
A Cuneo l’Assessore Gianfranco Demichelis dichiara guerra ai cafoni che inquinano le aree verdi e, con l’ausilio della Protezione Civile comunale, riporta la ripa di Corso Marconi alla pulizia originaria.
Per ben iniziare la primavera, il Settore Ambiente, Protezione Civile e Difesa del Suolo del Comune di Cuneo ha rimosso un’ingente quantità di rifiuti dalla ripa di Corso Marconi.
Nell’autunno 2024, per motivi di sicurezza, “era stato effettuato un lavoro di sistemazione della ripa per il contenimento delle piante infestanti, con lo sfalcio dell’erba e il taglio dei cespugli, erano emersi numerosi rifiuti abbandonati”.
Cuneo è una città sporca, lurida e lercia. Ci sono quantità abnormi di rifiuti non differenziati, scarti di materiali edili e lerciume vario, specialmente nelle aree verdi.
Il Settore Ambiente, in occasione dei suddetti lavori, aveva – grazie alla collaborazione del Consorzio Ecologico Cuneese (CEC) – posato in strada i rifiuti più ingombranti “in modo che i mezzi del CEC potessero rimuoverli agevolmente, ma molti, soprattutto quelli di dimensione ridotta, erano rimasti sulla ripa”.
L’Assessore all’Ambiente, Gianfranco Demichelis, “Partito Democratico”, forse l’unico membro veramente competente della Giunta Manassero, ha dichiarato: “Finalmente siamo riusciti a portare a termine questo importante lavoro di pulizia di una delle ripe più utilizzate, oltreché più affascinanti della città. Il personale del CEC, per motivi di sicurezza, non poteva operare sulle ripe, perché sono necessarie imbragature e attrezzature specifiche, non previste dal nostro appalto”.
Intanto bisogna dare atto all’Assessore Demichelis – “in una vita precedente” Infermiere Professionale – che bada sempre alla salute e all’incolumità del personale dipendente del Comune e delle aziende che per il municipio lavorano in appalto.

La politica, spesse volte, si fa bella con il lavoro degli altri e si attribuisce meriti che non le spettano. Il titolare dell’Ambiente nella Giunta Manassero, invece, è uno che sa riconoscere l’altrui lavoro, l’altrui operato e la professionalità di quanti operano nella “cosa pubblica”.
Per questo va apprezzato anche il pragmatismo con cui l’Assessore Demichelis, a differenza di suoi “compagni” di Giunta, ha spiegato alla città l’intervento: “L’unica soluzione sarebbe stata rivolgersi ad una ditta specializzata, con relativo esborso per le casse comunali, e quindi dei contribuenti. L’intervento dei nostri volontari ci ha invece permesso di terminare il lavoro senza ulteriori costi”.
Grazie alla Protezione Civile comunale si sono risparmiati molti soldi ed è per questo che Demichelis ha chiosato: “Mi sento in dovere di ringraziare pubblicamente i volontari della Protezione Civile comunale che, come in tantissime altre occasioni, si sono rivelati un preziosissimo supporto alla nostra attività”.
Come giornalisti, però, dobbiamo porre sotto la lente d’ingrandimento il fatto che se i fruitori delle attività lungo il Gesso hanno potuto gettare tutto quel pattume nelle rive significa che il Nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Locale non svolge sufficientemente bene il suo lavoro.
Quanti verbali sono stati fatti dalla Polizia Locale a quanti inquinano il territorio comunale? La domanda è necessaria quanto retorica dal momento che la Polizia Locale tutto fa fuorché occuparsi delle norme a tutela dell’ambiente.
Sul tema siamo da molto tempo. Abbiamo sottolineato l’inefficacia del Nucleo di Polizia Ambientale al Parco Caduti Divisione Alpina Cuneense, in Corso Giolitti, in Via Cascina Colombaro, nella Piazzetta PNRR di Via Augusto Rostagni, in Piazza della Costituzione, e in molte altre zone della città.
Tanti cittadini si stanno facendo una semplice quanto reale domanda: se il Nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Locale non è in grado di far fronte ai tanti temi legati all’inquinamento ambientale e all’abbandono dei rifiuti, perché non lo si chiude, mandando il personale in forza ad occuparsi di traffico veicolare, sicurezza urbana o altro?
Sicuramente nessuno risponderà.
A conclusione del ragionamento è obbligatorio rendicontare che “l’intervento del gruppo dei Volontari della Protezione Civile comunale del 29 marzo scorso ha permesso di concludere il lavoro e risolvere la situazione. Nel corso della giornata sono stati raccolti 13 sacchi, di cui 8 di bottiglie e lattine e 5 di rifiuto indifferenziato”.
Purtroppo a sinistra ci si riempie la bocca di parole “dí attualità “ma l’impegno si esaurisce a chiacchiere. Lo vediamo a livello nazionale; e la polizia urbana ( guadagna anche poco…) evidentemente si comporta di conseguenza. Tutti gli insegnanti ( a sinistra di solito) dovrebbero portare in giro i propri ragazzi e inculcare loro il rispetto dell’ambiente, ma, chi lo fa? Di solito, per non rischiare incidenti o correre rischi, preferiscono stare in cattedra a pontificare sul green deal. È questo il sistema “ democratico “: si parla e si lascia fare ad altri dopo aver insegnato come si fa
Cara Margherita, purtroppo hai fatto un’analisi lucida e precisa da insegnante quale sei stata. La Sinistra si riempie la bocca sull’ambiente ma, a conti fatti, fa poco o nulla. La Polizia Locale – che non guadagna assolutamente poco rispetto a quanto lavora – è semplicemente mal gestita e mal organizzata.