Oltre cento opere di uno dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, in una mostra creata appositamente per gli spazi della Fondazione Ferrero, fino al 16 febbraio 2025
La grande arte ritorna alla Fondazione Ferrero con una mostra, “Giuseppe Penone. Impronte di luce”, ampia antologica dedicata al lavoro di uno dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, pensata appositamente per la Fondazione Ferrero. L’esposizione a cura di Jonas Storsve, in collaborazione con l’artista che riunisce oltre cento opere, dando forma a un racconto visivo della ricca produzione artistica di Giuseppe Penone che si estende dagli anni Sessanta sino a oggi.
L’esposizione, ad ingresso libero, sarà disponibile fino al 16 febbraio 2025. “Il pubblico, afferma Maria Franca Ferrero, Presidente Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero Onlus – avrà il privilegio di visitare l’esposizione inedita di un artista di fama internazionale, la cui ricerca prende le mosse da quella piccola realtà dove ha vissuto la sua infanzia e giovinezza, ovvero dai boschi e dai fiumi intorno a Garessio, borgo piemontese circondata dalle Alpi Marittime”.
Filo rosso della mostra è il tema dell’impronta, soggetto privilegiato nella ricerca dell’artista che si ritrova in tutto l’arco temporale della sua produzione dall’opera Alpi Marittime del 1968, prima sperimentazione del contatto diretto tra corpo e bosco, fino alla serie impronte di luce, opere del 2022 -2023 presentate per la prima volta in Italia , negli ambienti della Fondazione Ferrero di Alba. Nell’introduzione scrive il curatore Jonas Storsve”Quando la Fondazione, Piera, Pietro e Giovanni Ferrero lo ha invitato a progettare una mostra presso il suo centro culturale di Alba, Giuseppe Penone, pur essendo un artista molto richiesto, non ha esitato ad accettare, in regione degli strettissimi legami, familiari ne sentimentali, oltre che culturali , con la regione delle Langhe”.
Il tema dell’ impronta viene declinato in un’ampia gamma di tecniche , riunendo opere celebri, come le grandi tele realizzate con spine d’acacia che riproducono l’impronta di alcune, parti del corpo umano come gli occhi , la bocca, le labbra. Opere inedite, come la recente serie Avvolgere la terra – il colore delle mani, terrecotte di piccole dimensioni che riportano l’impronta delle dita dell’artista”. Il percorso espositivo, culmina poi nell’ottava e nona sezione riservate alle” Impronte di luce”, presentate per la prima volta in Italia. Le opere realizzate con olio su tela, le cui dimensioni si ispirano al Modulor dell’architetto e artista francese Le Corbusier e raffigurano forme che evocano il corpo umano, create a partire da ingrandimenti di impronte delle mani dell’artista.
Il motivo dell’impronta diviene nella visione di Giuseppe Penone sinonimo di contatto tra superfici differenti e trova una propria manifestazione ideale nella natura, intesa come ecosistema globale di cui ogni elemento è parte integrante, dall’essere umano alle foglie, dagli alberi alla terra. Il percorso espositivo si conclude nel giardino della Fondazione Ferrero, dove il visitatore incontra le opere in bronzo Equivalenze create nel 2016 e i gesti vegetali del 1983. La grande mostra, viene accompagnata da uno splendido catalogo illustrato bilingue italiano inglese edito da Skira, che riunisce nella copertina cartonata, le immagini di tutte le opere in mostra e vi affianca i saggi dell’artista e del curatore, assieme ai contributi di Jean-Christophe Bailly, Olivier Cinqualbre, Carlo Ossola e Francesco Guzzetti, responsabile del coordinamento scientifico della mostra.
Giuseppe Penone, nato nel 1947 a Garessio ( Cuneo) , vive e lavora a Torino, dove tiene le sue prime mostre tra il 1968 e il 1969, rivelandosi tra i protagonisti dell’Arte Povera. Nella sua arte, il processo di attuazione è parte integrante dell’opera e sono le azioni compiute dall’artista in rapporto dialettico con quelle naturali, che danno forma alla materia. L’albero, “idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura”, è un elemento centrale nel suo lavoro. Penone ha rappresentato l’Italia alla 52° Biennale di Venezia del 2007 e ha tenuto mostre personali in importanti istituzioni italiane ed estere, tra cui Stedelijk Museum(1980), National Gallery of Canada di Ottawa (1983), Castello di Rivoli(1991), Toyota Municipal Museum of Art (1997), Centre Georges Pompidou (204,2022), Château de Versailles (2013), MART di Rovereto<82016), Rijksmuseum(2016), Galleria degli Uffizi(2021), Philadelphia Museum of Art(2022), Galleria Borghese(2023).
Jonas Storsve, è nato a Copenaghen nel 1956. Ha studiato storia dell’arte a Parigi, presso l’Ecole du Louvre e l’Università La Sorbonne. Ha ricoperto la carica di curatore presso diverse istituzioni, quali il Musées de la Ville de Strasbourg (1988-91) e il Musée des Beaux –Arts de Nantes (1991-91). Dal 1996 al 2006, è stato curatore presso il Cabinet d’art graphique del Musée National d’arte moderne, Centre Georges Pompidou di Parigi. Nello stesso museo è diventato curatore capo del dipartimento di arte grafica dal 2009 al 2003. Ha curato numerose mostre e pubblicazioni su artisti moderni e contemporanei. Nel 1991 ha organizzato, insieme a Michèle Lavallée, la prima grande antologica dedicata al lavoro su carta di Giuseppe Penone.(Giuseppe Penone. L’espace de la main, Strasburgo, Ancienne Douane, 26 ottobre 1991-19 gennaio 1992). Più di recente è stato curatore, in collaborazione con Laetitia Pesenti, della mostra Giuseppe Penone. Dessins (19 ottobre 2022 – 6 marzo 2023) presso il Musée National d’art moderne, Centre Georges Pompidou, con la quale è stata celebrata la donazione dell’artista al museo francese di più di trecento opere su carta, realizzate nel corso di tutta la sua attività.
Descrizione immagini:
Foto. Giuseppe Penone “Impronte di luce 2022 olio su tela 183×183 cm
Foto 1 copertina catalogo
Foto 2 Giuseppe Penone “Pensieri di foglie” 2014
Foto 3 Giuseppe Penone “Impronte di luce” 2023, olio su tela 183x183cm
Foto 4 Giuseppe Penone “Impronte di luce” 2022 olio su tela 183x183cm
Foto 5 Giuseppe Penone “Impronte di luce” 2022 olio su tela 183x183cm
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra in programma alla Fondazione Ferrero di Alba:
“Giuseppe Penone. Impronte di luce”, curata da Jonas Storsve, fino al 16 febbraio2025 ingresso gratuito Orari mercoledì, giovedì e venerdì 15.00 – 19.00 / sabato, domenica e festivi 10.00 – 19.00
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