L’Arabia Saudita si rafforza nella difesa: alleanza strategica con il Regno Unito per lo sviluppo di tecnologie di guerra elettronica
L’Arabia Saudita sta ampliando il suo ruolo come hub regionale nella produzione e innovazione militare, consolidando la sua posizione nel settore della difesa attraverso una partnership strategica con il Regno Unito. La recente visita a Riyadh di Oliver Harry, direttore delle esportazioni della difesa e della sicurezza britannica, ha evidenziato l’importanza di questo rapporto. Durante l’incontro con Ziad Al-Musallam, CEO della Advanced Electronics Company (AEC), una sussidiaria delle Saudi Arabian Military Industries (SAMI), si è discusso della collaborazione nella guerra elettronica (EW), un campo chiave per l’evoluzione delle capacità difensive saudite.
Una partnership oltre la vendita di armi
L’incontro tra il Regno Unito e SAMI-AEC segna un momento significativo per entrambe le nazioni, che mirano a costruire una cooperazione basata non solo sulla fornitura di armamenti ma anche sulla condivisione di tecnologie avanzate e la formazione di personale qualificato. Questo impegno va oltre la semplice compravendita, mirando alla creazione di un’industria difensiva saudita più autonoma e resiliente. Per il Regno Unito, questo significa rafforzare le sinergie con un alleato strategico nella regione del Golfo, sostenendo progetti che spaziano dalla produzione locale alla manutenzione delle infrastrutture tecnologiche di difesa.
Uno degli obiettivi principali dell’Arabia Saudita è ridurre la dipendenza dalle importazioni di sistemi militari, aumentando la propria autonomia tecnologica. In questo quadro, la collaborazione britannica si rivela cruciale: il Ministero della Difesa saudita ha espresso la volontà di sviluppare infrastrutture avanzate di guerra elettronica che proteggano le infrastrutture critiche, contrastando minacce come droni e sistemi di comunicazione nemici.
Innovazione tecnologica e formazione del personale locale
La cooperazione include aspetti strategici rilevanti come il trasferimento di tecnologia e la creazione di programmi di addestramento specifici per il personale saudita, con l’obiettivo di sviluppare esperti locali capaci di gestire e migliorare le nuove soluzioni tecnologiche in modo autonomo. Questo approccio non solo potenzia le capacità difensive saudite ma permette anche al Paese di adattare e migliorare le tecnologie ricevute in base alle proprie esigenze operative.
La creazione di un ecosistema di competenze locali è una priorità per SAMI-AEC, e il supporto del Regno Unito nel campo della formazione rappresenta un passo essenziale per raggiungere questo obiettivo. Si tratta di un’evoluzione della strategia saudita di Vision 2030, che prevede una significativa diversificazione economica, spostando l’industria locale verso settori ad alta intensità tecnologica come quello della difesa.
L’ambiguità strategica saudita nel contesto internazionale
La crescente apertura dell’Arabia Saudita a collaborazioni trasversali rispecchia la sua attuale postura di politica estera, che combina pragmatismo e realismo politico. Nonostante i legami ufficiali con le potenze occidentali, l’Arabia Saudita ha mantenuto una certa ambiguità nelle sue alleanze. Se, da un lato, collabora con il Regno Unito per potenziare le proprie capacità difensive, dall’altro non rinuncia a rapporti bilaterali anche con Paesi come la Russia, storicamente nemici dell’Occidente.
Questa neutralità selettiva emerge anche nella posizione saudita nei confronti di Israele e del conflitto israelo-palestinese. Riyadh, pur non condannando Israele, non ha assunto una posizione di aperto sostegno per la causa arabo-palestinese, riflettendo così una politica estera flessibile e priva dei dogmi del passato. Questa strategia risponde alle esigenze di un contesto geopolitico sempre più instabile, dove l’Arabia Saudita mira a preservare i propri interessi mantenendo relazioni funzionali con attori di differenti blocchi geopolitici.
Un passo decisivo verso l’autosufficienza difensiva
La collaborazione tra SAMI-AEC e il Regno Unito rappresenta, quindi, un punto di svolta per l’industria difensiva saudita. L’obiettivo non è solo l’acquisizione di nuove tecnologie, ma la costruzione di un settore militare autosufficiente, in grado di rispondere prontamente alle esigenze di difesa interna. Le tecnologie di guerra elettronica consentiranno all’Arabia Saudita di migliorare la protezione delle proprie infrastrutture critiche e di esercitare una maggiore sicurezza territoriale, ponendosi come un attore militare influente nella regione.
La scelta di investire in questa area riflette una strategia difensiva in linea con le esigenze contemporanee, in cui le minacce si manifestano spesso in forma digitale e asimmetrica. Contrastare sistemi di comunicazione e droni nemici è diventato fondamentale per mantenere la stabilità interna e regionale, e l’Arabia Saudita, attraverso la collaborazione con il Regno Unito, punta a consolidare la propria posizione come leader regionale nella difesa e nella produzione tecnologica avanzata.
Conclusioni
La partnership tra Arabia Saudita e Regno Unito si distingue come un esempio di come l’industria della difesa stia evolvendo verso modelli di cooperazione basati sulla condivisione di competenze e sull’innovazione tecnologica. In un mondo sempre più complesso, l’Arabia Saudita adotta un approccio strategico che la posiziona come attore chiave nel Golfo, mantenendo relazioni con potenze diverse e sviluppando una politica estera incentrata sulla sicurezza e sull’autosufficienza.
Questa collaborazione internazionale contribuirà a costruire un’industria della difesa autonoma e moderna, un asset strategico per il futuro del Regno e un passo concreto verso una stabilità duratura nella regione.
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