
Soumahoro, conosciuto come il “deputato con gli stivali”, insiste nel tessere le lodi dell’immigrazione e nello sminuire il sistema italiano.

Aboubakar Soumahoro, il “deputato con gli stivali” con moglie, suocera e cognati indagati per bancarotta, frode e autoriciclaggio, in questa fine d’anno ha avuto l’ardire di affermare che “secondo la Banca Mondiale, entro il 2075 un terzo dei lavoratori al mondo sarà africano. Questo perché l’Africa ha la più grande popolazione giovanile al mondo”.
Parole che il “deputato con gli stivali” ha pronunciato a Yamoussokro, in Costa d’Avorio, dove ha partecipato al “Forum Internazionale della diaspora in Costa d’Avorio”, organizzato dal Senato e dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica della Costa d’Avorio.
E’ preoccupante che il deputato Soumahoro possa dire con orgoglio e fierezza una cosa simile dal momento che ha preso la cittadinanza italiana e, di conseguenza, dovrebbe “fare il tifo” per l’Italia e per la forza lavoro italiana.
Eppure Soumahoro, che in Parlamento ci è arrivato “grazie” a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di “Alleanza Verdi Sinistra”, insiste nel dire che “l’Europa, in crisi demografica, dovrà elaborare, con i paesi africani, una politica seria sull’immigrazione anche per rendere sostenibile il suo sistema pensionistico ed economico”.
E’ inaccettabile che un deputato della Repubblica Italiana possa dire che l’Europa – e dunque l’Italia – ha bisogno degli africani per “rendere sostenibile il suo sistema pensionistico ed economico”.
Forse il “deputato con gli stivali” non sa che le carceri italiane sono piene di africani. Questi soggetti non sono lì per aver pagato troppi contributi all’INPS ma sono lì perché hanno danneggiato i cittadini italiani e il patrimonio.
Incredibilmente, però, Soumahoro pensa di poter affermare: “Più che mandare i naufraghi in Albania o pagare i paesi di transito, bisognerebbe governare in modo serio i processi migratori con i diretti interessati dalla diaspora e i paesi di provenienza”.
Come può Aboubakar Soumahoro fare certe affermazioni quando ha diversi membri della sua famiglia, prima fra tutte la moglie Liliana Murekatete, indagati per reati compiuti lavorando per la “Cooperativa Karibu”?
Quella di cui parla il “deputato con gli stivali” non è una politica a servizio del welfare italiano, per la crescita dell’Italia e per la tenuta dei conti pubblici ma un’ode alla sostituzione etnica che, con coraggio, annunciarono Oriana Fallaci e Giampaolo Pansa.
Soumahoro, infatti, anziché occuparsi delle Forze dell’Ordine che sono vessate dagli immigrati che spadroneggiano nel nostro Paese, anziché fare interrogazioni parlamentari per chiedere la tutela dei Capotreno aggrediti dagli immigrati in treni e stazioni, va al Carcere “Regina Coeli” di Roma e dice: “la situazione è grave, disperata, imbarazzante e indegna di un Paese civile”.

Al paladino dei detenuti bisogna ricordare che le carceri italiane sono piene di africani. Se vi fossero meno immigrati detenuti, le carceri sarebbero meglio gestite, non sovraffollate e in una situazione non “indegna di un Paese civile”.
Purtroppo, però, è molto difficile spiegare le cose al “deputato con gli stivali” dal momento che egli è convinto che “gli italiani sono un popolo di migranti” e che “circa 30 milioni di italiani hanno cercato fortuna all’estero”.
Per Soumahoro, infatti, ciascun italiano ha “un migrante nella propria famiglia o tra i suoi affetti” e “siamo tutti peregrini su questa terra”.
Il tema terrà banco a lungo perché Soumahoro in Italia, Mimmo Lucano e Ilaria Salis in Europa, continueranno a sostenere queste amenità e a remare contro gli italiani che, loro malgrado, gli pagano l’emolumento che spetta agli eletti.
Tornasse al suo paese
Un cittadino italiano che rema contro il suo paese è un traditore della patria..i comizi perché non li fa’ qua con la sua gente che già è qua’? perché i suoi paesani li ha già sfruttati per bene ed è solo chi ancora non sa chi è che lo sta ad ascoltare..nuove teste da inchiappettare cercasixxxxx