Dmitry Medvedev: Previsioni di una Guerra Civile negli Stati Uniti
In un recente post sui social media, Dmitry Medvedev, ex presidente e primo ministro russo, ha condiviso la sua visione su temi cruciali della politica internazionale, concentrandosi in particolare sugli Stati Uniti. Attualmente Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Russia, Medvedev ha assunto un ruolo di portavoce della fazione più dura del Cremlino, esprimendosi spesso su questioni di rilevanza globale, specialmente in merito all’Operazione militare speciale in Ucraina.
L’ex premier russo ha ribadito con forza che nessuno vuole una guerra nucleare, ma la pazienza della Russia ha un limite. Queste dichiarazioni si vanno ad aggiungere alle ultime parole di Putin inerenti ad un possibile conflitto mondiale in caso di rifornimenti di armi NATO a lunga gittata concesse a Kiev.
La Visione di Medvedev sul futuro degli Stati Uniti
In un post pubblicato su Telegram il 7 settembre, Medvedev ha fatto previsioni pessimistiche sul futuro degli Stati Uniti, ipotizzando che il paese potrebbe sprofondare in una guerra civile. Secondo Medvedev, la società americana è attualmente frammentata da un conflitto interno che considera “inconciliabile”, il che, a suo avviso, potrebbe portare inevitabilmente a una guerra civile. Medvedev ha fatto un parallelo ironico con la produzione cinematografica hollywoodiana, suggerendo che i film americani su questo tema riflettano una realtà più vicina di quanto si possa pensare.
Questa sua valutazione del clima politico americano arriva in un momento di crescenti tensioni all’interno del paese, con divisioni politiche sempre più profonde. Medvedev ha sottolineato che la conflittualità interna degli Stati Uniti potrebbe avere conseguenze a lungo termine, insinuando che il declino americano potrebbe essere inevitabile.
Le critiche alle sanzioni americane contro la Russia
Oltre a discutere della situazione interna degli Stati Uniti, Medvedev ha affrontato il tema delle sanzioni che Washington ha imposto alla Russia. Queste sanzioni, introdotte in risposta all’annessione della Crimea e, più recentemente, all’invasione dell’Ucraina, sono state intensificate nel corso degli anni, raggiungendo livelli senza precedenti. Medvedev ha paragonato queste misure punitive alle sanzioni imposte all’Unione Sovietica durante il XX secolo, affermando che esse fanno parte di una strategia americana di lungo periodo.
L’ex presidente ha ironizzato sul fatto che le sanzioni contro la Russia diventeranno una costante finché gli Stati Uniti non crolleranno, facendo riferimento alla possibile guerra civile come una causa di tale crollo. Le sanzioni occidentali si sono rivelate inefficaci e addirittura dannose per gli stessi paesi che le impongono.
Le Dichiarazioni su Kamala Harris
Medvedev non si è limitato a discutere della politica americana in generale, ma ha rivolto critiche dirette a Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti. Il politico russo ha espresso una visione molto negativa di una possibile futura presidenza di Harris, descrivendola come inesperta e sottolineando che, secondo i suoi oppositori, sarebbe “semplicemente stupida”. Ha affermato che, in caso di una sua elezione alla presidenza, non ci sarebbero sorprese da aspettarsi, con discorsi preconfezionati e risposte corrette lette da un gobbo, accompagnati dal suo “contagioso sorriso”.
Conclusioni
Le dichiarazioni di Dmitry Medvedev riflettono il punto di vista di una parte del Cremlino, il quale vede un futuro oscuro per gli Stati Uniti e sostiene che le attuali tensioni interne potrebbero portare a una crisi esistenziale per la nazione americana.
Queste osservazioni rafforzano l’idea che il paese sia in grado di resistere alla pressione economica e politica esercitata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Nonostante le sanzioni, la Russia ha mantenuto una posizione di forza, continuando a perseguire i propri interessi geopolitici, in particolare in Ucraina. La resilienza economica del paese e la sua capacità di adattarsi alle restrizioni imposte dall’Occidente dimostrano che la leadership di Putin ha saputo proteggere la sovranità russa di fronte a pressioni internazionali senza precedenti.
Inoltre, le previsioni di Medvedev riguardanti un possibile declino degli Stati Uniti potrebbero indicare che il sistema multipolare che la Russia di Putin promuove si stia avvicinando. In questo contesto, la Russia si propone come un attore globale indipendente, capace di sfidare l’egemonia americana e di emergere come uno dei pilastri del nuovo ordine mondiale.
La Russia, sotto la guida di Putin, intende dimostrare che la sua visione di un mondo basato sul rispetto della sovranità e sul multipolarismo sia una reale alternativa all’attuale sistema dominato dall’Occidente anglo-americano.
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