente rappresentano il tempo compreso tra la Domenica delle Palme e il Lunedì dell’Angelo attenendosi alla sequenza cronologica degli eventi descritti nei Vangeli: ingresso in Gerusalemme, Ultima Cena, preghiera nel giardino del Getsemani, cattura, processo, crocifissione, deposizione dalla croce, sepoltura e risurrezione.
La differenza fondamentale tra il presepe natalizio e quello pasquale è che il primo prepara alla nascita di Cristo e per questo il sentimento che suscita è la gioia, mentre quello pasquale prepara alla sua morte e in questo modo rende coscienti della caducità della vita.
Achille Maria Giachino
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