Di Alessandro Mella
Dopo i fatti drammatici dell’8 settembre 1943 moltissimi militari scelsero, spontaneamente, per fedeltà al giuramento prestato al Re ed alla Patria di combattere contro quei tedeschi che a quel, furibondi, li braccavano. Quali fossero i travagli della nazione, quei soldati resero onore alle stellette che portavano al bavero combattendo, da subito, per la libertà del paese contro l’occupante e chi aveva scelto di stare ancora dalla sua parte.
Tra loro ci fu un valoroso ufficiale del genio, Vincenzo Vaudagna. Il nostro nacque a Cumiana, in provincia di Torino, il 18 febbraio del 1891 figlio di Battista e di Anna Molar e ben presto si arruolò nel Regio Esercito Italiano. Fu durante la Prima Guerra Mondiale che, sottufficiale, ebbe la promozione prima ad aspirante ufficiale e poi a sottotenente assegnato al 5 Genio con anzianità dal 1° maggio 1916. (1)
Nel conflitto si era comportato assai bene e si meritò una medaglia di bronzo al valore militare. (2) Frattanto, tornato dalla guerra, il nostro si sposò con Bice Marini e proseguì la sua carriera ottenendo, tra l’altro, le insegne di cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia nel 1933 quand’era maggiore. (3)
Nel tempo le promozioni si susseguirono ed al momento dell’armistizio, nel 1943, Vaudagna era arrivato al grado di colonnello del Genio. Fu anche il momento in cui decise di fare il suo dovere secondo la sua coscienza di italiano, di soldato e di ufficiale.
Aderì immediatamente alla Resistenza tanto da militare nelle formazioni partigiane della Val Chisone fin dal 15 settembre 1943 e restandovi fino al 7 giugno 1945. (4)
Assunse il nome di Giovanni Borgo e presto divenne una figura di primissimo piano del movimento clandestino guadagnandosi la stima del generale Perotti, figura celeberrima e non meno eroica.
Il suo equilibrio, il suo spirito, ne fecero un capo stimato e rispettato tanto che al momento dell’insurrezione assunse, tra unanimi consensi, il comando della piazza di Pinerolo per conto del Comitato di Liberazione Nazionale. (5)
Dopo la guerra e dopo il congedo il nostro, promosso generale meritatamente, si dedicò all’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori sul territorio pinerolese ma il tempo e le fatiche ne minarono progressivamente il corpo e nel 1960 venne, purtroppo, il momento dell’ultimo congedo.
Quello dalla piccola vita terrena per riunirsi ai suoi soldati e partigiani nei campi elisi:
È morto il gen. Vaudagna membro del Cln nel 1945. Pinerolo, lunedì sera. – Alle ore 11 di questa mattina è morto in una clinica cittadina il generale di divisione del genio, Vincenzo Vaudagna, che quale membro del C.l.n., assunse al momento della Liberazione il comando militare della piazza di Pinerolo distinguendosi per il grande equilibrio, l’alto senso di giustizia e l’energia con cui seppe subito prendere in pugno la situazione e dominarla. Attualmente era presidente dei genieri in congedo. (6)
Morto il generale Vaudagna capo della Resistenza a Pinerolo. Pinerolo, 18 gennaio. È deceduto oggi a Pinerolo il generale di brigata del Genio Vincenzo Vaudagna, da Cumiana (Torino) di 68 anni, esperto tecnico dell’Arma. Si devono a lui un trattato sulla costruzione e sull’impianto di teleferiche militari, ed alcuni trattati sulle linee telegrafiche telefoniche militari. Quale persona di fiducia del generale Perotti, fu il rappresentante del comando militare nel Cln, e in tale veste organizzò militarmente la resistenza nel Pinerolese. (7)
L’esempio di Vincenzo Vaudagna è oggi quasi dimenticato. Quello di un militare d’un pezzo, che ebbe il coraggio di fare una scelta difficile in un momento drammatico per il paese. Una figura adamantina il cui esempio merita di essere perpetuato e consegnato ai nostri giovani ed ai posteri. Un grande italiano, un eroe con le stellette.
Alessandro Mella
Note
1) Bollettino Ufficiale, Ministero della Guerra, Dispensa 69, 14 settembre 1917, p. 5815.
2) La Gazzetta del Popolo, 239, Anno LXXII, 31 agosto 1919, p. 4.
3) Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, 201, Anno LXXIV, 30 agosto 1933, p. 3882.
4) Commissione Piemontese per l’accertamento delle qualifiche partigiane, scheda Vincenzo Vaudagna tramite il portale Partigiani d’Italia.
5) La Stampa, 16, Anno XCIV, 19 gennaio 1960, p. 9.
6) La Stampa, 15, Anno XCIV, 18 gennaio 1960, p. 15.
7) Ibid., 16, Anno XCIV, 19 gennaio 1960, p. 5.
© 2024 CIVICO20NEWS – riproduzione riservata
Scarica in PDF