La democrazia è altra cosa
Le destre oltre a governare in Italia avanzano in Europa, in Francia potrebbero addirittura andare al governo.
Il ritorno del fascismo paventato dalle sinistre aleggia cupo sul futuro delle nazioni.
La destra non ha nulla a che fare con il fascismo e il nazismo e non le si possono attribuire comportamenti di nostalgici e sciocchi che in qualche modo o in qualche tempo abbiano manifestato atteggiamenti esteriori o vaneggiamenti propri dell’epoca fascista.
Non è certo un saluto romano o l’esibizione della svastica che possano determinare nei fatti il risorgere dell’antisemitismo o del razzismo, anche se furono vietati dalle cosiddette leggi Scelba e poi Mancino e che la Corte di Cassazione ha precisato punibili, solo nel caso vogliano ricordare e/o ispirarsi al fascismo nei comportamenti e nei principi. Atteggiamenti sconvenienti perché possono evocare traumi di un passato che fu terribile per ciò che successe, non certo per un saluto, il vale (salutem iuvare) che più di duemila anni fa significava tutt’altro o il simbolo della svastica che più di tremila anni fa il sanscrito interpretava come fortuna e benessere o nel neolitico ottomila anni fa sembra indicasse il procedere del sole nel cielo.
Detesto le classificazioni destra e sinistra e più di ogni altra cosa i cosiddetti democratici di sinistra, quasi che la democrazia sia una loro prerogativa esclusiva, la democrazia sta nel rispetto degli ordinamenti anche quando si è all’opposizione, e sempre nel rispetto degli altri.
Sbandierare il terrore del fascismo e non ammettere che governi chi è stato eletto democraticamente è puerile e disonesto, nonché irrispettoso verso gli elettori.
Cosa succederebbe se le destre accusassero di comunismo le sinistre? Il comunismo nel novecento non è stato meglio del fascismo, lo Stalinismo ha fatto altrettante se non più vittime del nazifascismo, Beria non è stato meno crudele di Goebbels, la cortina di ferro ha tenuto interi stati nel terrore per decine di anni, mietendo vittime più di ogni altra guerra.
Scrivendo di democrazia dove erano i democratici del nostro paese quando il presidente Scalfaro garantiva a Bossi che non avrebbe promosso elezioni se abbandonava il governo Berlusconi, o dove erano quando il Presidente Napolitano conferiva a Monti l’incarico di senatore a vita per poi sostituire Berlusconi al governo dopo averlo concordato con la Merkel e Sarkozy. Lo spread salì oltre i 500 punti per far cadere il governo legittimamente in carica.
In un incontro tra presidenti ripreso dalle telecamere di tutta Europa, mentre Berlusconi affermava che lo spread sarebbe stato sotto controllo, i suoi colleghi presidenti sorridevano ironicamente visto che erano loro che stavano gestendo l’operazione di cui già conoscevano le finalità dopo averne discusso con Napolitano.
Tantissimi altri casi si potrebbero ricordare, ma occorrerebbe scrivere un libro e non un articolo, la democrazia non è un termine lessicale è un comportamento e non tanti possono affermare nei fatti di essere realmente democratici, come tanti altri che si ergono a difensori della costituzione, la costituzione si difende da sola e nel caso debba essere interpretata c’è la corte costituzionale unica idonea a farlo.
In Francia i cosiddetti democratici sono pronti ad alleanze contro natura pur di impedire l’elezione di candidati di destra, più di 200 hanno rinunciato al ballottaggio per non favorire le destre, il governo in carica con la presidenza della repubblica a pochi giorni dal turno elettorale ha fatto le nomine di molti incarichi preposti all’ordine pubblico, follia.
In Europa succede la stessa cosa, quando abbatteremo le classificazioni destra e sinistra e giudicheremo i programmi sulla base economica e del benessere dei cittadini e dei servizi, senza comprare i loro voti con mance o paure ingiustificate? Rispettiamo le scelte, non solo quelle della nostra parte.
Essendo ambidestro credo di poterlo affermare con sincerità e onestà, facciamo che la democrazia sia nei fatti, non nelle parole o nelle convenienze delle lobbies che governano l’informazione, creano, inventano, innestano le paure perché nulla cambi, almeno fintanto che le loro speculazioni sono ancora in corso.
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