Massimo Citro è un combattente che non si lascia intimidire da citazioni in tribunale o da richiami dall’Ordine dei Medici a cui appartiene.
L’incredibile accusa che gli è stata mossa dall’Ordine dei medici di Torino era di aver fatto affermazioni prive di fondamento scientifico a RAI Uno, di aver scritto una lettera irriverente al ministro e una a Fauci; nonché di aver denigrato la classe medica. La risposta è inoppugnabile e viene proposta ai lettori in due parti in modo che sia più fruibile nella chiarificazione dei fatti avvenuti, vissuti in prima linea da parte di un medico sospeso ma in seguito reintegrato.
Signor Presidente, onorevoli Consiglieri,
definendo “prive di fondamento scientifico” le mie dichiarazioni sulle conseguenze delle inoculazioni di profarmaci spacciati per vaccini, sembrate prestare scarsa attenzione alla letteratura medico-scientifica.
Mi accusate di generare timori allarmistici, quando invece sono le Istituzioni mediche, Ordine compreso, a sostenere la strategia della paura, imposta dalla politica per costringere la popolazione a farsi inoculare una pericolosa tossina.
Mi chiedo come mai il nostro Ordine non si sia ribellato ai protocolli che hanno imposto il paracetamolo, spacciato per antinfiammatorio, e la vigile attesa, ovvero omissione di soccorso.
I medici sanno che il paracetamolo è controindicato nelle infezioni virali, eppure hanno taciuto. A fronte di un’epidemia così contagiosa, non abbiamo curato gli infettati e abbiamo tradito il sacro ruolo del medico.
Come ha potuto il nostro Ordine non reagire, giungendo addirittura a vietare le visite ai malati e a perseguire noi medici che li abbiamo curati? Era nostro dovere, lo impone la “buona pratica della Medicina” che non rientra nei “protocolli” fatti per proteggere interessi di altro genere.
Non ho screditato la comunità medica, l’ho esortata a riprendersi.
Al Ministro ho scritto una lettera educata e rispettosa, nella quale ho sempre usato il “noi” ed è un’autocritica della classe medica. Lo stesso vale per la lettera a Fauci, ironica, veritiera, scientificamente fondata e per nulla offensiva.
Alla domanda “perché i medici hanno obbedito alla truffa covid” ho espresso un parere personale: probabilmente alcuni si sono lasciati comperare, altri appartengono al sistema, altri per pigrizia si sono attenuti ai protocolli invece di documentarsi.
Non è un’offesa, è una realtà sotto gli occhi di tutti.
Alla RAI, infine, ho dichiarato tutte cose scientificamente provate.
Veniamo ai vaccini.
Ho apprezzato il nostro Vicepresidente che, durante la mia audizione del 14 febbraio, ha ammesso che quelli per la covid non sono vaccini.
“Certo che non sono vaccini” ha ripetuto.
“Ma allora – ho domandato – perché li avete chiamati così?”
“Perché era più facile” è stata la risposta.
Facile cosa, ingannare la gente? Chiamare le cose con falso nome è truffa, soprattutto se riguarda un medicinale. Una grave truffa nei confronti della popolazione convinta di andare a farsi un vaccino che non era vaccino.
Certo se fossero stati chiamati con il loro nome di profarmaci, non sarebbe stato facile imporre l’inoculazione forzata: nessuna legge può obbligare a un farmaco, a un vaccino sì. In questo senso è più facile chiamarli vaccini.
È dunque in atto un colossale inganno nei confronti della gente, inganno sostenuto anche dal nostro Ordine. Al quale chiedo di assumere una posizione pubblica di verità e serietà e dichiarare che i cosiddetti vaccini per la covid non sono vaccini, non ne hanno le caratteristiche e non possono essere chiamati così.
