Oltre duecento opere di pittura e incisioni nel volume edito per commemorare i sessant’anni della scomparsa dell’artista
Il particolare del dipinto “Paesaggio marchigiano” è la copertina del catalogo che racchiude le oltre duecento opere di pittura e incisione, delle mostre di Macerata ” Luigi Bartolini.
Attraverso il colore” e Urbino”Al vivo nero. Luigi Bartolini Incisore” appena conclusosi, allestite per commemorare Luigi Bartolini . Pittore e incisore” a sessant’anni della sua scomparsa (Silvana Editoriale pp.237 ill. col e b/n – foto copertina ).
Luigi Bartolini noto più come incisore e scrittore, ma conosciuto anche per il suo celebre capolavoro letterario del 1946 quando per l’editore Polin scrisse il libro, “ ladri di biciclette”, dal quale Cesare Zavattini e Vittorio De Sica ricavarono il film che nel 1948 si aggiudicarono l’Oscar.
Nonostante i dissapori nati con Zavattini per aver stravolto il senso del racconto, il libro riscuote un grande successo, fino a essere tradotto in oltre venti lingue. Daniela Tisi – Dirigente Direzione Attività Produttive e Imprese della Regione Marche .
Settore Beni e Attività Culturali -“Il percorso che ha portato la Regione Marche a scegliere proprio la figura di Luigi Bartolini ha avuto motivazioni ben precise, in quanto egli è stato senza dubbio uno fra i personaggi maggiormente significativi della contemporaneità marchigiana; autore prolifico ed eclettico, nel corso della sua vita sperimentò la propria espressività in molteplici campi dell’arte, spaziando dall’incisione alla pittura, dalla poesia alla letteratura, fino alla critica d’arte, diventando un vero e proprio centro gravitazionale attorno al quale hanno ruotato per tanti anni numerosi giovani intellettuali e artisti marchigiani”.
“Questo catalogo, rappresenta il risultato finale di un complesso e articolato lavoro di ricerca nel quale sono stati studiati e approfonditi, in una dimensione scientifica e analitica, alcuni fra i più grandi capolavori di Luigi Bartolini, nei quali sempre evidenti sono i riferimenti ai suoi tòpoi d’elezione, fra cui l’amore per le Marche e per il suo territorio”.
Nelle numerose opere esposte negli ambienti espositivi di palazzo Buonaccorsi a Macerata e del Palazzo ducale a Urbino, riportate nella pubblicazione ( oltre duecento capolavori di pittura, incisioni) si può leggere la grande originalità dell’artista Luigi Bartolini nato a Cupramontana, in provincia di Ancona nel 1892 e deceduto a Roma nel 1963) e la sua capacità di interpretare il proprio tempo attraverso l’uso del colore e di un registro espressivo per certi versi unico nel panorama artistico marchigiano del periodo.
La pubblicazione vuole indagare e valorizzare il grande autore marchigiano, nella sua complessità, come uomo e come artista. Il percorso espositivo era curato da Manuel Carrera, si articolava in quattro sezioni. Ampio spazio era dedicato alla grafica e all’incisione, nonché alla letteratura e alla poesia.
Bartolini è stato tuttavia prolifico anche nella pittura, nella quale si è espresso con un linguaggio originale e moderno.
Gli approfondimenti offerti dai saggi degli studiosi Vittorio Sgarbi, Daniela Tisi,Claudio Strinati, Manuel Carrera, Alessandro Tosi, Luca Cesari, Francesca Bernardini Napoletano, Francesco Maria Orsolini, raccolti in queste pagine del catalogo, permettono così di documentare lo spessore dell’artista marchigiano e la sua vasta cultura figurativa, facendone al contempo riscoprire i legami con la sua terra, e soprattutto rivalutare il suo lavoro di artista visivo e di letterato che rischiava di cadere nell’oblio.
Descrizione immagini
Foto copertina catalogo
Foto 1 Luigi Bartolini “La camera di Anna”, 1914 olio su cartone, 51x44cm Ragghianti 1967, p. XXIX, n745; Solmi 1983, collezione privata
Foto 2 Luigi Bartolini “Il supplente” , 1926 olio su tavola, 95,5×68,5cm Solmi 198, p.74, n58 Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi (donazione Luciana Bartolini)
Foto 3 Luigi Bartolini “Ritratto di Anita (La madre cristiana), 1943 olio su tela, 45x35cm Solmi 1983, p.31, n.15 Roma, Collezione Luciana Bartolini
Foto 4 Luigi Bartolini “Natura morta con martello”, 1955 olio su tavola, 50x70cm Solmi 1983, p143, n127 collezione privata
Foto 5Luigi Bartolini “La casa paterna”1920 acquaforte, 325x265mm (con cornice 74,5×54,5x2cm) Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi (donazione Luciana Bartolini)
Foto 6 Luigi Bartolini “Veduta di Anguillara”, 1938 olio su tela, 49,6×70,4cm (con cornice 70,3×95,5x5cm) Roma galleria d’Arte Moderna
Foto 7 Luigi Bartolini “Sera sulle strade del sole”, circa 1961, olio su tela, 100x70cm Solmi1983, pp.14, 145, n 129 collezione privata
Foto 8 Luigi Bartolini “Fonte maggiore a Macerata”, 1957 olio su tela, 62×51,5cm (con cornice90x80,5×5,5cm) Solmi 1983, p.158, n142 Ancona Pinacoteca Civica “F.Podesti”
Foto 9 Luigi Bartolini “Il Bosco ceduo”, 1914-1915 acquaforte, 218x172mm Mar4chiori 1936, tav.II;Petrucci 1951, n.49 Livorno, Collezione Paolo Bassano
Foto 10 Luigi Bartolini “La porta del cimitero di Avezzano” 1922 acquaforte, 245x183mm, Pisa, Collezione Timpanaro del gabinetto Disegni e Stampe dell’Università di Pisa(Museo della Grafica, Palazzo Lanfranchi)
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal volume:
“Luigi Bartolini. Pittore e incisore”, a cura di Manuel Carrera, Luca Cesari, Giuliana Pascucci, Alessandro Tosi, pp. 237, ill. col. e b/n ,Silvana Editoriale 2024 Cinisello Balsamo, €28.00
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