L’occasione per riaffermare il sostegno dei vertici dell’Unione
La visita della presidente della commissione UE Ursula Von Der Leyen a Kiev è stata l’occasione per riaffermare il sostegno dei vertici dell’Unione al governo ucraino; non è dato di sapere quanto questo orientamento sia condiviso dai cittadini dell’UE.
“Aiuteremo l’Ucraina nei suoi coraggiosi sforzi“. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, arrivata a Kiev. “Sono qui per discutere del sostegno dell’Europa – aggiunge – Dalla preparazione invernale alla difesa, fino all’adesione e ai progressi sui prestiti del G7″.
“La stagione dei riscaldamenti inizia tra due settimane e gli attacchi incessanti della Russia alle infrastrutture energetiche civili dell’Ucraina mirano a infliggere il massimo danno“, ha affermato von der Leyen. L’obiettivo è aiutare l’Ucraina a decentralizzare la sua rete elettrica e a diventare meno dipendente dalle grandi centrali che rappresentano bersagli facili per le forze russe. Gli europei hanno già inviato più di 10mila generatori e trasformatori e stanno fornendo anche turbine a gas piccole e più mobili. Queste apparecchiature – come osserva La Presse- sono più difficili da colpire e più facili da riparare
“Vi abbiamo sostenuto in questo sin dall’inizio, con oltre 80 miliardi di euro per l’Europa fino ad oggi, dall’Europa, ma di fronte agli attacchi implacabili abbiamo bisogno di ulteriore supporto, ed è per questo che sono felice di annunciare che oggi la Commissione ha adottato proposte che consentiranno all’Unione Europea di prestare 35 miliardi di euro dall’impegno del G7“. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.
“Questo è un enorme passo avanti. Siamo fiduciosi di poter erogare questo prestito all’Ucraina molto rapidamente, un prestito sostenuto dai profitti derivanti da attività russe immobilizzate – ha spiegato -. Quindi, cosa fondamentale, questo prestito fluirà direttamente nel vostro bilancio nazionale. Ciò migliorerà la stabilità macrofinanziaria dell’Ucraina e vi fornirà uno spazio fiscale significativo e molto necessario. Deciderete come utilizzare al meglio i fondi, dandovi la massima flessibilità per soddisfare le vostre esigenze, e questo libererà più risorse nazionali per rafforzare, ad esempio, le vostre capacità militari e per difendervi dall’aggressione russa”.
“L’adesione all’Unione Europea è e rimarrà una delle mie priorità, anche nel prossimo mandato. Abbiamo fatto un grande passo avanti. Meno di tre mesi fa, l’Ucraina ha preso una grande decisione con la prima conferenza intergovernativa. Questa è stata una testimonianza dei grandi passi avanti che l’Ucraina ha compiuto nelle sue riforme relative all’Ue mentre combatteva la Russia. E’ impressionante”. Lo ha affermato la presidente Ursula von der Leyen nella conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.
“Il nostro obiettivo ora, con l’accordo degli Stati membri, è quello di aprire i negoziati sui cluster fondamentali il prima possibile e poter andare avanti con lo schema dei cluster”, ha sottolineato.
Sullo sfondo alcune domande che ci permettiamo di porre; come già detto, siamo sicuri che la volontà dei popoli dell’Unione sia quella di un sostegno incondizionato che non sappiamo bene quali conseguenze possa comportare? La stessa presidenza Ucraina ha più volte denunciato la corruzione radicata nelle strutture dello stato; miliardi e miliardi europei in armi e aiuti finanziari in quali tasche finiranno?
Infine una domanda sull’adesione all’UE? Spesso si è posta la questione del rispetto dei diritti umani da parte di alcuni stati ( si pensi al continuo tira e molla con l’Ungheria) e alla stabilità dei conti pubblici; se l’UE richiede questi alti standard relativamente ai diritti umani siamo sicuri che l’Ucraina li rispetti?
Domande a cui non sarebbe male avere una risposta ma dubitiamo fortemente che verrà data.
Luigi Cabrino
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