Anni fa, durante il primo processo, quello per la legge Lorenzin (fino a quel momento, in quarant’anni di professione, non avevo mai ricevuto nemmeno un richiamo dall’Ordine), non ho apprezzato la risposta intimidatoria del collega B.
Alla mia domanda “Perché dovremmo sostenere questa legge quando sappiamo che vaccinare a pochi mesi, e con tanti vaccini insieme, aumenta fortemente il rischio senza aggiungere benefici” il collega B. esclamò a gran voce: “Sì, è così, ma lei non lo deve dire in pubblico!” Quindi puntandomi l’indice ripeté scandendo minacciosamente le sillabe: “Ha capito? Non lo deve dire in pubblico!”
Lo ricordo perfettamente poiché paralizzò in me qualunque altra risposta e fu da quel momento che cominciai a comprendere come stessero le cose e a diffidare del mio Ordine.
Dunque siamo d’accordo che quelli per la covid non sono vaccini, però non lo si deve dire in pubblico. Siamo d’accordo che la vaccinazione multipla sui neonati è rischiosa, però non si deve dire in pubblico.
La domanda allora è: perché?
Ed è una domanda che rivolgo a voi, onorevoli Consiglieri, che mi processate per aver detto alla radio che questi non sono vaccini, essendo profarmaci che fanno produrre una pericolosa tossina senza la minima attenuazione. Pertanto, non essendo l’antigene reso incapace di nuocere, non possono essere considerati vaccini.
Ho adoperato le parole del nostro grande Maestro di Microbiologia, nonché Magnifico Rettore dell’Università di Torino, il prof. Giorgio Cavallo, citando testualmente il suo libro.
Ho detto la verità e voi lo sapete bene, le cose stanno proprio così, siamo tutti d’accordo. Allora per quale motivo, quando queste cose le dico a RAI Uno, dovrei essere colpevole?
La verità è che Voi non state contestando il contenuto delle mie affermazioni, per le quali invece mi date ragione: Voi mi addebitate di averle dichiarate in pubblico.
Mi accusate di non essere omertoso come qualcuno vorrebbe.
Mi vorreste condannare per non aver rispettato l’omertà, che è uno dei pilastri fondanti della mafia organizzata.
Perché? Che cosa sta succedendo? Noi medici stiamo nascondendo qualcosa alla popolazione? Questo ingannare la gente è in accordo con il nostro Codice Deontologico? Mentire in pubblico è secondo il Codice penale?
C’è dell’altro, poiché a questo si aggiunge la pericolosità dell’antigene, la spike o proteina di punta. È in letteratura che la spike da sola è in grado di produrre tutta la patologia del SARS-CoV-2. Addirittura basta la sua subunità S1.
La spike introdotta senza attenuazione nei vaccinati è in grado di fare tutto quello che fa il virus, tranne riprodursi.
Soprattutto è pericolosa per i muscoli striati, a cominciare da quello cardiaco, per la circolazione, il sistema nervoso centrale e periferico, la coagulazione, il sistema immunitario e per tutti gli altri organi, fino alle articolazioni e all’epidermide.
Non è solo in letteratura, lo vediamo quotidianamente e non soltanto noi medici, lo constata la gente.
Stiamo vedendo vaccinati (in misura minore anche nelle long covid) ammalarsi di patologie autoimmuni e neoplastiche, con tumori dalla velocissima evoluzione o vecchi tumori che si riattivano.
Vediamo dilagare malattie cardiocircolatorie, morti improvvise, soprattutto nei giovani, riattivazioni virali, deficit immunitari.
Stiamo danneggiando la popolazione e dovremmo tacere?
Dovremmo far finta che vada tutto bene e che non ci siano quelle correlazioni ormai evidenti anche ai ciechi? Vi rendete conto di quanto sia anacronistico questo processo nei miei confronti?
