
Sembrava un paese vicino al collasso, in parte lo è ancora, ma ora forse può tornare ad avere una minima speranza di stabilità.
Il Sudafrica è una delle nazioni più influenti del continente africano, sia a livello politico che economico.
Il Sudafrica è una repubblica parlamentare. Il Presidente è sia il Capo dello Stato che il Capo del governo. Il Parlamento è bicamerale, composto dall’Assemblea Nazionale e dal Consiglio Nazionale delle Province.
I suoi principali partiti politici sono i seguenti:
– African National Congress (ANC): Fondato nel 1912, è il partito dominante dal 1994, anno delle prime elezioni democratiche post-apartheid. Ha giocato un ruolo cruciale nella lotta contro l’apartheid sotto la guida di Nelson Mandela.
– Democratic Alliance (DA): Il principale partito di opposizione, spesso visto come rappresentante degli interessi della minoranza bianca boera e delle classi medie urbane.
– Economic Freedom Fighters (EFF): è un partito di sinistra radicale, fondato nel 2013 da Julius Malema, ex membro dell’ANC, che promuove politiche di nazionalizzazione e redistribuzione delle terre.
In un evento senza precedenti, i due principali partiti politici sudafricani, l’ANC e la DA, hanno firmato un accordo per formare un governo di coalizione, segnando una svolta nella loro lunga rivalità.
Dopo mesi di incertezza sulle elezioni e sul futuro del governo, è stato annunciato che l’ANC e la DA, insieme a due partiti minori, l’Inkatha Freedom Party (IFP) e l’Alleanza Patriottica (PA), formeranno una coalizione.
L’ANC ha dichiarato che questa coalizione detiene il 68% dei seggi nell’Assemblea Nazionale, rendendo necessario l’accordo dopo la perdita della maggioranza nelle elezioni. Il presidente in carica, Cyril Ramaphosa, è stato riconfermato per un secondo mandato il 14 giugno. Questa alleanza tra ANC e DA è senza precedenti, considerando la loro lunga storia di rivalità. Tuttavia, rappresenta un nuovo capitolo per il Sudafrica, che ha ora un governo di unità nazionale, simile a quello che ha contribuito a stabilizzare la transizione verso la democrazia trent’anni fa. Secondo il segretario generale dell’ANC, Fikilie Mbalula, questa decisione rappresenta la migliore risposta al messaggio degli elettori che chiedevano ai partiti di lavorare insieme.
In questi anni il Sudafrica ha dovuto affrontare diverse sfide politiche e sociali, tra cui la corruzione, la disuguaglianza economica, e le tensioni razziali. La corruzione è stata particolarmente problematica durante la presidenza di Jacob Zuma, che ha portato a numerosi scandali e a problemi giudiziari.
L’ex Paese boero è uno dei principali produttori mondiali di minerali come oro, platino e diamanti. Attualmente ha la seconda economia più grande dell’Africa dopo la Nigeria.
La disoccupazione rimane tuttavia un’problema cronico, con tassi molto alti, specialmente tra i giovani.
Il paese ha uno dei livelli di disuguaglianza economica più alti al mondo, eredità del sistema di apartheid unita alla corruzione e alla malagestione dei bantù. A danno della comunità bianco anglo-boere e dell’etnia zulù.
La corruzione e gli alti tassi di disoccupazione continuano a essere un vero ostacolo per lo sviluppo economico.
Nonostante i miglioramenti, le infrastrutture in alcune aree rurali rimangono sottosviluppate.
Il Sudafrica è un ex colonia britannica e olandese, attualmente membro del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), un gruppo di economie emergenti che collaborano su vari fronti economici e politici. Inoltre, è un attore chiave nell’Unione Africana e nelle Nazioni Unite.
Insieme all’India, è l’unica ex colonia britannica ad aver condannato Israele per crimini contro l’Umanità perpetrati a danno degli arabo-palestinesi.
Il Sudafrica ha un potenziale significativo per la crescita economica e lo sviluppo politico, ma deve affrontare le sue sfide interne con politiche efficaci e un governo trasparente. Le riforme nel campo dell’istruzione, della sanità e delle infrastrutture saranno cruciali per migliorare le condizioni di vita della popolazione e ridurre le disuguaglianze.
Vedremo se questa rinnovata unità boero-bantù sarà all’altezza del compito e saprà dare nuova linfa alla potenza emergente di Pretoria.