Bergoglio non va a Parigi, dove era stato invitato dal Governo Francese, ma va ad un congresso irrilevante in Corsica.
Il tempo passa ma, purtroppo, Bergoglio resta.
Si può iniziare così un articolo che deve parlare del prossimo viaggio di Jorge Mario Bergoglio in quel di Ajaccio.
Nei giorni scorsi il TG3 diceva che “è la prima volta che un Pontefice si reca in Corsica”.
Senza nulla togliere ai giornalisti della RAI, dobbiamo però ribadire che Bergoglio non è il Papa perché Benedetto XVI non ha abdicato ma si è bensì posto in Sede Impedita e, pertanto, il Conclave del 2013 risulta nullo e invalido ai sensi del Canone 332§2 e della Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”.
Il Direttore Editoriale di “ACI Stampa”, Angela Ambrogetti, in un articolo assolutamente in linea con il mainstream vaticano, scrive che “Domenica mattina 15 dicembre partenza alle 7.45 e poco dopo le 10 il Papa al Palazzo dei Congressi di Ajaccio partecipa alla sessione conclusiva del congresso sulla Religiosità Popolare nel Mediterraneo”.
Nulla di strano.
Bergoglio è molto adatto alle iniziative legate alla “Religiosità Popolare”. Abbiamo ancora tutti negli occhi le terribili immagini dell’Inquilino di “Casa Santa Marta”, attorniato da francescani con le terga al cielo, ad adorare l’idolo pagano “Pachamama” che, lo ribadiamo, nulla ha a che vedere con il Cristianesimo.
Dopo la recita dell’Angelus, che non si terrà in Piazza San Pietro ma nella Cattedrale di Ajaccio, Bergoglio “celebrerà la messa nella “Place d’Austerlitz” e subito dopo avrà un incontro con il presidente Macron all’aeroporto di Ajaccio dal quale alle 18 partirà alla volta di Roma”.
Intanto, come accade ormai da mesi, con molta probabilità, Bergoglio indosserà il piviale e non celebrerà la Messa. Da tempo, infatti, il presule argentino, con la scusa di un dolore al ginocchio, non celebra l’Eucarestia e non si inginocchia dinanzi al tabernacolo.
Trova però tempo ed energie per andare ad incontrare la celebre abortista Emma Bonino, leader di un partito anticlericale, e Volodymyr Zelensky, presidente di una nazione guerrafondaia che sta conducendo una guerra sanguinosa per procura di Joe Biden e degli Stati Uniti d’America.
In Vaticano, ormai, succedono cose che definire “bizzarre” sarebbe eufemistico.
Secondo il Vescovo di Ajaccio, Cardinale Francois Bustillo, uno dei pupilli dell’attuale occupazione della Sede Apostolica, “il Papa visita la Chiesa in Corsica come il Pastore che passa in mezzo al suo popolo”.
C’è un piccolo particolare che è sfuggito a Sua Eminenza Bustillo: Gesù, nello spiegare la parabola del Buon Pastore, dice con chiarezza che “le pecore ascoltano la sua [del pastore] voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei” (Giovanni 10:2-5).
Evidentemente il Cardinal Bustillo non sa che esiste un “Piccolo Resto Cattolico”, composto da diverse decine di migliaia di fedeli, che è spiritualmente assistito dal “Sodalizio Sacerdotale Mariano”, e si abbevera alla fonte della spiritualità di don Alessandro Maria Minutella.
Diciamo questo perché tutte queste persone riconoscono in Bergoglio “un estraneo”, un “usurpatore del Trono di Pietro”, un “Antipapa”, e – per dirla con fra Celestino della Croce – “il capolavoro di Satana”.
Fatta questa precisazione dobbiamo anche sottolineare come il Governo francese, nei mesi scorsi, aveva invitato Bergoglio a Parigi. Egli, come scrive Angela Ambrogetti, “ha rifiutato l’invito dell’Eliseo per la riapertura della cattedrale di Notre-Dame de Paris”.
Il Direttore Editoriale di “ACI Stampa” si congratula con l’antipapa esaltando il fatto che “fedele al suo stile Papa Francesco continua a visitare la Francia, ma non vuole andare a Parigi”.
Evidentemente i fedeli parigini non godono della stima e dell’affetto del loro pastore che, con tutta evidenza, non è il Pastore ma uno dei tanti mestieranti della fede che non arrivano al cuore dell’uomo perché parlano ma non dicono nulla.
Chi – come peraltro l’Ambrogetti – ha conosciuto giganti della Fede come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI capisce il discorso che siamo a fare.
Quando i due citati aprivano bocca lasciavano solchi incolmabili. Ovviamente il giornalismo italiano li ignorava, li osteggiava, li faceva passare per intransigenti e medievali.
Da quando sul Trono di Pietro siede Jorge Mario Bergoglio, invece, il mainstream dell’informazione comunica qualsiasi cosa egli dice, usa una sollecitudine verso le di lui uscite infelici, lo “coccola” come mai fatto con un Romano Pontefice.
Bergoglio è l’uomo del “gossip della fede”.
Fa e dice cose che nulla hanno a che fare con la Bimillenaria Tradizione della Chiesa Cattolica e, soprattutto, più di chiunque altro nell’ultimo secolo, commina scomuniche a destra e a manca a chiunque metta in dubbio le “aporie teologiche” che distribuisce come caramelle ai diabetici.
Il viaggio apostolico ad Ajaccio, dunque, non sarà altro – per i Vaticanisti e le Redazioni prone al mainstream vaticano – che un’occasione per fare un po’ di audience a buon mercato, sfruttando il “gossip della fede” leggero, leggiadro e non teologico, a cui Bergoglio ha abituato le greggi disorientate.
Si chiosa ora con una domanda: perché il grande giornalismo italiano non dedica, un decimo del tempo che dedica a Bergoglio, ai membri del “Sodalizio Sacerdotale Mariano”?
Giusto iniziare con le precisazioni che Bergoglio non è papa e quindi non agisce né pensa da Papa perché non ha l’azione dello Spirito Santo nell’anima e perciò nelle parole e nelle azioni. I ricordi delle ridicole e blasfeme terga al vento dei riti pagani in Vaticano resteranno indelebili per l’eternità.Curioso ma comprensibile il non andare a Parigi per fare salamelecchi a Macron: i francesi non amano più Macron, però essendo egli maçon, Bergoglio vuole accarezzar il caro “ adepto “come ha fatto a Roma, ma in un luogo salubre. Poi i giornaloni leccapiedi si prostreranno anche loro con le terga al cielo per osannare una persona che non ha nulla a che fare con il cattolicesimo ed infierisce su P. Alessandro Minutella e i suoi compagni sacerdoti del Sodalizio Sacerdotale Mariano, veri sacerdoti cattolici, perseguitati da anni e oscurati da tutti affinché non venga fuori la verità, scomunicati mentre si promuovono preti e frati deviati o addirittura pedofili e nessuno dice nulla! Io personalmente mi vergogno di essere italiana perché le proteste le fanno all’estero ma in Italia tutto tace e si censura qualunque scintilla di verità