
L’Europa che si scopre sola e disunita sta cercando la parte migliore di se stessa
Non è più il momento dei giri di parole. Donald Trump ha sovvertito precari equilibri e accordi ormai rancidi, screditando l’ONU, i programmi ambientali delle COP e di fatto, smantellando la NATO. Ora l’Europa deve guardare al di là dell’incredibile confronto alla Casa Bianca, tra Zelensky e il “posseduto” Typoon, che ha cambiato la storia. Una prova di forza che al momento ha ancora molto da dimostrare.
L’Europa deve svincolarsi dal nuovo bullismo americano nato sotto il segno del dollaro, che pretende terre rare e Groenlandia, e dichiarare al mondo la propria Pace di indipendenza.
Un Risorgimento Europeo che non si può rimandare.
L’Europa è rimasta sola e conta pochi amici, ma non è il momento né di una autocritica, né di indugiare sui nostri ruoli servili tra i due blocchi nucleari in quella guerra fredda che non è mai finita. È tempo di guardare oltre lo smacco delle terre rare e Zelensky, indagando sul da farsi.
L’Unione fa la forza e quei dazi del 25%, che al momento pesano sulla bilancia commerciale, modificando alcuni parametri, si possono ritorcere sugli Yankees, stirpe di frivole esteriorità che ha invaso il mondo con fatui miti americani: Coca-Cola e Hamburger, serie tv, Wrestling, Oscar & conquista del West: il più grande olocausto impunito nella storia dell’umanità.
È il momento della consapevolezza per questa Vecchia Europa che sta cercando di armonizzare se stessa, ammainando decrepiti contrasti e poi, spolverare i cervelli migliori per sedurre nuovi mercati con neo–Illuminismo e merito, porgendo amicizia e scambi, senza esibire occidentale vanità e replicare i suoi bizantini errori centenari.
Per ripristinare un proprio ruolo da tempo smarrito, l’Europa deve imbastire un Nuovo Ordine Europeo che lavori per rafforzare la sicurezza, l’indipendenza e la filiera produttiva.
Sicurezza articolata in:
- difesa comune: formazione di un moderno esercito di intervento rapido conforme ai principi dello Statuto delle Nazioni Unite, riducendo in ogni modo la dipendenza dagli USA;
- cybersecurity: investimenti in tecnologie di difesa informatica e protezione delle installazioni basilari da minacce esterne.
- Controllo delle frontiere: rafforzare Frontex e sviluppare una politica migratoria comune per gestire flussi migratori e minacce transnazionali.
- Sicurezza interna: ottimizzare un sistema di polizia e di intelligence che garantisca la sicurezza interna da una violenza in progressiva evoluzione e contrasti atti di terrorismo.
Indipendenza:
- energetica:
- accelerare la transizione verso fonti rinnovabili;
- ottimizzare i consumi interni attuando piano REPowerEU;
- incrementare la gestione dell’energia con il metodo Smart Gird;
- diversificare le forniture di gas e materie prime per ridurre la dipendenza da paesi extra europei;
- tecnologia & dati: creare un impianto cloud e digitale europeo per proteggere i dati sensibili e ridurre la connessione con aziende extra-UE;
- della politica industriale:
- attuare un censimento delle materie prime presenti nell’UE e ricercarne di nuove per diminuire la dipendenza da paesi terzi;
- incentivare la produzione di semiconduttori, batterie e tecnologie chiave per evitare colli di bottiglia nelle forniture;
- contrastare la politica invasiva di paesi extraeuropei che producono in condizione di concorrenza sleale;
- attuare una politica inversa a quella USA, priva di dazi per i nuovi mercati dei paesi emergenti.
Filiera produttiva:
- mercato unico interno: rimuovere le barriere che limitano la competitività e armonizzare le normative fiscali e del lavoro;
- economia circolare: modello di produzione e di consumo interno di risorse sostenibili, col minor numero di sprechi, un uso di materiali duraturi e massimo riciclo degli stessi;
- mercato estero: perseguire una politica economica che sappia interagire con altri mercati in via di espansione, può incrementare l’acquisizione di nuovi, alternativi clienti;
- rilocalizzazione strategica: riportare in Europa la produzione di beni essenziali per evitare future crisi nelle catene di approvvigionamento;
- investimenti in innovazione: creare un fondo sovrano europeo per finanziare startup e aziende in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la robotica e la biotecnologia.
Conclusioni e proiezioni per prossimi approfondimenti
«È stato meglio crescere in un paese di questa Vecchia Europa, o era preferibile in un paese dell’est europeo?»
La pace in Ucraina se la spartiranno i due nuovi dittatori, l’Europa al momento è tagliata fuori, ma non deve rinunciare a un discorso più unito per una pace giusta e l’unica è quella che ancora inciampa nella flebile voce di Papa Francesco:
«vista qui dall’ospedale la guerra sembra ancora più assurda»
Stando al sovrapporsi delle agenzie, sono tutti questi i punti fondamentali che, da Parigi a Berlino, da Londra a Roma e infine a Bruxelles, gli analisti stanno cercando di affrontare con un’unica voce, e a tratti si vede la luce, anche se lo scenario politico ed economico europeo è ancora lontano dall’emergenza che non può aspettare.
Un’Europa più compatta in questi ambiti sarebbe meno vulnerabile e più capace di competere a livello globale, ma altri rischi si annidano in losche lusinghe dei nuovi Imperatori. Il miliardario americano già corteggia l’UK, storico alleato, mentre ad est, lo Zar che gongola, corteggia e intimidisce i remoti confini del Patto di Varsavia.
Lo shock procurato dagli imprevisti balzi di umore e di alleanza di Donald Trump ha risvegliato un orgoglio europeo. Francia e Regno Unito garantiscono un arsenale deterrente, mentre Ursula von der Leyen riunisce i leader e pianifica una via della pace che passa per il riarmo, strizzando gli occhi a un’economia che sappia interagire con i nuovi mercati della BRICS, Giorgia Meloni caldeggia il dialogo. Non sarà facile, ma un Nuovo Ordine Europeo Si-Può-Fare!
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Non sembra che l’Europa possa essere unita perché troppe sono le differenze che dividono i vari Paesi. Germania e Francia hanno molta influenza e un forte nazionalismo.
stiamo a vedere, alcuni paesi si stanno muovendo bene, Giorgia Meloni ha le idee piuttosto chiare e in questo articolo, dove ho raccolto informazioni in questi ultimi giorni ci sono dei buoni spunti. Volendo Si Può Fare!
l’Autore segnala un errore di battitura dove BRIS sta per BRICS.correzione eeffettuata