Beppe Sala non nasconda la testa sotto la sabbia. Ringrazi la Polizia Locale per la lotta alla contraffazione.
Il Comune di Milano ha dovuto fare i conti con il fatto che il capoluogo meneghino è sede di una delle grandi piazze di contraffazione di prodotti del celebre marchio Apple.
Nei giorni scorsi il Gruppo Operativo Anti Contraffazione (GOAC) della Polizia Locale di Milano ha “sequestrato all’incirca 100mila dispositivi elettronici contraffatti e riproducenti il marchio Apple, tra i quali smartwatch e auricolari wireless”.
La nota stampa diramata dall’Ufficio Stampa del Comune di Milano riporta che “l’attività è partita da un’ispezione effettuata in alcuni negozi sparsi sul territorio cittadino dove vi sono stati i primi sequestri”.
Dal Comando milanese fanno sapere che “i controlli hanno portato gli agenti dapprima nel comune di Lacchiarella, presso la sede di un grosso distributore, e successivamente a Inzago dove è stata perquisita la sede operativa della società di importazione”.
Questa notizia stride molto con la narrazione trita e ritrita di Beppe Sala, “Partito Democratico”, che – ad ogni occasione – nega la criminalità nel capoluogo della Lombardia.
Evidentemente non è come dice Sala. Evidentemente a Milano c’è delinquenza e ce n’è eccome.
Dalla Polizia Locale fanno ancora sapere che “si stima il valore commerciale degli articoli sequestrati, che erano ben celati tra gli scaffali della merce regolare all’interno di un importante magazzino, sia di oltre 1.750.000 euro”.
Com’è da prassi l’importatore e i due distributori sono stati indagati per i reati di contraffazione e ricettazione.
Per dovere di cronaca va detto che dal 2018 il Comune di Milano – in partnership con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Camera di Commercio, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e le Forze dell’Ordine – ha dato vita al Progetto Anticontraffazione.
Dal Settore Prevenzione e Sicurezza del Capoluogo lombardo tengono a far sapere che “la contraffazione ha un valore di mercato di 7 miliardi e 208 milioni di euro”.
Inoltre – cosa non trascurabile – “sottrae all’occupazione regolare 104.000 posti di lavoro e comporta ingenti perdite per il bilancio dello Stato”.
Le citate perdite per l’erario sono da considerarsi in termini di “mancate entrate fiscali per un valore di 5 miliardi e 935 milioni di euro”.
Anche se non si affronta mai questo tema, va detto che “la contraffazione rappresenta una grave forma di concorrenza sleale da parte della criminalità organizzata”.
Beppe Sala, anziché rispondere in modo scostante e irriverente ai giornalisti di “Fuori dal Coro” e “Dritto e Rovescio”, farebbe meglio a fare un po’ di sana autocritica e a collaborare con tutti gli attori possibili per cercare di contrastare chi, anziché lavorare, vive di espedienti e ruberie.
Come spesso ci troviamo a dire: dove amministra la Sinistra la sicurezza latita e la popolazione si gode il malcontento.
La speranza è che – grazie anche all’ottimo operato della Polizia Locale di Milano – si possa arginare sempre più il fenomeno della contraffazione e si possa così aiutare chi commercia in modo corretto, trasparente e competente.
Torneremo senza dubbio a trattare il tema.
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