L’autore considera esseri figli della notte e del buio, appartenenti all’universo sotterraneo e quasi sempre demoniaco
Cortei notturni formati da spettri, anime dannate, guerrieri morti in battaglia, con una vasta gamma di figure e personaggi del mito, sono descritti in molteplici culture, lontane nel tempo e nello spazio, ma principalmente nel mondo occidentale hanno trovato una particolare configurazione.
Ne parla Massimo Centini nel libro “La schiera del diavolo”, edito da Yume (2024), dove caccia selvaggia, esercito furioso e mitologia dell’oltretomba sono ricordate nel sottotitolo.
La Caccia selvaggia è una sorta di masnada nelle quale multiformi personaggi danno vita ed eventi essenzialmente stereotipati, però sempre contrassegnati da una notevole negatività che travolge quanti si imbattono in questa orda furiosa.
L’autore ricorda che tutti questi esseri sono presenti in fonti – fabulae, mirabilia, superstitiones, sortilegia – nelle quali risultano figli della notte e del buio ed esprimono nettamente la loro appartenenza all’universo sotterraneo e quasi sempre demoniaco.
«Le apparizioni di esseri soprannaturali, “celesti” oppure “infernali”, assumono un’importanza considerevole nell’ambito delle tradizioni culturali congegnate dagli esseri umani. A volte si ritiene che siano manifestazioni degli dèi o segnali provenienti dagli spiriti, altre si interpretano come pericolose espressioni dei demoni. – scrive nella Prefazione l’architetto Riccardo Scotti – Si tratta, quindi, di un fenomeno sociale, una narrazione prodotta nell’ambito di diverse culture millenarie, che ha affascinato e ancora affascina tutto il Mondo».
Si tratta di considerazioni particolarmente qualificate, perché l’architetto Scotti è autore di uno studio sulle apparizioni avvenute nel 1517 nei pressi di Verdello (Bergamo): «caso emblematico e singolare […] dove le testimonianze coeve affermano che in centinaia assistettero ai combattimenti di due eserciti di fantasmi».
Concludiamo quindi con questa affermazione dell’architetto Scotti: «Massimo Centini, con questo studio dettagliato, mette a confronto le diverse definizioni che contraddistinguono quelle apparizioni, descrivendone le differenze e le similitudini.
La sua attenta analisi non ha la pretesa, e neppure l’intento, di spiegare tali fenomeni, ma di certo è uno strumento utile per coloro che volessero indagare i principi fondanti e costitutivi dei vari miti connessi con le apparizioni, e le evidenti ripercussioni che hanno avuto su espressioni del folclore, tuttora persistenti».
Il libro di Massimo Centini è stato presentato nel corso del Convegno “Donne. Artiste, regine, streghe, amanti”, organizzato da Yume a Torino il 1° giugno 2024 presso il Centro Studi Sereno Regis di via Garibaldi 13.
Massimo Centini, nato a Torino nel 1955, è laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Si è rivolto in più occasioni alla tradizione popolare, dedicandole ricerche e studi pubblicati con numerosi editori italiani (Yume, Mondadori, Rusconi, Newton & Compton, San Paolo e altri). Ha insegnato Storia della criminologia al M.U.A. di Bolzano ed è docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino.
Massimo Centini
La schiera del diavolo
Caccia selvaggia, esercito furioso e mitologia dell’oltretomba
Yume, Torino, 2024, 192 pp., € 18,00
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