Recente studio lo conferma
Può esistere una correlazione tra inquinamento acustico e l’ipertensione? A quanto pare risulta esserci. In uno studio pubblicato il 22 marzo sulla rivista JACC: Advances si evince quanto il rumore stradale sia un fattore di causa di problematiche cardiovascolari, ictus, infarti e ipertensione. Questo studio si differenzia dagli altri in quanto ha analizzato il solo rumore e non l’inquinamento atmosferico concomitante al rumore.
L’autrice principale dello studio, Jing Huang, PhD, assistente professore presso il dipartimento di scienze della salute occupazionale e ambientale nella School of Public Health presso l’Università di Pechino, ha dichiarato: “Siamo un po’ sorpresi che l’associazione tra rumore del traffico stradale e ipertensione sia stata robusta anche dopo l’adeguamento per l’inquinamento atmosferico”. In più la dottoressa Huang afferma che “le linee guida della Società europea di cardiologia del 2021 sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, hanno già evidenziato che le esposizioni ambientali, compresi i livelli di rumore superiori alla soglia, possono potenzialmente aumentare il rischio di malattie cardiache”.
Da qui lo studio. La metodologia adottata è stata quella di analizzare i dati reperiti dalla biobanca del Regno Unito (UK) di circa 250.000 persone. Al momento della scelta di tali persone, queste erano in salute e non presentavano ipertensione. Il range di riferimento per lo studio ha visto coinvolte persone dai 40 ai 69 anni di età. I ricercatori, poi, sulla base dell’indirizzo di residenza dei soggetti e in base alle direttive di misurazione dei parametri del rumore sancisti dalla Commissione Europea, hanno analizzato la loro l’esposizione acustica.
Lo studio è durato per ben otto anni. Dai dati raccolti è emerso che, su 250.000 soggetti 21.000 hanno sviluppato l’ipertensione. È stato possibile altresì dimostrare la correlazione tra rumore e rischio. Il loro rapporto è direttamente proporzionale. Maggiore rumore; maggiore rischio.
Il Dott. Jim Liu, MD, cardiologo presso la Ohio State University di Columbus, benché non coinvolto nella ricerca ha affermato: “Questo è uno studio interessante perché sta esaminando una relazione a cui in genere non pensiamo quando pensiamo all’ipertensione, che è l’impatto del livello di rumore e dell’inquinamento atmosferico sull’ipertensione. In teoria, questa relazione potrebbe avere un senso, dal momento che un aumento del rumore o dell’inquinamento potrebbe aumentare lo stress sul corpo e causare un aumento della pressione sanguigna. La stimolazione del rumore a lungo termine potrebbe causare un aumento dello stress sul corpo “.
Come molti studi rilevano, essere sotto stress prolungato, cronico, produce sintomi, a distanza (cioè nel tempo), anche gravi. Tra questi possono esserci sbalzi ormonali, infiammazioni croniche e sintomi cardiocircolatori.
La ricerca ha ancora evidenziato quanto l’esposizione congiunta di inquinamento acustico e ambientale, come microparticelle di particolato, sia fattore di aumento esponenziale al rischio di malattia sia polmonari che cardiovascolari.
La dottoressa Ewen Chao, MD, otorino specializzato presso la Stony Brook Medicine di New York, afferma: lo studio “fa un buon lavoro nel cercare di isolare gli effetti del rumore del traffico da altri fattori. Sebbene l’effetto sia minimo, questo documento è certamente una forte aggiunta a una crescente letteratura di studi che supporta la correlazione del rumore e dei suoi effetti sul sistema cardiovascolare.” Ma altrettanto sottolinea le limitazioni dello studio, in quanto: “Utilizza un modello basato sull’indirizzo di casa dell’individuo per stimare l’inquinamento acustico, che purtroppo non può tenere conto di molte variabili come il tempo che la persona trascorre effettivamente all’indirizzo di casa, e quindi non può misurare con precisione la reale quantità di esposizione al rumore”.
Anche il dottor Liu rileva alcuni limiti dello studio: “Inoltre, il livello di rumore misurato era il livello di rumore esterno e potrebbe non riflettere necessariamente il livello di rumore interno”.
Per la dottoressa Huang: “Sono ancora necessari ulteriori studi per continuare a esplorare i meccanismi sottostanti nel corpo che potrebbero essere alla base della relazione tra l’esposizione al rumore del traffico stradale e l’ipertensione in presenza di inquinanti atmosferici”.
Rimane il fatto di aver stabilito una connessione tra inquinamento acustico e insorgenza di malattia legate alla sfera cardiocircolatoria. Quindi che fare? Se proprio si vive in una strada molto rumorosa isolarsi dal rumore è quasi un obbligo con buoni infissi e, magari, per i più intraprendenti, con i tappi.