Ma ancora non basta poiché, non contenti d’introdurre nella popolazione (con il virus o con l’inoculazione) una delle tossine più pericolose, definita come la proteina più trombogenica in assoluto, l’industria ha apportato modifiche molecolari come la N1-metilpseudouridina e la sostituzione con le due proline in prefusione che rendono la spike molto più reattogena e resistente. Quindi anche più pericolosa. Ecco perché ho detto alla RAI che sembrano aver fatto apposta per far male alla gente.
Pertanto, se si parla di questi presunti vaccini (ma sarebbe più corretto definirli armi biologiche), non basta tener conto della frode e dell’inganno che impongono il silenzio, c’è la grave violazione dei diritti fondamentali e del rispetto per la persona, come sottolinea l’immunologo Mauro Mantovani nella perizia del carabiniere devastato da un’encefalite di Bickerstaff subito dopo la seconda inoculazione.
Perizia da me depositata agli atti di questo processo il 14 febbraio 2024, per la quale non ho ancora ricevuto da Voi, onorevoli Consiglieri, alcuna risposta, così come non avete risposto all’elenco di mie domande a Voi, allegate in quella data.
È solo uno dei tanti casi clinici post-inoculazione, sono migliaia e migliaia, ma è particolare poiché il soggetto, nel frattempo riformato e disoccupato a cinquant’anni, senza pensione né riconoscimento della causa di servizio, ha il cervello magnetizzato: qualunque calamita rimane attaccata al suo parietale, qualunque oggetto metallico, spilli compresi.
La magnetizzazione cerebrale è avvalorata da un documento firmato da tre ufficiali medici e da me allegato al fascicolo.
Torno a chiederVi: al di là dell’encefalite tronco-encefalica prodotta da una spike che si comporta da prione, perché il cervello si magnetizza?
Spiegatemi, date una risposta.
Illustri colleghi, siamo di fronte a una patologia nuova e senza precedenti, una sindrome iatrogena della quale non è noto il meccanismo eziopatogenetico né la possibile evoluzione clinica.
Sono segnalati tanti casi di magnetizzazione cerebrale e cardiaca (sempre in tessuti di conduzione): come possiamo tacere a fronte di tali disastri?
Potreste rispondere: non era prevedibile che il presunto vaccino causasse lesioni del genere. Certo, dal momento che era una sperimentazione di massa, come riconosciuto perfino dalle aziende produttrici.
Voi però, come tutte le altre Istituzioni mediche, l’avete sostenuta questa sperimentazione e avete garantito la sicurezza dei cosiddetti vaccini, violando il principio di precauzione raccomandato dal nostro Codice deontologico.
I fatti dimostrano che non erano né sicuri né efficaci.
Eppure, avete sospeso i medici che hanno rifiutato l’inoculazione, perfino quando esentati dal medico vaccinatore, come nel mio caso.
E vi ricordo che sospendere medici durante un’epidemia, oltre a essere un non senso, prova che non si volesse curare gli infettati.
Non li si doveva curare poiché serviva un alto numero di morti per spaventare la gente e forzarla all’inoculazione.
Fine prima parte.
Grande prof.
Il fatto che il dott. Massimo Citro della Riva sia stato reintegrato dimostra molte cose.
Dobbiamo lottare affinché il grande Dottore Massimo Citro venga collocato a CAPO dell’Ordine dei Medici, oppure il Ministro della Salute con il potere assoluto di licenziare tutti i medici corrotti, criminali e falsi.
Ho tre figli e due nipoti. Fin dall’inizio ho messo in guardia i miei figli , supplicandoli di informarsi . Mi risposero che le info che inviavo loro erano tutte fake.
…non si sono chiesti chi sta dietro le quinte e decide se una notizia è vera o falsa…
Grande coraggio dott. Citro .
Grazie grazie 🙏
Bravo Massimo! Come sempre chiaro, esplicativo e coraggioso.
Confermo il contenuto di cui sopra.Caro Massimo, ho solo il tuo n. tel.fisso.Vorrei contattarti.Mi aiuti?